HOLLOW CITY
il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine di RANSOM RIGGS
| Rizzoli 06/2014 | pag. 379 | Miss Peregrine's Peculiar Children #2 |
Chi è Jacob Portman? Un ragazzo qualunque finito dentro un’avventura più grande di lui, o un predestinato, uno Speciale dai poteri prodigiosi, abilissimo investigatore dell’ombra e cacciatore di mostri terrificanti? Nessuno lo sa. L’unica cosa certa è che sembrano trascorsi secoli dal giorno in cui la misteriosa morte del nonno lo ha spinto a indagare sul suo passato, catapultandolo sull’isoletta di Cairnholm, al largo delle coste gallesi. È qui che si imbatte nella bizzarra e affascinante combriccola dei Bambini Speciali: creature dotate di poteri curiosi e irripetibili, membri superstiti di una stirpe meravigliosa, obbligati, per sfuggire alla persecuzione di un mondo ottusamente Normale, ad affidarsi alle inflessibili cure di Miss Peregrine, la donna-uccello in grado di manipolare il tempo. Ma ora che Miss Peregrine è ferita e non riesce a ritrovare le proprie sembianze umane, i Bambini Speciali e Jacob saranno costretti a vedersela da soli con coloro che minacciano di distruggerli usurpando la loro stranezza e dovranno abbandonare l’eterno presente in cui hanno vissuto per avventurarsinel mondo reale. Per settimane ai primi posti delle classifiche americane, Hollow City è l’atteso sequel di La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, un fenomeno internazionale da un milione e mezzo di copie destinato a diventare un film prodotto dalla 20th Century Fox, scritto e diretto da Tim Burton.
Voto:
Delusione, delusione e ancora delusione! Non posso credere che dopo il meraviglioso La Casa Per Bambini Speciali di Miss Peregrine, Ransom Riggs non abbia saputo ricreare la stessa magia e si sia abbandonato a un collage sequenziale di situazioni ripetitive e anche noiose. No, davvero non-ci-posso-credere. Hollow City risente del classico calo fisiolgico tipico di molti romanzi di passaggio all'interno di una serie, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un inabissamento degno del Titanic! Il voto passa da 4,5 a 3. E le tre stelline le do per affetto e perché, non posso negarlo, lo stile dell'autore è sempre molto fluido e scorrevole. Ma si sono perse le emozioni, non si respira più quella magica atmosfera che mi aveva stregata nel primo volume, e tirando le somme potrei dire che un riassunto di cinque righe mi sarebbe bastato per passare direttamente al terzo romanzo.
Diciamocelo... a conti fatti non succede quasi niente
Sì, Jacob, Emma e la combriccola di bambini Speciali, devono salvare Miss Peregrine, ma per tutto il romanzo non fanno altro che scappare tra un anello temporale e l'altro; a volte s'imbattono in qualche Spettro o in un Vacuo, altre volte incontrano bizzarri personaggi disposti ad aiutarli, ma lo schemino è sempre quello. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano, si salvano, vengono aiutati. Scappano... fine del libro.
Non c'è un intreccio vero e proprio e il colpo di scena finale sembra brutalmente estrapolato da uno dei primi libri di Harry Potter.
Insomma Ransom?! Come hai potuto?
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