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Recensione | Game Of Thrones 5×01 “The Wars To Come”

Creato il 13 aprile 2015 da Parolepelate

Bentornati fan di Game Of Thrones!

Nove mesi. Nove mesi (e qualcosa) sono trascorsi dal finale della quarta stagione. Sapete quante cose possono succedere in tutti questi mesi? Per dirne una, potete concepire un bambino e completare la gravidanza. Ma noi fan di GOT non abbiamo fatto niente del genere, noi abbiamo passato nove mesi a torturarci l’anima, a cercare spoiler, a seppellirci sotto montagne di teorie… ma l’attesa è finita.

In più, come premio, ieri mattina abbiamo scoperto che i primi quattro episodi della nuova stagione sono già finiti (illegalmente) in rete. Noi di Parole Pelate però siamo pazienti e aspetteremo la normale programmazione americana, eh.

Ma veniamo a noi: il titolo della premiere è The Wars To Come. In quel di Westeros ed Essos si respira aria di guerra, infatti, e non solo in senso letterale: ognuno si ritrova a fronteggiare i propri fantasmi, in un modo o in un altro.

Recensione | Game Of Thrones 5×01 “The Wars To Come”The Eyrie: Al Nido dell’Aquila ritroviamo Alayne Stone, al secolo Sansa Stark, sempre in compagnia di Lord Baelish alias Ditocorto, Lord Royce e quella zecca di suo cugino Robin Arryn. Non c’è molto da dire su di loro: credo ce li abbiano mostrati solo per farci vedere che sono ancora insieme, che Sansa ha ancora i capelli neri e che Baelish ha in mente dei piani davvero grossi per lei. Le teorie su questa strana coppia durante questi mesi si sono sprecate: Sansa tornerà a Winterfell? Lo farà come Alayne o come Lady Stark? Ma soprattutto: adesso che Sophie Turner è maggiorenne, quanto tempo faranno passare gli autori prima di farle interpretare la sua percentuale di scene senza veli?

P: Lord Royce sarà anche onesto come credi tu…ma non è solo in quel castello. Ti fidi di tutti quei cavalieri e quelle dame… e stallieri e serve?
S: No, e tu ti fidi del cocchiere o dei cavalieri che ci scortano?

Qui la ragazza ha dimostrato di stare proseguendo sulla linea del finale della scorsa stagione: Sansa è curiosa, cerca di leggere il biglietto che riceve Petyr, e pone ancora le domande giuste al momento giusto. Bene, sono proprio contenta e davvero intrigata da tutto questo: voglio proprio sapere dove questa svolta porterà Sansa e se, come credo, sarà all’altezza delle aspettative di Baelish. In questo momento non vedo l’ora di scoprire dove sono diretti: non stanno andando alle Dita, bensì a ovest. Cosa c’è a ovest? Santa pazienza, passatemi una cartina geografica di Westeros!
Al Nido dell’Aquila ci sono anche Brienne e Pod. Brienne è acida, affila la sua spada e intanto esorta Pod a farsi una vita e a lasciarla in pace. Siamo abituati a una Brienne forte, decisa, invece oggi la ritroviamo sconfitta, abbattuta, arrabbiata e delusa, convinta che ormai non ci sia nessuno per il quale vale la pena combattere perché sono rimasti soltanto i mostri. Mi dispiace, mi spezza il cuore vederla così e mi chiedo come mai il rifiuto da parte di Arya di farsi salvare abbia ottenuto questo effetto su di lei. Probabilmente sperava davvero di onorare Catelyn ritrovando le sue figlie e ora che sono entrambe così distanti si sente una fallita…
Ironia della sorte, la carrozza che trasporta Sansa e Petyr passa a pochi metri da loro. Insomma: per riassumere i pochi minuti dedicati al Nido dell’Aquila, diciamo che sono serviti a farmi salire l’ansia e il nervoso, perché ancora una volta due personaggi importanti si sono sfiorati ma non toccati. Grrr, snervante.

