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Recensione "Il rovescio del buio" di Franscesca Petrizzo

Creato il 26 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
"Benchè impazziscano saranno sani; Benchè affondino nel mare risorgeranno; Benchè gli amanti si perdano, l'amore non si perderà; E la Morte non avrà alcun potere". Dylan Thomas
Titolo Il Rovescio del Buio Autore Francesca Petrizzo
Editore Frassinelli Pagine 224 Prezzo € 17,50 Trama: Marta ha diciott'anni e non è come gli altri. A renderla diversa è il dolore muto che ritrova a casa ogni giorno, quello che tutti in famiglia fingono di non provare, per recitare la commedia di un futuro possibile. Quel dolore ha un nome, Marco, suo fratello. Lui è malato e Marta non si rassegna alla crudele ingiustizia della sorte, si punisce per non essere lei la prescelta, chiudendosi in un silenzio fatto di quieta disperazione. Finché un giorno Stefano, il più bello e bravo della classe, il ragazzo su cui lei aveva fantasticato senza che lui se ne accorgesse mai, comincia a corteggiarla con delicata tenerezza, lasciandole il tempo di aprirsi, di condividere qualche ora di tregua nel tunnel buio di giornate scandite dalla pena per l'amato fratellino. Marta si aggrappa a Stefano in un groviglio di sentimenti che mescola la gioia di sentirsi viva, desiderata, a un feroce senso di colpa. E una notte - dopo aver appreso la sentenza definitiva sul destino di Marco - fa l'amore con Stefano, fuggendo poi al mattino senza una parola. Marta non sa ancora quanto può essere fragile il cuore di un uomo.
RECENSIONE La vita. La morte. L’eterno flusso della natura. E poi ci sono i legami, quelli veri. Quelli di sangue e quelli che non riesci ad evitare: si schiantano così, nella nostra esistenza. Lasciandoci vedere il rovescio delle cose. La storia di Marta è quella di una ragazza come tante, cofanetto di ricordi d’infanzia e adolescenziali con cui poter tessere un futuro sereno e povero di vere sconfitte. Ma tutto cambia quando è la vita di qualcuno che ama, ad essere messa in gioco: quando scopre che proprio lui, Marco, il suo adorato fratellino, è affetto da il sarcoma di Ewing, una spietata forma di tumore che non lascia spazio a molte speranze nel cuore e nella mente della giovane protagonista.
Questa lotta (che in molti, purtroppo, conoscono) inizia ad avere il suo corso nella famiglia Deangelis, beffandosi dei titoli medici che essa porta e accanendosi in maniera devastante sul membro più fragile e indifeso che deve portare addosso il peso della sconfitta dei genitori e la quieta disperazione della sorella, che non smette di piantare sempre in più profondità le radici di una chiusura al mondo esterno.     Fin quando una notte Marta si ritrova ad essere, seppur inconsapevolmente, motrice di un destino che non le appartiene. Di ritorno a casa, infatti, incontra lui: Stefano Falcone. Il ragazzo che per anni era stato oggetto dei suoi più dolci pensieri, il cui solo nome aveva imparato a farle battere il cuore e che mai, prima di quel momento, aveva mostrato di nutrire nei suoi confronti un sentimento diverso dalla fredda indifferenza. Ma quell’incontro, così breve e confuso, cambierà le loro vite. Tragicamente. Irrimediabilmente.     Francesca Petrizzo, giovanissima autrice dal talento impetuoso e folgorante, descrive attraverso uno stile poetico e struggente, una cornice di sentimenti e di vite che sbocciano, nascono e muoiono al soffio delle emozioni fragili e consunte di giovani adolescenti in balia di un’esistenza a volte troppo difficile d’accettare. Uno stile, quello della Petrizzo, spezzato dalla bellezza più cruda della parola. Una poesia disincantata che squarcia la mente del lettore in mute riflessioni e attimi di forte commozione. In un'analisi della forza e della debolezza che lottano incessantemente per farsi spazio nell'animo umano. Un’incessante altalena di sensi di colpa e desiderio di vita. La ricerca del sapore della libertà da ogni maschera, da ogni commedia che a volte si è costretti (o forse no?) a recitare.
Una storia d’amore, quella di Marta e Stefano, che brucia le corde di ogni consuetudine, abbandonandosi ad un tragico oblio che, ad oggettiva ipotesi, si sarebbe potuto evitare se solo i protagonisti fossero stati più maturi e meno schiacciati dalla fatalità degli eventi. La resa dei conti, alla fine, presenta sempre il rovescio del buio: quella parte segreta e nascosta in ognuno di noi, che si nutre delle nostre paure e cerca di bucare qualsiasi resistenza. Scopre ogni verità, affondando le inutili finzioni e spalancando le braccia all’eternità dell’amore.
"Nessun rimpianto ora, nessun dolore. Solo questa fine e questa luce, e il rovescio spezzato del buio, un luogo in cui affondare quando tutto il resto ha fallito".
L'AUTRICE: Francesca Petrizzo è nata a Empoli il 17 Maggio 1990. Dopo la maturità classica si è iscritta alla facoltà di Storia a Oxford. Ama il cinema e la musica. Ha esordito nella narrativa nel 2010 con Memorie di una cagna, pubblicato da Frassinelli, accolto con grande favore e tradotto in dieci Paesi.

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