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[Recensione] Godbreaker di Luca Tarenzi

Creato il 06 luglio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Godbreaker di Luca TarenziTitolo: Godbreaker
Autore:
Luca Tarenzi
Editore: Salani
ISBN: 8867151150
Numero pagine: quasi 500
Prezzo: 15.90
Genere: Urban fantasy
Voto: [Recensione] Godbreaker di Luca Tarenzi

Trama: Gli Dèi esistono. Camminano in mezzo a noi, vivono dentro e fuori la realtà di tutti i giorni, hanno macchine, uffici, soldi… Ma non tutti. Alcuni stanno morendo, travolti dalla perdita di tutti i loro seguaci; altri combattono una lotta spietata per tenersi il proprio posto nel mondo, usando tutti i loro poteri per conquistarsi l’agiatezza e agire in incognito. Ma un giorno uno di loro si ritrova coinvolto in una sfida grottesca: un ragazzo, giovane e apparentemente potentissimo, è sulle sue tracce, e non si fermerà finché non sarà riuscito ad annientarlo. Chi è questo giovane? Liàthan, antichissimo dio celta dalla morale ambigua e dalle ambizioni limitate non prende sul serio la minaccia. Ma dovrà ricredersi ben presto, quando Edwin – questo è il nome del ragazzo – mostrerà di essere un nemico estremamente pericoloso, in cerca di una vendetta i cui motivi Liàthan ignora del tutto. Un anno esatto durerà la sfida, e se al termine Liàthan non sarà riuscito a fermare il suo avversario morirà, inesorabilmente e senza che niente possa impedirlo.
Un romanzo epico, pieno di colpi di scena e di personaggi memorabili a metà tra le atmosfere cupe e sognanti di American Gods e quelle crude e drammatiche di Hunger Games… ma con molto umorismo in più.

Recensione: Non lasciatevi ingannare da quello che trovate scritto sui vari siti: Godbreaker non ha 320 pagine, è un mattoncino di quasi 500, scritte pure abbastanza fitte. Ciononostante, tre giorni scarsi sono stati più che sufficienti per finirlo. Ne sarebbero bastati pure meno se non mi fossi costretta ad aspettare l’indomani per leggere la fine a mente più lucida.

Ognuno di noi ha dei libri – non per forza i grandi classici – che sono rimasti nel cuore: ebbene, il libro di Tarenzi è diventato ufficialmente uno di quelli. Mi rendo conto di sembrare un po’ esagerata e sentimentale, ma lo definisco senza molti dubbi uno dei romanzi che mi sono piaciuti di più in tutta la mia vita. Questo perché, oltre a essere un romanzo originalissimo, geniale, scritto benissimo e quant’altro, rispecchia alla perfezione i miei gusti.

Godbreaker è divertimento allo stato puro. È un romanzo visionario, travolgente, mai noioso, mai. Non ricordo di essermi annoiata neppure per mezza pagina. Tarenzi ha creato dei personaggi vivi che a fine lettura vi sembrerà di conoscere come degli amici. Sono tutti ben congegnati, pieni di difetti che non fanno altro che renderli più realistici e simpatici. E l’autore ha anche creato un mondo meraviglioso, coerente, pieno di trovate strabilianti. Ogni volta che credevo di non poter essere stupita più di così, dovevo fare i conti con un’altra trovata in grado di sorprendermi. Mi chiedo quanto tempo abbia impiegato solo per inventarsi tutto ciò.

Dal lato stilistico, ho trovato qualche pov ballerino (parlo tipo di due frasi in cinquecento pagine), qualche spiegazione un po’ troppo lunga e un po’ troppi “!?” per i miei gusti, ma si tratta di questioni trascurabilissime anche agli occhi di una pignola come me. Ho trovato una miriade di frasi splendide che mi sarei voluta appuntare da qualche parte, se non fossi stata presa dalla foga di procedere nella trama.

Analizzando nel dettaglio i personaggi, non saprei dire neppure chi fosse il mio preferito. Gli individui strambi che conoscerete durante la lettura sono perlopiù dèi o semidèi, eccezion fatta per Molly, ragazza umana, e nonostante faccia coppia con un semidio, non pensate che si tratti del solito cliché Mary Sue umana e timida + belloccio sovrannaturale, perché Molly è un’eroina in tutto e per tutto, non è una ragazza incapace e imbranata da salvare, anzi, spesso sarà lei a salvare gli altri.

Insomma, leggete questo libro perché è dannatamente divertente. Perché vi affezionerete a ogni singolo personaggio. Leggete questo libro e basta.

Cinque stelline date senza il minimo dubbio, voto massimo, e se avessi dovuto valutare solo in base ai miei gusti personali gliene avrei dovute dare anche sei.


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