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Recensione "Il Domani che verrà" di John Marsden

Creato il 27 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Care lettrici e lettori,
talvolta capitano romanzi particolari che hanno l'innegabile pregio di suscitare in noi emozioni e ricordi. Sebbene le tematiche siano estreme (la minaccia di una guerra mondiale e un'invasione dell'Australia), il romanzo recentemente pubblicato dalla Fazi, Il domani che verrà, di John Marsden è una di quelle opere che lascia nel lettore il sapore agrodolce della malinconia, oltre a una gran voglia di spare cosa accadrà...
Finalmente in libreria il primo episodio della saga “The tomorrow series” che ha già venduto nel mondo più di 6 milioni di copie. Caso editoriale australiano, amato dal pubblico e acclamato dalla critica, in America è pubblicato dalla casa editrice di Harry Potter ed è stato inserito dall’American Library Association tra i 100 migliori libri del ventesimo secolo. Il governo svedese lo ha considerato il più efficace manifesto d’invito alla lettura. Il domani che verrà è ora anche un film, nelle sale italiane dal 4 novembre 2011, verrà distribuito da Eagle Pictures, la casa di distribuzione che ha portato in Italia i film della saga di Twilight. Vincitore di 5 AFI Award, i prestigiosi Oscar australiani, diretto dallo sceneggiatore australiano Stuart Beattie, al suo esordio dietro la macchina da presa, Tomorrow, When the War Began, questo il titolo originale della pellicola, vedrà sul set Rachel Hurd-Wood, Lincoln Lewis e Phoebe Tonkin. 27 milioni di dollari australiani il costo, per una saga che ha già messo in cantiere il sequel, annunciato per il 2012. Qui per il trailer del film.
Recensione Domani verràTrama:
Sullo sfondo di un avveniristico scenario da Terza Guerra Mondiale, i giovani protagonisti esplorano la natura della paura e della violenza e scoprono il coraggio di lottare per il loro futuro. Da qualche parte, là fuori, Ellie e i suoi amici si stanno nascondendo. Sono sotto shock, terrorizzati, soli. Non hanno armi, solo il loro coraggio. Non possono contare su nessuno, solo su se stessi. Non gli rimane più nulla, solo la loro amicizia. Il loro paese è stato invaso. Le loro famiglie sono state impriogionate. Otto ragazzi sfideranno l’inferno per riconquistare il loro futuro. Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per una nuova avventura. Hell è la loro destinazione: una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Davanti al fuoco a raccontarsi storie, a scambiarsi i primi baci e leggere classici di altri tempi, gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la vita non sarà più la stessa. Le loro case vuote, i loro animali domestici morti, un’aurea di desolazione che avvolge ogni cosa. L’Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere, sapendo di essere i soli nelle cui mani c’è ancora una possibilità di salvezza, di riprendersi il loro domani.
RECENSIONE Otto ragazzi, otto adolescenti che vivono in una cittadina australiana a poca di stanza da Melbourne. Scenari di montagne color ocra e macchie di foresta verde, dove si mescolano le care vecchie atmosfere di Mister Cocodrile Dundee con un tocco di Georgie (le fattorie perse nel bush australiano, avete presente?) e una spruzzata di H2O. Una storia narrata con un piglio fresco, dove le emozioni della protagonista e voce narrante, Ellie, giungono al lettore in maniera immediata e tangibile. Uno dei pregi più grandi di questo volume è proprio lo stile: la scrittura di Marsden è semplice ma non semplicistica. Lineare, pulita, con un ritmo narrativo che alterna fasi di grande pathos a momenti di umorismo, o ancora di emozione. L'Autore riesce a rendere perfettamente la gamma di emozioni che provano Ellie e i suoi compagni di viaggio in quella che era iniziata come un'innocente avventura e che si trasforma in una vera e propria resistenza. John Marsden è il preside di un liceo: conosce bene gli adolescenti, il loro modus operandi e in questo romanzo riesce a rappresentalo bene, con un'incisività che spesso manca a molto young adult, scritti da persone che hanno perso il contatto con il mondo giovanile.
Ellie e Corrie si sentono quasi adulte. E' ora di lasciar perdere le fiere del bestiame con tutto il loro rutilante giro di colori che tanto le affascinava da piccole. Così decidono di coinvolgere alcuni dei loro amici e compagni di scuola in un campeggio sulle montagne vicine.Tra loro, Homer, uno scavezzacollo, Fiona detta Fi, miss perfezione e buone maniere, Lee, un solitario musicista da cui Ellie si sente attratta, Robyn, una ragazza forte e gentile, Kevin, dal carattere ondivago e complicato. A loro, quasi alla fine del romanzo, si unirà Chris, un loro compagno sfuggito al caos.
