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RECENSIONE "Il peso del silenzio" di Heather Gudenkauf

Creato il 16 dicembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
oggi Sabina vi parlerà del romanzo d'esordio della scrittrice Heather Gudenkauf pubblicato recentemente dalla casa editrice Leggereditore che questa volta, discostandosi da letture vampiresche come La stirpe di Mezzanotte di Lara Adrian, propone alle lettrici italiane un esordio di rara bellezza che con abilità scava nelle emozioni e nei sentimenti più intimi. Una storia profonda raccontata con onestà e delicatezza, dove la fantasia e l’amicizia riescono a scalfire il più fitto dei silenzi.
"La Gudenkauf porta avanti la storia con estrema agilità ed è abilissima nel sostenere la tensione. ”
-Publishers Weekly
"Un debutto straordinario: intenso e commovente, esplosivo e pregno di lirismo. ”
-Tess Gerritsen
"Poche volte si è così fortunati da imbattersi in un libro che ti scuote nel profondo. Uno di quei romanzi che non puoi smettere di sfogliare, da leggere tutto d’un fiato. ”
-Bookreporter
"Una storia esplosiva narrata con grande suspense, che comunica il potere terapeutico dell’amore."
-Susan Wiggs
RECENSIONE peso silenzioPer leggere un estratto: QUI
Trama:
l silenzio di Calli è popolato di immagini. Qualcosa di terribile le ha strappato la voce, ma non è riuscito a mettere a freno la sua fantasia. Il bosco è un rifugio per lei, ne conosce tutti gli angoli, sa dare un nome a ogni singolo rumore. Ma un giorno qualcuno la trascina fra quegli alberi così familiari, e per la prima volta si sente smarrita. Petra è la sua migliore amica, la compagna di giochi che la comprende alla perfezione. Qualcosa di molto più forte delle parole le unisce. Tutto accade una tranquilla mattina d’estate, e mentre sorge l’alba in una piccola cittadina dell’Iowa, due famiglie scoprono che le loro bambine sono scomparse. Antonia ha provato a essere la madre perfetta per Calli, nei limiti di un matrimonio che la lega a un uomo assente e spesso irascibile. E ora teme che in gioco ci sia ben altro che la voce di sua figlia. In un crescendo di tensione e colpi di scena, le due famiglie si confrontano con i propri limiti, con timori ancestrali e con il peso di segreti troppo difficili da rivelare, perché nulla è ciò che sembra...
RECENSIONE:
Ho letto Il peso del silenzio su suggerimento di Alessandra e mi sono trovata catapultata nel mondo silenzioso di Calli e delle persone che ne fanno parte. Calli è una bimba di sette anni che ha smesso di parlare da quando ne aveva tre, la diagnosi dei medici è che la bambina è affetta da mutismo selettivo, in altre parole Calli un giorno ha semplicemente deciso di non parlare più. Perché? Nessuno riesce a capirne il motivo, cos’è successo? Cosa può essere accaduto a una bambina di tre anni per far si che non parlasse più? Questi sono i quesiti che tormentano Antonia e Ben, madre e fratello più grande di Calli perché per gli altri è semplicemente una ritardata.
Antonia è una madre amorevole, la sua vita non è stata facile, ha dovuto affrontare una serie di abbandoni: la morte di sua madre, la partenza del suo fidanzato Louis per il college, la fuga per dimenticare di suo padre. Il senso di abbandono e il timore di rimanere sola la fanno “innamorare” di Griff Clark, un ragazzo più grande di lei, che in principio è gentile, forte, protettivo ma che dopo il matrimonio cambia, spesso è via per lavoro e quando torna a casa beve in modo smodato abbandonandosi all'eccesso fino a divenire irascibile e violento. Sotto l’effetto dell’alcool Griff è crudele con la sua famiglia, picchia la moglie e il figlio più grande, disprezza la figlioletta insultandola, chiamandola ritardata e insinuando che non sia figlia sua ma di Louis, l'ex fidanzato di Antonia e Vice Sceriffo di Willow Creek. Calli non capisce tali accuse, chiusa nel suo silenzio fatto di immagini dove solo poche persone la comprendono e la amano indiscriminatamente: sua madre Antonia che porta lei e suo fratello nel bosco a fare lunghe passeggiate e pic-nic dove racconta loro storie fantastiche e inventa giochi sempre divertenti; Ben il suo introverso fratellone che la ama e la protegge come può da un padre alcolizzato e dalle angherie di chi la maltratta solo perché non parla e infine la dolce Petra, sua compagna di classe e migliore amica, l’unica in grado di dare voce ai pensieri di Calli, una bimba come lei, che riesce ad aiutarla nei momenti di bisogno e sconforto.