Meereen: Anche Daenerys Targaryen ha i suoi problemi. In primis, abbiamo i Figli dell’Arpia che hanno un nuovo hobby: ammazzare i suoi Immacolati. Povero Ratto Bianco, era andato da quella prostituta per giacere semplicemente tra le sue braccia, e si è trovato la gola squarciata.
E qui mi vien da chiedere: come può Dany, così ferma nella sua posizione e così sicura di stare facendo la cosa giusta, riuscire a farsi accettare in una città che non la vuole? Lei è testarda, non è disposta a scendere a compromessi, e ogni tanto è anche ingenua: crede davvero che le sue pattuglie di Immacolati riusciranno a mantenere al sicuro le strade. Io non credo che il suo grande piano funzionerà, e nemmeno Daario: di fatti, il nostro amicone dal sederino sodo, le racconta alcuni dettagli del suo passato e grazie a questo spera di convincerla ad accettare la richiesta del Consiglio di riaprire delle fosse da combattimento, dove gli schiavi combattevano all’ultimo sangue per un po’ di gloria e la speranza della libertà. Mi chiedo se la sua storia otterrà l’effetto desiderato.
C’è però una cosa che mi ha veramente colpita del suo discorso: quando Daario le dice che una regina dei draghi senza draghi non è una regina. Non ci avevo pensato. E nemmeno la khaleesi, forse: questo la porta a rivalutare la sua decisione di mollare tutto e rinchiudere due dei suoi tre draghi (innocenti, tra l’altro, visto che è stato Drogon a uccidere la bambina) in quelle catacombe paradisiache. Dicevo, Dany è ingenua: mi correggo, è molto ingenua. In una scena al cardiopalma si dirige nella prigione di Rhaegal e Viserion, quasi come un figliol prodigo che si accorge di aver commesso un errore, forse per liberarli o vedere se si sono trasformati in due lucertoline. Già, credeva davvero che i due draghi, che ne frattempo sembrano addirittura ancora più grossi, l’avrebbero accolta a zampe aperte? Davvero ingenua. Ingenua.

Recensione | Game Of Thrones 5×01 “The Wars To Come”

#Infarto.

E quindi, Daenerys della casa Targaryen, “Nata dalla tempesta”, la prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, signora dei Sette Regni, protettrice del Regno, principessa di Roccia del Drago, khaleesi del Grande Mare d’Erba, “la Non-bruciata”, “Madre dei Draghi”, regina di Meereen, “Distruttrice di catene”, se non sei la Madre dei Draghi, cosa sei? Io risponderei tutta la solfa precedente meno “Madre dei draghi”, ma non è così semplice. Spero che in questa stagione finalmente riesca a comandare i suoi draghi, che riesca a diventare la regina che si proclama di essere e che i poveri Rhaegal e Viserion escano da quel tugurio altrimenti chiamo Edoardo Stoppa e poi sono guai. O almeno, spero di riuscire a farmela stare simpatica. Sarebbe una conquista.

Pentos: Tyrion e Varys hanno concluso il loro viaggio e sono arrivati a Pentos, nella casa del vecchio Illyrio Mopatis (ve lo ricordate? ha messo insieme il nostro sole e stelle Drogo e la nostra luna della mia vita Daenerys). Tyrion ci appare completamente cambiato e preda di crisi d’identità, il che in un certo senso lo accumuna a Dany. Insomma, questi due non si conoscono ancora ma sono certa che se si incontreranno andranno molto d’accordo: hanno già così tanto in comune. Il giovane Lannister mi ha colpita: nonostante l’odio che provava nei suoi confronti, l’aver ucciso il padre deve averlo segnato irrimediabilmente, ed è chiaro che possiamo mettere da parte il frequentatore di bordelli dalla mente geniale che siamo stati abituati a vedere. Tyrion adesso è un uomo distrutto, non sa cosa lo aspetta, non sa cosa fare della sua vita, non sa chi è… na tragedia, insomma. Cosa farà, ora? Seguirà Varys e andrà a conoscere Daenerys, o berrà fino a morire?

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Geniale la sua risposta: posso bere fino a uccidermi mentre andiamo a Meereen?

