[Recensione] Il Principe Vampiro – Magia Nera – di Chistine Feehan

Titolo: Il principe vampiro – Magia Nera –

Autore: Christine Feehan

Editore: Newton Compton Editori

ISBN: 978-88-541-3319-8

Prezzo: 14,90

Numero pagine: 349

Voto: 

Trama: Savannah Dubrinsky è la regina dei sortilegi, una maga famosa in tutto il mondo, capace di incantare chiunque con la sua abilità e il suo fascino magnetico. Giovane, fiera e indipendente, non ha paura di nulla, e nessuno è mai riuscito a domarla. Ma ora Gregori, uno fra i più antichi e potenti carpaziani, è venuto a reclamarla dopo secoli di vuoto e solitudine, e, grazie alla magia nera che lui solo conosce, ha preso a sussurrare alla sua mente che il fato vuole vederli uniti e che lei è nata per salvare la sua anima immortale. E per Savannah sarà difficile resistergli, perché solo lei può illuminare il buio in cui l’oscura anima di Gregori si trova…

Recensione:

Magia Nera è il quarto capitolo della saga de “Il principe vampiro” ed è anche quello più impregnato di oscurità. E’ banale dirlo, visto il titolo, ma è davvero il libro in cui si parla di più della storia dei vampiri.

Non è il classico libro sui vampiri. Anzi, qui i vampiri veri e propri sono i cattivi, in quanto hanno ceduto alla corruzione del potere e dell’oscurità, diventando a tutti gli effetti una perfetta macchina per ingannare e uccidere.

La differenza di base di questi racconti sta proprio nel fatto che essere un Carpaziano è cosa buona e giusta mentre essere vampiri no.

I vampiri sono quelli classici: non possono calpestare il suolo consacrato, temono i simboli religiosi e così via. Mentre i Carpaziani sono persone comuni, loro si definiscono razza, che per vivere hanno bisogno di sangue umano. Possono resistere alla luce del sole, ma non troppo a lungo, hanno enormi poteri, in ogni capitolo se ne svelano almeno un paio nuovi, e non mangiano cibi solidi o liquidi, esattamente come i vampiri, ma non avendo ceduto al richiamo del potere e della morte vengono considerati “buoni”.

Parliamo della trama:

Savannah è l’ unica figlia del Principe dei Carpazi ed è la compagna per la vita di Gregori, non ha un cognome, in quattro libri, non l’ha ancora inventato.

Il potente carpaziano gli è stato vicino fin dalla nascita, creando un legame con la ragazza, anche se lei non ne sospettava l’esistenza in quanto lui non era nella sua forma “umana”.

Dopo avergli concesso 5 anni di libertà, lui dov’è stato?, Gregori va a reclamarla di persona, ma lei rifiuta immediatamente l’idea di dipendere in tutto e per tutto da lui, cosa che comprendo alla perfezione, però non può resistere al richiamo del legame che Gregori aveva creato con lei in precedenza, tanto che, malgrado la sua rabbia, si ritrova ad accettarlo come compagno per la vita, anche se la loro convivenza non sarà delle più facili.

Scritto magistralmente dalla Feehan, molto spesso mi sono ritrovata a ricreare mentalmente lo scenario in cui si svolge la storia fin nei minimi particolari, grazie alle descrizioni che l’autrice riesce a rendere leggere, aggiungendovi in mezzo anche i pensieri dei protagonisti, così da rendere più leggera la lettura.

Le emozioni sono il fulcro della storia e, in alcuni casi, mi hanno commossa in quanto mi sono immedesimata con i personaggi.

Solo di tanto in tanto ho trovato errori di trascrizione, del tutto irrilevanti, anche se non ci dovrebbero essere comunque.

Voto finale: 

Loveless