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Recensione: Il monastero delle consolatrici

Creato il 12 maggio 2014 da Penny
Recensione: Il monastero delle consolatrici Il monastero delle consolatrici
di Pederiali Giuseppe

Prezzo di copertina: € 17,60
Editore: Garzanti Libri
Formato: Rilegato Pagine: 294
Genere: Narrativa straniera
Venezia, 1940. I raggi dorati del sole si riflettono nelle acque della laguna. Angelina, una giovane donna, bellissima, cerca di farsi largo nella calca che si assiepa lungo i moli. Con passo incerto entra nel salone d'onore dell'albergo Danieli. Uno scrigno di sfarzosi arredi, marmi scintillanti, preziosi tessuti. La guerra, che sconvolge l'intera Europa, è lontana. Su un divano, stretta in un elegantissimo turbante, vestita di un tailleur di stoffa grigia, siede la più famosa diva del cinema italiano. Per la ragazza, appena arrivata dalla Bassa emiliana, è l'occasione di trasformare un sogno in realtà. Cambiare vita per sempre, lasciare una terra dura, tanto amata quanto parca d'amore e di speranze. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Dopo aver calcato i palcoscenici dell'avanspettacolo, partecipato a concorsi di bellezza nella Milano della ricostruzione, posato per fotoromanzi di grido, Angiolina è rimasta sola. È ancora molto affascinante, nonostante l'età, quando, nella penombra del suo appartamento, riceve una visita inaspettata. Negli occhi di Nara, la donna che ha bussato alla sua porta, c'è tutto quanto Angiolina ha cercato di dimenticare. Ma c'è anche tutto quanto vale la pena di ricordare. È così che, tornata alla sua terra, si trova a presiedere una bizzarra comunità, fortunosamente accampata in un monastero sconsacrato. Una comunità in cui le differenze non contano e l'umanità viene prima di ogni altra cosa. Dove il calore di un pasto condiviso e di una conversazione offrono consolazione a chi, nel vortice del mondo, si è perso. O si è solo fatto trascinare. In questo «monastero delle Consolatrici» c'è ancora tempo per l'uomo. E anche per l'amore, per far pace con il proprio passato e per guardare con speranza al futuro.  
Recensione: Il monastero delle consolatrici
Non ho mai letto nulla di questo autore ma di sicuro adesso che ho lette questo libro sono curiosa di leggere anche qualche sua altra opera. "Il monastero delle consolatrici" è un libro che ti avvolge proiettando il lettore esattamente all'interno della vicenda. I personaggi sono così reali che non è mai stato più semplice seguirli e capirli. Seguiamo la storia di Angelina, che inizia a farsi strada come attrice e quindi a far parte di un mondo scintillante ricco di costumi e di inganni. Angelina si ritrova sola e si ritrova a tornare alle origini. Come il passato di tutti, il suo è ricco di ricordi da dimenticare ma che tutto sommato fanno parte di lei e della sua vita. Si ritrova nel monastero delle consolatrici luogo dove potrà riflettere, incontrare persone nuove e ripensare al suo vissuto. La vita di Angelina è arricchita da una serie diversa di personaggi che incontreremo lungo il suo cammino e soprattutto la narrazione riporta frammenti e citazioni di poeti famosi che personalmente ho amato tantissimo poichè riescono a dare un tocco in più alla storia che già di per sè ho trovato affascinante. Devo essere onesta, questo libro non appartiene proprio al genere che sono solita leggere e quindi ancora di più mi ha piacevolmente sorpreso. Forse per gli amanti dell'autore è un altro eccellente romanzo da aggiungere alle fila di quelli già scritti, per me un libro nuovo, una storia avvincente e la storia di una donna forte che mi ha incuriosito e sorpreso.
Durata della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Thè con latte
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Recensione: Il monastero delle consolatrici
“Un'aspirante diva del cinema. Un monastero sconsacrato. Un secolo d'amore e di storia."


Giuseppe Pederialiè nato a Finale Emilia e vive a Milano. Per Garzanti ha pubblicato la serie di romanzi con protagonista l'ispettore di polizia Camilla Cagliostri: Camilla nella nebbia, Camilla e i vizi apparenti, Camilla e il Grande Fratello, Camilla e il Rubacuori, oltre a Marinai, L'osteria della fola (Premio Chiara 2002, Premio Dessì 2002), Il paese delle amanti giocose, Il sogno del maratoneta, da cui è stato tratto l'omonimo sceneggiato televisivo, La vergine napoletana, con cui ha vinto il Premio Alessandro Manzoni 2009 per il romanzo storico, e Il Ponte delle Sirenette. I suoi libri sono tradotti in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone. Il suo sito è www.giuseppepederiali.it.
Allora? Che ne dite?

Recensione: Il monastero delle consolatrici

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