Sento il dovere di spendere due paroline per Varys: Tyrion lo chiama Ragno Tessitore, maestro dei sussurri, ed è così che lo abbiamo sempre visto. Ma oggi, con quel suo discorso atto a convincere Tyrion a seguirlo a Meereen, ci ha mostrato un nuovo lato di sé. Credo non sia mai stato così sincero come mentre spiegava al Folletto perché è così importante che lui si unisca al consiglio della regina dei draghi senza draghi: lui crede davvero che lei sia la risposta a tutti i loro problemi e farebbe di tutto per aiutarla. E giuro, era così appassionato che nonostante io non veda tanto di buon occhio la regina bionda, quasi quasi era riuscito a convincere anche me del suo valore. E non è una cosa facile. Maestro dei sussurri e delle parole.

The Wall: alla Barriera, nonostante il freddo, le cose si stanno scaldando. Visto che al più presto dovranno eleggere il nuovo Lord Comandante, c’erano proprio tutti: Jon, Mance, Stannis, Davos, Gilly, Sam, una gran quantità di bruti… ma solo una mi preoccupa: Melisandre. Lei… è un enigma per me, sia nei libri sia nella serie. Non riesco mai a capire cosa stia architettando, non riesco a fidarmi, mi terrorizza con ogni mossa e sguardo. Da brivido. Ed è chiaro come il sole che Jon Snow occupi un ruolo importante nel suo piano e che non veda l’ora di utilizzarlo.

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M: Sei vergine?
J: No.
M: Bene.

Tornando seri, ditemi che non sono l’unica che è rimasta sconvolta da questo scambio di battute. Non tanto per la domanda in sé, ma semplicemente mi chiedo con che scopo l’abbia posta. E quella risposta, “bene”. Cosa vuoi fare a Jon, Melisandre cara? Jon, scappa finché sei in tempo.
E a proposito di Jon, quel simpaticone di Stannis gli affida un compito (perché Stannis già pensa che solo perché gli ha salvato la vita adesso è suo debitore a vita, vero?): deve convincere Mance Ryder a inchinarsi a lui, affinché i bruti facciano fagotto e lo aiutino a conquistare Grande Inverno. Che per carità, ottima idea, io pur di togliere Winterfell ai Bolton sacrificherei il mio primogenito, ma… i bruti? Non credevo che avrei mai usato queste parole nella stessa frase, ma caro Stannis, non credi di essere troppo ottimista a pensare che i bruti ti seguiranno e combatteranno per te?
Sembra ancora più improbabile se lo paragoniamo a Mance Ryder, che si è dimostrato un personaggio dotato di una grande personalità. Trovo il suo discorso estremamente giusto: non si inchinerà a Stannis, per quanto morire arso vivo non sia una prospettiva allettante. I bruti hanno deciso di seguirlo proprio per la persona che è, e che cosa penserebbero di lui se adesso decidesse di piegare la testa? Penserebbero di aver seguito un fantasma, un uomo che non esiste. Jon, che quando vuole dimostra di saperci fare con le parole, lo accusa di essere orgoglioso: io dico che invece è stato coraggioso. Mi ricorda un po’ Catone e l’opinione che Dante aveva di lui nella Divina Commedia. Mi ha colpito: preferisce morire piuttosto che vivere come schiavo di Stannis.
E credo che le sue parole abbiano colpito anche Jon. Lui, che fino a pochi minuti prima cercava di convincerlo a inchinarsi davanti a Stannis, durante gli ultimi cruciali minuti dell’episodio lo grazia con una freccia nel cuore e gli evita le sofferenze del fuoco. A lui, che temeva di essere ricordato mentre urlava per il dolore e che fino all’ultimo respiro è riuscito a restare in silenzio. Sicuramente è stata una scena molto forte. Un ultimo dono che dimostra il grande rispetto che Jon provava nei suoi confronti.
Ma adesso, senza Mance, cosa ne sarà di quei bruti?

King’s Landing: ho deciso di lasciare le due regine ad Approdo del Re per ultime. Da una parte abbiamo Cersei che, addolorata per la morte del padre, ovviamente incolpa Jaime. Perché se lui non avesse liberato Tyrion, Tywin sarebbe ancora vivo. Certo. E se io fossi alta e bionda sarei una modella, ma non è questo il caso quindi è inutile parlarne.
Diciamo che se da un lato avevo voglia di prenderla a schiaffi, dall’altro finalmente ci hanno mostrato una parte di lei che ancora non conoscevamo: quella debole, tormentata, quella che ha paura di perdere tutto ciò che ha. Confesso di aver aspettato quel flashback che ci viene mostrato all’inizio fin da quando ho letto per la prima volta i libri. Non è di certo abbastanza per poter pensare a una sorta di redenzione per lei, o quanto meno a un’attenuante: Cersei ha commesso tanti crimini e non ha mai avuto paura di sporcarsi le mani, ma almeno adesso sappiamo perché. Ripeto, non basta, però ci permette di capirla un pochino di più.

