Magazine Cultura

Recensione “Il peso specifico dell’amore” di Gianluca Antoni

Creato il 05 marzo 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Ossimoro Ho conosciuto Gianluca Antoni due anni fa: mi contattò su Anobii per invitarmi alla presentazione che avrebbe tenuto in una libreria di Torino; incuriosita, ci ero andata con mio fratello e avevo subito acquistato Cassonetti, il suo primo romanzo, anch’esso edito da PeQuod, che avevo recensito ottimamente. 

Questo suo nuovo lavoro, Il peso specifico dell’amore, si è rivelato nettamente più ricco e maturo del precedente: vuoi perché comunque il primo era pur sempre un romanzo giovanile (per quanto rimaneggiato e completamente riscritto), vuoi perché Gianluca ha chiuso con una voce energica tutte le parentesi rimaste aperte alla fine di CassonettiSì, perché Il peso specifico dell’amore è un ideale seguito del primo, pur essendo completamente indipendente e fruibilissimo anche da solo: ritroviamo l’ex studente di psicologia Peter in un momento di violenta crisi del suo amore per la moglie, per l’ amante, per il lavoro, per la famiglia, per il suo passato, per il suo rapporto con la scrittura e soprattutto per se stesso. Seguite la recensione per conoscere Peter e il suo mondo. Recensione “Il peso specifico dell’amore” di Gianluca AntoniAutore: Gianluca Antoni Titolo: Il peso specifico dell’amore Editore: Italic PeQuod Pagine: 306 Prezzo: 18 euro Trama: "Il peso specifico dell'amore", neanche a scriverlo, è un romanzo d'amore. Amore a 360 gradi. Peter, alla soglia dei quarant'anni, è un potenziale suicida, se non fosse per la commessa di una valigeria, Denise, pazzoide e geniale, che lo costringe ad accompagnarla sul dirupo dal quale lui stava per gettarsi. Il romanzo entra a spirale nella vita di Peter: un matrimonio fallito, un lavoro fisso detestato, un grande amore rincorso, un talento sprecato e un lutto ancora cocente, quello del padre. Denise d'altro canto nasconde un dolore profondo che la spinge a voler "salvare" Peter con modalità tutt'altro che ortodosse. Intorno a loro orbitano numerosi personaggi, ognuno con una storia e i propri conflitti. E un cane, Paco, sempre in riserva sparata. Il romanzo sviscera le profonde contraddizioni dell'anima tra slanci iperbolici e cadute vertiginose, tra sogni e bisogni, tra ideale e reale. E un diario del passaggio all'età adulta, con l'accettazione dei propri limiti e la meraviglia di scoprirsi uomini imperfetti. Diverte, commuove, invita a riflettere ed è un'introspezione senza censure della psicologia umana, accresciuta e arricchita dell'esperienza dell'autore come psicoterapeuta.

RECENSIONE Questo romanzo comincia “dalla fine”, come certi film: il protagonista è intenzionato a suicidarsi, ma prima vuole comprare una borsa da computer per accertarsi che il romanzo della sua vita sopravviva all’incidente. Ma il destino si frappone tra Peter e il suo proposito : ed ecco che una scoppiettante fanciulla, Denise, decide di salvarlo in tutti i modi, con metodi tutt’altro che consueti. Comincia così il viaggio a ritroso di Peter, che gli permetterà di ripercorrere gli ultimi mesi trascorsi. 

Un periodo caratterizzato da eventi imprevedibili e decisioni dolorose che l’hanno lasciato dolorante e insicuro: il suo matrimonio fallito con Valentina (la sua fidanzata storica, che compariva già in Cassonetti), la sua problematica relazione con l’amante Vittoria (un legame nato sotto una bruttissima stella ed esploso in passione), i non-detti che getteranno nuova luce sul rapporto con suo padre (morto recentemente con molti segreti nel cuore), un sogno inseguito senza successo (quello della scrittura: i romanzi scritti da Peter hanno gli stessi titoli dei romanzi di Gianluca, per cui il racconto si fa, in questi casi, metaletterario) e il suo cane Paco, il cui amore verso il padrone è assoluto.

Un romanzo che racconta la crisi di una vita e pone l’accento su momenti specifici, su dettagli luminosi che ne mostrano la comica tragicità: sì, perché il marchio di fabbrica di Gianluca Antoni è proprio l’ironia scanzonata che pervade ogni singola pagina, ogni episodio anche i più drammatici (come ad esempio gli ultimi istanti passati in ospedale al capezzale del padre morente). Una storia di tanti misteri, con qualche piccola e interessante sottotrama gialla (faccio riferimento al passato del padre di Peter, che nasconde la fuga da una persecuzione e un amore sepolto, ma mai dimenticato) e con la vita vera che si intreccia alla storia autobiografica delle sfighe editoriali del protagonista (che poi sono quelle dell’autore) in un gioco di specchi metanarrativo (ma sempre comprensibile) in cui si intrecciano Gianluca che scrive di Peter scrittore e Peter scrittore che scrive di Peter personaggio. In definitiva si tratta di un romanzo ricco, leggibile a tanti livelli, una storia di tanti amori diversi (tutti quelli che posso legare una persona alla sua vita e ai suoi affetti) raccontata con il lessico della crisi che incontra il registro dell’ironia e che, pur nella sua serietà, ha tutta l’umiltà e la leggerezza di non prendersi mai troppo sul serio. Una sola domanda resta insoluta, alla fine del libro: quanto di quanto Gianluca c’è veramente in Peter? Lo scoprirò il 16 marzo alle ore 17 nella libreria Legolibri a Torino, quando andrò alla presentazione proprio per fargli questa e altre domande. AUTORE Gianluca Antoni, psicologo psicoterapeuta, vive e lavora a Senigallia. È autore delle guide Trova il tuo lavoro (2012) e Realizza i tuoi sogni (2012) pubblicati da Il Sole24Ore. Nel 2010 il suo primo romanzo Cassonetti (Italic Ed.). Un suo racconto è comparso nell’antologia Marchenoir (Italic, 2012).

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :