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[Recensione] Game of Thrones - Oathkeeper (04x04)
Creato il 01 maggio 2014 da Frank_romantico @Combinazione_CEd ecco che ritorna il Game of Thrones che conosciamo e che tutti (più o meno) amiamo e vogliamo. Infatti, dopo una puntata (la terza) piuttosto "funzionale", ovvero con la funzione di mettere in evidenza le conseguenze immediate della morte di Re Joffrey e quella di porre le basi per eventuali sviluppi della trama, ecco che le pedine vengono mosse sulla scacchiera, nuove rivelazioni colgono di sorpresa lo spettatore e a vecchi personaggi viene dato nuovo risalto... Una puntata, la quinta, piena ma, soprattutto, interessante e dinamica in cui vengono toccati tre fronti: quello al di là del Mare Grande, quello nella Capitale (e nel Mare Stretto) e quello dalla Barriera verso nord. Il titolo è Oathkeeper.
E la puntata si apre proprio a Meereen dove una vendicativa Daenerys ancora senza draghi riesce a provocare una sommossa grazie all'aiuto di Verme Grigio e a punire gli schiavisti che controllavano la città crocifiggendoli come erano stati crocifissi i 163 bambini lungo la strada per la città. Una decisione che forse vorrebbe dimostrare la maturità raggiunta dal personaggio, non più bambino e a metà strada tra la liberatrice e la guerriera.
Nel frattempo, ad Approdo del Re, Jaime Lannister viene convinto da Bronn, finalmente, ad andare a trovare suo fratello Tyron che non solo si professa innocente e chiede di farlo fuggire, ma gli chiede anche di tentare in tutti i modi di salvare la giovane Sansa, finita (ma il nano non lo sa) tra le grinfie di Ditocorto - vero autore dell'omicidio del Re, commissionato da Olenn Tyrell. Così Jaime, che ormai ha abbandonato completamente ogni caratteristica di "personaggio cattivo", si ritrova stretto tra due fuochi: il fratello, che lui crede innocente, e la sorella/amante/amata Cersei, che vuole la testa della giovane Stark. Alla fine lo Sterminatore di Re deciderà di inviare Brienne alla ricerca della ragazza, equipaggiata con la sua spada in acciaio di Valyria e la sua armatura. E immaginiamo che questo non farà molto piacere alla Regina reggente, sempre più preda dei propri deliri e di quella follia che la candida (idea personalissima) ad una futura e prossima dipartita.
Tra l'altro sembrerebbe che la bionda figlia di Tywin Lannister stia per perdere il controllo anche sul suo secondo genito (e futuro Re), il Principe Tommen, in procinto di cadere tra le curve di Margaery Tyrell, personaggio tutt'ora ambiguo ma comunque estraneo all'omicidio del neo-marito. Anzi, a dirla tutta sembrerebbe di trovarci dalle parti di una finta gatta morta, ma nulla di più, nessuna crudele arrivista come poteva sembrare all'inizio.
Ma passiamo al Castello Nero, dove Jon Snow ottiene da Ser Alliser (che non vede l'ora di liberarsi di lui, visto che il suo posto di comandante provvisorio è in pericolo) il permesso di andare al Rifugio di Craster e di catturare o sterminare i ribelli che l'hanno occupato dopo aver ucciso il Lord Comandante. Ad accompagnarlo ci sarà un gruppo di volontari tra cui un neo-acquisto, inviato alla Barriera da Lord Bolton con l'intento di uccidere Snow e Bran Stark, che credevano diretto dal fratellastro. Ma al Rifugio di Craster le cose non si sono messe bene, perché i guardiani ribelli hanno tra le loro grinfie niente-popo-di-meno-che proprio Bran Stark, fattosi catturare assieme alla sua allegra cumpa mentre tentavano salvare il loro metalupo, caduto in una trappola. Scena tra l'altro abbastanza cruenta poiché assistiamo alle torture messe in atto da quegli uomini nei confronti del buon vecchio Hodor.
Tanta roba quindi, roba da far girare la testa e che manda a mille le aspettative. A cosa avremo la fortuna di assistere nella quinta puntata? Il bello è che non finisce qui, perché nel finale c'è qualcosa che io (ma penso non solo io) aspettavo da un bel po' di tempo: la ricomparsa degli Estranei.
E assistiamo ad una scena tra le più belle e incredibili degli ultimi tempi, perché finalmente scopriamo cosa ne hanno fatto, gli Estranei, di tutti quei figli maschi di Craster dati in sacrificio: attraverso il tocco di uno di loro, a quanto pare vengono trasformati in esseri simili agli Estranei stessi. Quindi questi non-morti bianchicci stanno mettendo su un vero e proprio esercito e il bello è che nessuno, da nessuna parte, sembrerebbe preoccuparsi di loro.
Ed ecco che, arrivati alla quarta puntata, questa quarta stagione si sta rivelando più o meno sui livelli della terza, forse persino meglio (ma è presto per esserne sicuri), sicuramente migliore della seconda ma per me ancora lontana dai livelli della prima. Staremo a vedere, perché la carne al fuoco è tantissima e la possibilità di sbagliare tutto è sempre dietro l'angolo.
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