Tutti vogliono conoscere il proprio futuro… finché non lo scoprono.

Questo episodio del suo passato infatti ha segnato profondamente la Cersei adulta. Vediamo le domande che la ragazzina pone alla strega: sposerò il principe? No, sposerai il Re. Potrebbe non avere senso, ma all’epoca lei era fidanzata con Rhaegar Targaryen, principe ed erede al trono. Rhaegar è morto da principe, dopo aver sposato Elia di Dorne. Cersei sposerà invece Robert dopo che questi si era “guadagnato” il suo posto sul Trono di Spade ed era stato incoronato. Avremo dei figli? Lui 20, tu 3. Anche questo per la giovane ragazzina non aveva senso, ma ne ha per noi adesso: sappiamo tutti che Robert era famoso per avere figli bastardi sparsi per tutta Westeros, mentre i tre avuti con Cersei… non sono suoi, ma di Jaime. Agghiacciante la precisione della strega, non trovate?
Sarò regina? Sì, lo sarai… fino a quando non arriverà una regina più giovane e più bella di te a portarti via tutto. Ecco spiegato perché Cersei ha sempre una buona parola da spendere quando si tratta di Margaery Tyrell.
Tutto fa pendere l’ago della bussola verso il fiorellino di casa Tyrell, ma… solo io credo che sarebbe troppo scontato? Non so perché, ma nei libri l’ho sempre considerata piuttosto innocua e l’ho sempre esclusa dai giochi. Quella della serie sì che è abbastanza sospetta, ma la Margaery dei libri per me non è la rovina di Cersei. Forse ci troviamo davanti a una situazione alla Harry/Voldemort: Margaery è diventata la sua nemesi perché Cersei l’ha sempre vista come la nuova regina destinata a toglierle tutto, e così facendo le ha dato un potere su di lei che altrimenti non avrebbe avuto.

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Se poi aggiungiamo sul piatto Margaery che è sempre più vicina a Tommen, e che al fratellone Loras confessa che forse Cersei rimarrà ad Approdo del Re a farle da suocera (o forse no), sottolineando il forse con un sorrisetto e un occhiolino sott’intesi, le cose non sembrano mettersi bene per la cara e dolce donna Lannister. Margaery sa di spaventare, in un certo senso, Cersei, e non sembra il tipo da non approfittarne. Ricordiamo che lei non vuole essere una regina, ma la regina.

E come se non avesse già abbastanza problemi, non dimentichiamo le parole del cugino Lancel:

Ho trovato la pace grazie alla luce dei Sette. Puoi farlo anche tu, essi vegliano su tutti noi. E sono pronti a dispensare misericordia… e giustizia.

Cersei sembra averlo preso un po’ sotto gamba, quando in realtà la minaccia sembra essere tutt’altro che velata. Adesso il ragazzo appartiene a un gruppo di religiosi fanatici e considera un abominio quello che hanno fatto tra le lenzuola qualche stagione fa. Ma credo che lei sia troppo concentrata su sua nuora, per accorgersene. Cosa ne pensate? Dove sta la minaccia, secondo voi?

Bene, e con questo è tutto. Non mi posso lamentare: essendo una premiere, è naturale che apra la strada a una gran quantità di domande, spero solo che troveranno tutte una risposta: è davvero Margaery la rovina di Cersei? Dove sono diretti Sansa e Petyr, e soprattutto in cosa consiste il piano di Ditocorto? Quali saranno le conseguenze della morte di Mance Ryder tra i bruti? Tyrion andrà a Meereen? Quale sarà la prossima mossa di Daenerys?

Per scoprirlo, vi lascio il promo (Dorne, Dorne, Dooooorne) e i ringraziamenti, come sempre. Appuntamento alla settimana prossima!

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