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[Recensione] Il bizzarro museo degli orrori – Dan Rhodes

Creato il 05 gennaio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Il bizzarro museo degli orrori – Dan RhodesTitolo: Il bizzarro museo degli orrori
Autore: Dan Rhodes
Editore: Newton & Compton editore
ISBN: 9788854121812
Num. Pagine: 256
Prezzo: 12.90€
Voto: [Recensione] Il bizzarro museo degli orrori – Dan Rhodes

Trama:
In un paesino qualunque nel cuore di una regione imprecisata, c’è un posto molto speciale: un museo dei suicidi, fondato da una ricca benefattrice con il nobile intento di distogliere le anime depresse dai pensieri di morte. Ma quando cala la notte in questo museo succede qualcosa di molto inquietante… Eppure i rumori non turbano il vecchio custode: il tempo di ingoiare un ragno che gli cammina sul viso, e poi chiude di nuovo gli occhi e riprende a russare. Quali orribili segreti si nascondono tra queste mura? E chi è Ernst Fröhlicher, l’enigmatico dottore giunto da lontano con il suo inseparabile labrador nero? Il mistero aleggia sempre più fitto, ma la terribile verità sta per venire finalmente a galla… Tra presenze sinistre, triangoli d’amore, suicidi, cannibalismo, personaggi grotteschi e situazioni al limite dell’assurdo, un racconto macabro, avvincente e divertentissimo: un omaggio irriverente e originale alla fantasia più sfrenata.

Recensione:
Macabro e grottesco, strano e interessante; è così che ho trovato questo singolare museo degli orrori in cui il suicidio viene messo in bella mostra, tra vari modi di attuare l’audace piano e personaggi famosi che se ne sono resi protagonisti.
La storia è particolare, parecchio. I personaggi sono decisamente originali, forse non esattamente simpatici ma abilmente caratterizzati, con le loro storie e i loro fantasmi alle spalle, a volte fanno sorridere per la stravaganza delle loro scelte, a volte lasciano semplicemente senza parole i loro comportamenti.
E’ un romanzo dolceamaro che amplia la visione sul mondo di una psiche deviata ma non per questo spaventosa, che attira con una curiosità quasi infantile, fa strabuzzare gli occhi senza inorridire, è apprezzabile alla sua maniera.
All’inizio pare che le vicende dei protagonisti – che vengono scoperte a scalare, mano a mano che le pagine procedono – non abbiano nulla a che fare le une con le altre, per finire invece ad intrecciarsi per poco, per quel tanto che basta da motivare un finale non troppo lieto ma gradevole, che fa persino sorridere.
Il bizzarro museo degli orrori è un noir, un fantasy, un romance e forse altro, è una boccata d’aria fresca, piacevole e accattivante, lo consiglierei alle persone che amano pensare fuori dagli schemi, perché certo un bigotto non l’apprezzerebbe granché.


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