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Recensione | Gotham 1×16 “The Blind Fortune Teller”

Creato il 19 febbraio 2015 da Parolepelate

Recensione | Gotham 1×16 “The Blind Fortune Teller”

Buonasera, pelatini <3"><3"><3"><3!

Come state, tutto bene?

No, perché qui c’è una nuovissima puntata di Gotham da analizzare, perciò, dovete per forza stare bene, perché ci andrò giù pesante :D

Parola d’ordine dell’episodio: joke.

 

Sì, lo so, adesso starete tutti pensando al possibile Joker introdotto in questa puntata, tale Jerome, ma io intendo il termine in maniera molto più ampia se applicato all’intera puntata.

Leggere tra le righe: mi è sembrata uno scherzo dall’inizio alla fine.

Andiamo con ordine, altrimenti vi confondo ancora di più (e per quello ci ha già pensato l’episodio, no?).

Ovviamente, abbiamo nuovamente a che fare con un episodio in cui vengono mostrate le totalità+1 delle trame dello show; anzi, forse la definirei la puntata principe delle trame confusionarie e dei mille mila personaggi con cui già abbiamo a che fare.

Certo, se si è seguita la serie fin qui, non si hanno certo problemi a mettere insieme i vari pezzi sparsi del puzzle, ma quello che non mi va giù è che ancora non hanno capito che dovrebbero concentrarsi su quello che hanno e non spremersi le meningi per coinvolgere ancora altri papabili semi-protagonisti di cui ci potrebbe importare fino ad un certo punto e che appariranno per mezza puntata e poi scompariranno come per magia.

E’ assurdo!

L’idea di piazzare Jim in un circo con tanto di nuova fiamma al fianco con l’idea di trascorrere una piacevole serata insieme, per poi ritrovarsi a domare una rissa, poteva avere anche del potenziale; ammetto che è stato divertente, ma sta diventando un cliché fin troppo presente nello show.

Cos’è, gli sceneggiatori sono Team Barbara e non vogliono far accoppiare in santa pace Gordon e Lee?

Potrebbe essere un’idea, in effetti *mumble-mumble*

Tuttavia, sebbene l’omicidio della ballerina con serpente possa non essere considerato inaspettato, avrebbe sicuramente avuto molto più fascino se non fosse stato circondato da sensitivi, serpenti rivelatori neanche fossero cani segugio, acrobati, faide di famiglia vecchie di tre generazioni e chi più ne ha, più ne metta.

Caos che ha distratto dall’evento principale, l’omicidio appunto e che ha condotto soltanto alla risata da pazzo scriteriato di Jerome.

Il suo personaggio non mi ha convinto affatto, sin da quando ha finto di mettersi a piangere per il ritrovamento della madre morta.

Era così fasullo che persino io avrei saputo fare un lavoro migliore *sarcasm mode:on*

E poi, è davvero questa l’impressione che vogliono darci del Joker?

Di qualcuno che è diventato uno dei più grandi criminali della serie di Batman perché ha deciso di uccidere la madre che gli urlava contro ordini mentre lei se la spassava con un clown del circo?

Andiamo!

Cliché su cliché!!!

E poi, pur non avendo letto i fumetti di Batman ho sempre pensato che la personalità del Joker fosse molto di più di quella di un classico complessato che da ragazzino non ha ricevuto l’amore che meritava.

Cari sceneggiatori di Gotham, siete davvero sicuri di voler continuare su questa strada?

Anche se, comunque, non sappiamo se sia o meno il Joker futuro che tutti conosciamo… ma quella è un’altra storia.

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Parlando di scherzi, un altro in cui ci hanno coinvolto durante questa puntata è stato quello della prigione in cui è rinchiusa Fish.

Alla fine, veniamo a sapere, del tutto casualmente, che si tratta di un posto in cui i prigionieri servono come donatori di organi.

Almeno sono andati dritti al punto e si sono risparmiati scene lunghiiiissime e spiegazioni fiume su come trafficavano suddetti organi o cosa succedesse realmente.

Il vero scherzo, in realtà, non è l’obiettivo che si pongono i manager della prigione, quanto il fatto che il piano di Fish affinché qualcuno di loro si salvi è quello di contrattare con suddetti manager e, se loro non le vengono incontro, acconsentendo alle sue richieste, lei consegnerà loro la cavia, ma morta, facendola uccidere dai suoi rinnovati scagnozzi e, ovviamente, a loro la cavia serve viva e vegeta.

