Titolo: Ichnôussa
Autore: Letizia Loi
Editore: La Mela Avvelenata
Num. Pagine: 42
ISBN: 9781291578669
Prezzo: (versione cartacea) 9,49€, (versione digitale) 1,49€
Voto:
Trama:
Ἰχνοῦσσα, Ichnôussa o Icnussa, antica denominazione greca della Sardegna, sulle cui spiagge si schianta un albino, letteralmente piovuto giù dal cielo davanti a casa di Antonio Svevo, uno scrittore frustrato alle prese con un pessimo divorzio. Tocca proprio a lui salvarlo e ospitarlo, solo per scoprire di essere caduto nel suo personalissimo racconto fantascientifico, quando l’albino si presenta come Skandar, figlio di Skar, erede al trono di Albione, un pianeta lontano seicentomila anni luce dalla Terra.
Gli alieni sono tra noi, nascosti in piena vista.
Recensione:
Per la serie Meglio tardi che mai, ecco che la Livin torna con una recensione che avrebbe dovuto fare da tempo. Ah, se solo le giornate non fossero di sole 24 ore…
Ichnôussa è un racconto breve di fantascienza, una fantascienza che mischia l’infinito spazio con le immensità regalate dall’orizzonte che si scorge da una spiaggia della Sardegna, giusto dove vive Antonio, scrittore in crisi sia lavorativa che matrimoniale.
Un bizzarro personaggio, un albino, letteralmente piomberà giù dal cielo, e da quel momento in poi la vita di Antonio si intesserà in uno strano intreccio di sorprese, rivelazioni inaspettate, viaggi impensati e assurdità cui il nostro protagonista dovrà abituarsi per stare dietro a Skandar. E da lì poi…
Ichnôussa è una sorta di antipasto. È l’anteprima messa in atto di fronte al sipario ancora calato, dove gli attori si divertono a tentare gli spettatori sollevando il drappo rosso a volte di qua a volte di là, regalandoci piccoli assaggi di un’opera che promette ben di più. Letizia Loi ha creato un world building indiretto con maestria, attraverso le cronache di Skandar si riesce a farsi un’idea del mondo da cui proviene e la situazione che l’ha condotto sulla Terra, e le avventure delle due figure primarie si occupano di delineare un mondo sotto la superficie, così inaspettatamente consueto da strappare qualche stupita risata.
La narrazione, come sempre in quest’autrice, è estremamente fluida, scorrevole accattivante, che consente di procedere nella lettura a oltranza finché non si giunge a una fine che potrebbe rivelarsi l’inizio di molto altro.
La vostra terra è la Sardegna e avete voglia di vederla con occhi nuovi? Amate la fantascienza contaminata dall’urban più quotidiano? Adorate rimanere meravigliati di fronte a piccole intuizioni semplici quanto geniali?
Allora godetevi questa novella, non ve ne pentirete.