Una mattina a complicare il tutto arriva la notizia che Petra è scomparsa, ovviamente il primo posto dove Martin e Fielda cercano la loro figlia è a casa di Calli e li ad attenderli c’è un’altra sconvolgente sorpresa: anche Calli è sparita. Gli abitanti di Willow Creek sono sgomenti, anni prima in una cittadina vicina era scomparsa una bambina dell’età di Calli e Petra e dopo estenuanti ricerche era stato rinvenuto il suo cadavere.
Inizia così una lunga e tragica giornata di ricerche per trovare le due bambine, dove ogni persona è sospettata e dove ogni persona esamina la sua vita al setaccio. Antonia mentre cerca disperatamente sua figlia recrimina sulle sue decisioni sbagliate, Calli e Petra sono scomparse e Griff non si trova da nessuna parte, dovrebbe essere uscito presto per andare a pesca con un suo amico ma non riescono a rintracciarlo. E se fosse lui il rapitore delle bambine? No, Antonia non può crederlo ma non può neanche esserne sicura, sa che suo marito quando è ubriaco non è più padrone di se stesso. Ben non ha tempo di rispondere a tutte le inutili domande degli specialisti della polizia, domande mirate per capire se lui è il colpevole, solo perché è un ragazzo introverso e che per difendere il nome di sua madre ha picchiato un suo compagno di classe, questo non fa certo di lui un criminale; deve andare a cercare Calli, solo lui che conosce benissimo il bosco può trovarla. Calli è una bimba in gamba e intelligente sicuramente starà cercando di tornare a casa e lui deve aiutarla. Fielda è distrutta dalla paura e dal dolore e Martin non può tollerare di rimanere senza fare niente a guardare l’annientamento della sua famiglia; lui, noioso professore, che quando ormai pensava di restare solo per il resto della vita si è sposato ed è diventato padre di una bambina meravigliosa, dolce, intelligente, altruista, sempre pronta ad aiutare la sua silenziosa amica e sempre pronta a dare conforto agli studenti del padre, dalla vita complicata come Lucky. Deve andare a cercarla, non ci sono segni di lotta quindi Petra conosce il suo rapitore e lui deve trovarla prima che sia troppo tardi. Il Vice Sceriffo Louis non si da pace: perché Antonia non ha aspettato il suo ritorno? Perché ha sposato quell’ubriacone di Griff? Deve ritrovare le due bambine per Martin, per Antonia che continua ad avere un posto speciale nel suo cuore, per se stesso.
Tutti sono sospetti, nessuno è innocente!
Cari lettori, potrei andare avanti all’infinito a parlarvi della trama di questo romanzo ma mi rendo conto che essendo un thriller rischio di concedervi troppi indizi rischiando di togliervi il gusto di un finale veramente a sorpresa. Si perché Heather Gudenkauf riesce in un crescendo di colpi di scena a delineare con estrema maestria una trama attualissima e avvincente; riesce a entrare nell’intimo umano di ogni protagonista con meticolosa precisione. Il libro è narrato dal punto di vista di ogni personaggio: attraverso le emozioni, le paure, i pensieri, i desideri, le domande, le risposte di ognuno prende vita una storia che racconta di problemi che sempre più sono parte importante del mondo che ci circonda. Donne maltrattate da mariti violenti e brutali, bambini complessi e traumatizzati e addirittura rapiti e abusati, tutte notizie che non vorremmo più leggere sui giornali o vedere in tv ma che tutti i giorni ci bombardano. Un plauso per l'autrice Heather che è riuscita a trattare un argomento così attuale e delicato senza mai cadere nella banalità e creando la giusta suspance che ogni thriller che si rispetti deve avere.
Cari lettori concedetemi di concludere con un mio parere personale dicendo che un mio particolare pensiero e abbraccio va in questo momento a Chiara e Yara e a tutti gli adolescenti che sono vittime di un mondo che sta andando sempre più verso l’insensatezza umana.
 
L'AUTRICE:
RECENSIONE peso silenzioHeather Gudenkauf vive nell’Iowa con il marito e tre figli. Con Il peso del silenzio, suo romanzo d’esordio, ha dimostrato di essere una delle voci più promettenti del thriller attuale. La delicatezza e la profondità della sua scrittura, unite a un’osservazione implacabile dei comportamenti umani e della realtà circostante, rendono questa sua prima prova un gioiello impeccabile, denso di significato e forza evocativa. Il peso del silenzio si è collocato immediatamente nelle classifiche del New York Times, con una permanenza di oltre 20 settimane consecutive, ed è stato selezionato per il prestigioso Edgar Award. Sito dell'autrice: QUI
RECENSIONE peso silenzio

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