Perché farla pestare a morte, se Fish ha a disposizione l’unica arma dell’intera prigione, presa con la forza a Mace nella puntata precedente?

Sì, lo so, cedere l’arma significherebbe rinunciare al potere e dare avvio ad una sorta di colpo di Stato, ma potrebbe ucciderla lei la cavia, risparmiandole atroci sofferenze di ossa rotte.

No, avete ragione, Fish non si diverte se non c’è un po’ di spargimento di sangue, vero?

O forse, ho sbagliato telefilm e in realtà sto vedendo una serie comica.

Altro punto scherzoso/comico dell’episodio: Pinguino e sua madre che canta nel locale.

Nemmeno Oswald è contento se non uccide qualcuno e infatti il pretesto lo trova quando un vecchio tizio palesemente ubriaco, intima alla madre di suddetto Pinguino di andarsene.

La parte comica arriva quando al locale si presenta il nostro caro vecchio amico Victor Zsaaz che presenta ad Oswald la sua nuova marionetta: niente popodimeno che Butch!

Quel Butch!

Il Butch di Fish Mooney!

Probabilmente Victor gli ha fatto un lavaggio del cervello, perché adesso si è trasformato in RoboButch ed è pronto ad esaudire tutte le richieste di Pinguino che, per testarne l’efficacia, lo fa ballare!

Pensate, ballare!

Non c’è cosa più comica, non trovate?

Unica faccenda seria della puntata è la ritrovata professionalità del piccolo Bruce che pare voglia cominciare a dirigere la Wayne Enterprises a dieci anni scarsi.

Mi è piaciuto il suo modo di imporsi sul Consiglio e di mettere in chiaro le sue scoperte su frodi, ricatti, coinvolgimenti con la malavita ecc, perché per la prima volta ho apprezzato il voler essere più grande e più consapevole di Bruce che, sebbene possa apparire stonato in un contesto del genere, la vedo l’unica cosa sensata che hanno fatto in questa puntata.

Una domanda che mi sorge sempre spontanea quando Bruce appare in qualche puntata: ma che fine hanno fatto fare a Rachel, la bella donna di cui Bruce è innamorato anche nei film?

Non si diceva (nei film) che si conoscessero dall’infanzia?

Me l’hanno eliminata senza averle neanche fatto fare una scena insulsa?

Roba da non credere O.o

L’unica tizia che, probabilmente, ha qualche tipo di ruolo nella vita futura di Bruce non la prendono nemmeno in considerazione, tsk!

Recensione | Gotham 1×16 “The Blind Fortune Teller”


 

La scorsa settimana mi sono lamentata dell’assenza prolungata di Barbara; bene, la ritroviamo in quest’episodio, non so se ubriaca, fatta di droga o fuori come un balcone perché avrebbe bisogno di un Istituto Psichiatrico.

Torna a casa credendo di trovarci Jim e invece viene accolta da Cat e Ivy e l’unica cosa che è capace di fare è farsi consigliare sull’abbigliamento da due neanche-adolescenti per riconquistare l’uomo perduto?

Beh, peccato che arrivi in ritardo, visto che scopre Jim pomiciare allegramente con la Dottoressa Lee negli spogliatoi della Centrale.

Tre scene insulse anche questa volta per la povera Barbie :(

L’unica cosa alla quale penso è che ormai mancano soltanto sei episodi alla conclusione della prima stagione e finora non ho visto neanche un guizzo di creatività in questa serie.

Continuo a ripetermi: che cosa si inventeranno nella seconda stagione?

Ho martoriato abbastanza l’episodio, credo :D, perciò mi limito soltanto a dire che il voto che mi sento di dare a questa puntata é: cinque.

L’ho trovata ridicola e a tratti forzata e neanche la scena di Bruce con il Consiglio ha risollevato del tutto le sue sorti, ahimè.

Gotham continua ad essere un grande punto interrogativo per me, quindi aspetto di vedere le ultime sei puntate e darò un giudizio complessivo alla serie che attendevo con grande trepidazione, ma che, sigh, un po’ mi ha delusa.

Alla prossima settimana, pelatini e non ridete troppo sguaiatamente, mi raccomando ;)

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