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Recensione "Gabriel's Inferno - Tentazione e Castigo" di Sylvain Reynard

Creato il 20 aprile 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Elena Bigoni Cari lettori, oggi vi parleremo di una nuova uscita della casa editrice Nord. Si tratta di Tentazione e Castigo, primo volume della trilogia Gabriel’s inferno a cui seguiranno Redenzione e Tormento ed infine ancora inedito negli Stati Uniti Gabriel’s Redemption scritti dall’autrice canadese Sylvain Reynard.

SARANNO PRESENTI SPOILER Recensione Titolo: Tentazione e Castigo Autore: Sylvain Reynard Casa editrice: Editrice Nord Traduzione: Elena Cantoni Genere: Romance Pagine: 576 Prezzo: € 15,90 Data di uscita: 4 Aprile 2013 Trama: Gabriel e Julia sono due anime inquiete. Per lui, qualsiasi trasgressione è lecita, qualsiasi donna è una preda. Ma niente è in grado di placare i demoni del suo passato e la felicità è un sogno irrealizzabile. Perché quella del professore universitario di successo – un’indiscussa autorità negli studi danteschi – è solo una maschera dietro la quale si nasconde uno spirito tormentato. Come Dante, anche Gabriel è circondato da una selva di ricordi e di peccati inconfessabili. Per Julia, la vita è sempre stata una strada in salita, segnata dalla perdita delle persone care e da una relazione sbagliata. Eppure adesso lei ha l’occasione di ricominciare da capo e di dedicarsi allo studio di Dante sotto la guida del celebre – e temuto – professor Gabriel Emerson. E il loro incontro cambierà tutto. Negli occhi di quell’uomo, profondi e pericolosi come il mare in tempesta, Julia percepisce una disperata richiesta d’aiuto. Negli occhi di quella studentessa, luminosi e puri come quelli di un angelo, Gabriel intravede una promessa di redenzione. Ma Julia sarà in grado di condurlo lungo la «diritta via»? E lui riuscirà a dominare il proprio lato oscuro e abbandonarsi tra le braccia della sua Beatrice? RECENSIONE Tentazione e inferno (ma anche l’intera trilogia Gabriel’s inferno) è l’ennesimo epigono, nato da Fanfiction della serie ormai più che famosa dell’ autrice Stephanie Meyer. L’elemento dannazione, così forte nella serie Twlight e nel suo più conosciuto remake Cinquanta sfumature, è il filo conduttore anche di questa nuova trilogia nata su un sito di fanfiction. Grazie al successo in rete, l’opera è stata acquistata da una casa editrice che ha manipolato profondamente la storia (a differenza delle sfumature) discostandosi molto dall’originale.

Recensione Durante la lettura non mancano comunque riferimenti più o meno evidenti ad altre storie simili: il pantheon al quale la protagonista eleva le proprie preghiere, un protagonista bello, ricco, intelligente e dal passato oscuro dal quale non riesce a fuggire e nel quale anzi sguazza allegramente. Feticismi di vario genere e scene ormai trite e ritrite fanno da corollario ad una storia che potenzialmente ha molto da dire ma che si perde nel nulla in corso d’opera rientrando a tutti gli effetti nei binari stereotipati di un genere  e di un filone  che presenta sempre gli stessi meccanismi narrativi. Ridurre il romanzo alla metà o poco più, abbandonando determinati cliché e sviluppare uno stile consono alle idee di base riscontrabili all’interno del libro, avrebbe potuto rendere il romanzo ottimo e decisamente al di sopra dei tanti libri che affollano le nostre librerie.
Una storia capace di far sognare le lettrici incantandole con un racconto poetico, disarmante nella propria purezza e forte per i principi alla sua base. I nostri protagonisti avrebbero potuto rappresentare qualcosa di veramente diverso nel panorama editoriale se non fossero stati rinchiusi di peso in una struttura narrativa monotona e uno stile non all’altezza delle idee espresse.

Per la prima parte della narrazione, lo sviluppo della storia segue apparentemente un canovaccio già letto diverse volte. Lui Gabriel Emerson bellissimo, ricco, adottato e dannato, è un professore di 33 anni che dedica la sua vita allo studio e l’insegnamento di Dante. Appare come un uomo rigido, tormentato e facilmente preda dell’ira. Quando non è impegnato nelle attività scolastiche, nella vita privata si dedica appassionatamente alle prostitute per i suoi piaceri e spesso fa capolino l’idea che sia un alcolizzato. Diciamo che l’autrice si è dilettata con tutto il ventaglio delle caratteristiche del bad-boy visto che ben presto scopriremo che questa è solo la punta di un iceberg di dissoluzione, peccati ed errori. Lei Julia Mitchell, 23 anni vergine, buona, remissiva, con dei trascorsi fatti di violenza e abbandono appare la preda perfetta, espressione di dolcezza, ingenuità e bellezza che fanno scattare l’istinto di protezione/repulsione in ogni uomo tormentato. Gabriel è l’insegnate di un master dedicato a Dante a cui partecipa Julia. Entrambi sono animati dalla stessa passione per il Sommo poeta. Ed è proprio il parallelismo tra l’angelica Beatrice e il tormentato Dante e i due giovani protagonisti a svilupparsi nella prima parte della narrazione. Parallelismi e confronti che vengono abbandonati seduta stante quando non appaiono necessari alla storia togliendo quel fil rouge, unico legame dell’intero ciclo narrativo e lasciando il lettore orfano di un elemento potenzialmente molto interessante.