I ragazzi decidono di trascorrere una settimana presso le montagne poco lontano da Warrawee, al Punto del Sarto e da lì decidono di esplorare la macchia boscosa che si trova ai loro piedi: l'Inferno. Questo luogo, ben lungi dall'avere connotati danteschi, si rivela una radura piacevole dove trascorrere una settimana in perfetto isolamento prima dell'inizio della scuola. Eppure qualcosa accade: uno strano stormo di aerei una notte sorvola la zona. Fuochi lungo la costa. Qualcosa di innaturale, una sorta di premonizione che gravita sui ragazzi, al loro ritorno. Così, quando i campeggiatori fanno ritorno a casa di Ellie, scoprono i cani morti, la casa abbandonata, lune e telefono sono staccati. Lo stesso vale per le altre fattorie. Qualcosa dev'essere accaduto, qualcosa di terribile e impensabile.
Intuendo che le sparizioni delle loro famiglie fanno parte di un disegno più vasto e incomprensibile, i ragazzi decidono di recarsi in città e lì scoprono che definitivamente la loro vita non sarà più la stessa, perché le loro famiglie sono rinchiuse in un campo di prigionia circondato da soldati stranieri. E che l'Australia è stata invasa da una misteriosa potenza nemica.
Il cambio del ritmo nella narrazione è tangibile: da una scrittura dal ritmo largo e tranquillo si passa a frasi brevi, concitate, che ben rendono il crescendo di angoscia e di oppressione in cui i ragazzi precipitano via via che il quadro della realtà si svela in tutto il suo immane dramma. La prima reazione è il panico, la seconda l'incredulità, la terza è la ricerca di una soluzione. Ellie e Homer rappresentano i due leader del gruppo, che cercano di tenere in piedi se stessi e gli altri mentre attorno a loro tutto crolla.
Raccolgono provviste, cercano di reagire. Infine comprendono che l'unico modo che hanno di sopravvivere è tornare all'Inferno che, da quel momento in poi, diventerà la loro casa. E tra mille difficoltà, impareranno a capire che per sopravvivere dovranno scegliere se nascondersi per sempre... o combattere.
E' un romanzo piacevole, Il domani che verrà. Soprattutto, è un romanzo che è in grado di parlare al cuore degli adolescenti e invitarli a riflettere su alcuni aspetti della nostra società: la redistribuzione della ricchezza, l'assunzione di responsabilità in situazioni di difficoltà, la crescita e la ricerca del coraggio. Ellie incarna in sé tutto questo: è un'adolescente comune, alle prese con un sentimento che la divide tra Homer (cui è legata da un affetto fraterno) e Lee, che stimola la sua parte intellettuale. E' costretta a cercare in se un coraggio sconosciuto per affrontare dei soldati, e più avanti, a fare i conti con il senso di colpa per le vittime che ha causato. La protagonista - come tutti i suoi compagni - sono figure coerenti e credibili, costretti a crescere nel giro di pochi giorni. Ma in loro l'adolescenza non è morta, anzi. Sono ragazzi che hanno bisogno di aggrapparsi a qualcosa, pur di avere ancora una parvenza di normalità. Così, per Corrie c'è la radio del padre, unico legame con la sua casa distrutta dagli invasori; per Ellie e Lee c'è il legame che li unisce: confuso, contraddittorio, eppure solido. Per altri è un libro, un orto da coltivare, una Bibbia da leggere.
C'è una ricerca disperata di sicurezza e insieme, la crescita personale: poiché nessun altro aiuterà questi ragazzi se non loro stessi. Persino nell'attenta pianificazione di ciò che è utile portare con se nella foresta, i ragazzi cercano di non abbrutirsi: non solo cibo e medicinali, ma detersivi, prodotti per la pulizia personale, libri. Cose che ricordino loro di essere ancora umani, di appartenere ancora a quella terra che altri (per disperazione, o fame o avidità) hanno rubato. In questa esperienza estrema, impareranno a dare il giusto peso alle cose. Saranno costretti a scelte difficili, ma scopriranno la coesione, il coraggio, l'altruismo e il bisogno di combattere per ciò che è giusto.
E' un libro che vale la pena di leggere e di far leggere ai ragazzi: un'occasione per discutere insieme e confrontarsi sulla realtà che ci circonda. Scorrevole e non troppo lungo, lascia molte domande insolute, prima fra tutte cosa è accaduto a Corrie. A tal riguardo, il punto negativo di questo bel romanzo è proprio nel finale, che IMHO è un po' affrettato. Non ha lo spessore di Matched, ma  è di certo un volume interessante e ben costruito, una lettura stimolante per chi ha voglia di vedere la realtà sotto una diversa prospettiva. Infine, una parola sugli scenari. Magnificamente descritti, con la sensazione del calore umido sulla pelle e del giallo accecante dell'arenaria, rappresentano la cornice ideale per una storia di resistenza intrisa di libertà.

L'AUTORE:

John Marsden è nato in Australia nel 1950. I suoi romanzi sono stati tradotti in 13 lingue. Vive vicino Melbourne: preside di un liceo locale, si divide tra l’insegnamento e la scrittura.

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