Recensione
A circa metà della narrazione, fino a quel momento non particolarmente brillante (se non fumosa) e chiara, il lettore si trova di fronte ad una vera e propria sterzata interessante. Ricca di possibili riflessioni nelle quali elementi intessuti precedentemente trovano la loro perfetta collocazione. Scopriamo che i due protagonisti, per una serie di casualità, si sono conosciuti in precedenza e hanno passato del tempo (una notte) assieme. Il ricordo di quelle ore è impresso a fuoco nella mente della protagonista, allora adolescente, che riversa nell’immagine di Gabriel tutto l’ardore romantico dell’ età idealizzandone la figura, l’immagine alla quale fa riferimento per affrontare le travagliate esperienze degli anni successivi e che si andrà a scontare con il vero Gabriel. D’altro canto lui non ha che un vago ricordo di quella romantica e innocente notte assieme: non ricorda il nome e l’immagine di quella dolce ragazzina. In realtà il ricordo si avvicina alla figura della Beatrice dantesca, della quale ha un’immagine altrettanto idealizzata e che, negli anni a venire, incarnerà la visione di purezza, candore e compassione. L’angelo al quale non potrà mai aspirare in quanto dannato per le sue scelte di vita. Quando i due protagonisti riusciranno per la prima volta a parlare a cuore aperto, i fili dei ricordi si intrecceranno, aprendo uno spiraglio sui loro sentimenti e malesseri. Gabriel dimostra da subito un reale e profondo interesse per la giovane incarnazione di Beatrice che ha da sempre popolato i suoi sogni. Non può fare a meno di riversare nella protagonista tutte quelle qualità che riconosce nell’eroina Dantesca. Ha l’intenzione di amarla con tutto se stesso, in un idealizzato amore romantico puro e casto perché, a causa dei suoi trascorsi, non sente di poter aspirare ad altro. Julia d’altro canto tormentata dall’incongruità tra l’immagine idealizzata di Gabriel e quella reale, ancora ferita dai suoi trascorsi non riesce a fidarsi di lui, delle sue intenzioni e del sentimento che comunque sembrano provare entrambi. Ciò che appare in questo modo al lettore è l’instaurazione di un rapporto inedito: abbiamo una protagonista femminile che non si piega, non giustifica con il sentimento e l'affezione il passato del protagonista, non è sicura delle sue intenzioni e non cerca di superare i traumi del passato con un “È stronzo e forse io non sono degna del suo amore”. Julia sa di provare un sentimento profondo per lui e per ciò che ha visto quell’unica notte passata assieme, ma è ben consapevole di non potersi fidare e allo stesso tempo non è compito suo giustificarlo o cambiarlo, plasmandolo ai suoi principi. 
Recensione
D’altro canto Gabriel conosce perfettamente il suo passato, conosce i suoi tormenti e tutto ciò che si è autoinflitto nel corso del tempo. Tuttavia non giustifica le sue scelte come semplice conseguenza della sua infanzia, ribadendo quanto esse siano state consapevoli e volute, si sente un dannato, un uomo che non merita null’altro che quello che si è inflitto. L’incontro con Julia gli regala per la prima volta la speranza di una redenzione, un mondo in cui l’accettazione e il perdono di sé (e dei propri errori) sono possibili. L’amore di Julia diventa indispensabile: onorarla, rispettarla e attraverso il suo amore incondizionato, aiutarla ad affrontare il bagaglio di insicurezze e di debolezze che la affliggono. Un’immagine e una

vicenda potente che avrebbe potuto coinvolgere profondamente le lettrici animata da un storia d’amore, perdono, redenzione, accentazione e rispetto reciproco. Un rapporto che cresce nelle difficoltà ma che trova nel desiderio reciproco di amarsi, aiutare a perdonarsi la massima espressione. Una storia importante che, ahimè viene in parte rovinata dalla tediosa superficialità con cui la trama successiva sviluppa le dinamiche tra i due protagonisti. Il desiderio di tirare per le lunghe una storia che poteva essere chiusa prima e che forse non necessitava di due seguiti. Molti elementi sono rimasti naturalmente in sospeso e troveranno il loro perché nei libri successivi. Ma personalmente non mi hanno incuriosita abbastanza da aspettare febbrilmente le prossime uscite.

Recensione

Tentazione e castigo è un libro che si legge ma che non riesce a convincere fino in fondo e che trova nello stile della scrittrice la sua lacuna più grande, il tentativo di usare una scrittura raffinata e ricercata non si accorda con il risultato che si ha di essa, spesso poco incisivo, mal strutturato e approssimativo, che rende la lettura poco fluida e noiosa.

Una lettura che di certo però farà innamorare le romantiche lettrici che finora hanno amato storie come 50 sfumature, Easy o Un bellissimo disastro. Gabriel's inferno trilogy Tentazione e Castigo (Casa editrice Nord aprile 2013) Redenzione e Tormento (Casa editrice Nord - di prossima pubblicazione) Gabriel's Redemption (prossima pubblicazione negli States a dicembre 2013) L'AUTORE
Sylvain Reynard è lo pseudonimo di uno scrittore canadese conosciuto in precedenza con il nome di Sebastien Robichaud. Sito Autore

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