D i e S c h l a f w a n d l e r
| Einaudi, 01/2013 | pag. 269 | € 18,00 |
Leon vive in un elegante appartamento con la giovane moglie Natalie, in un condominio progettato da un famoso architetto. Nonostante tutto sembri procedere per il meglio, l'uomo comincia a notare qualche dettaglio sospetto e un giorno la moglie scompare nel nulla. Leon è tormentato dall'idea di aver commesso qualcosa di irrimediabile e che siano tornati a manifestarsi i sintomi della grave forma di sonnambulismo che aveva funestato la sua adolescenza. Già allora, infatti, in quel durissimo periodo, innescato dalla morte di entrambi i genitori, aveva avuto episodi violenti che lo avevano costretto per anni a seguire una cura psichiatrica. Terrorizzato da se stesso, decide di piazzare una telecamera nella stanza da letto e monitorare i propri comportamenti. E cosi scopre la vita notturna della quale era totalmente inconsapevole...
Voto:
Torna Fitzek e torna per tenerci svegli la notte, per farci dubitare di chi siamo e di cosa facciamo mentre dormiamo, o mentre crediamo di dormire per l'esattezza, quando un altro "io" potrebbe svegliarsi e compiere le peggiori delle azioni. Azioni che al nostro risveglio non ricorderemo ovviamente.
È quello che succede a Leon che una mattina si sveglia nel suo letto e vede la moglie Natalie intenta a fare le valigie. La donna ha un occhio tumefatto, le mancano delle unghie da una mano e da come si comporta sembra proprio che la colpa sia del marito. Il sospetto che si fa strada in Leon ha radici nel passato quando, dopo la morte dei genitori, aveva sofferto di una sorta di sonnambulismo "vigile" ed era stato ritrovato accanto al letto del figlio della famiglia affidataria con un coltello in mano. Come se non bastasse tutt'ora soffre di paralisi notturna... Il quadro che prende forma davanti al protagonista è angosciante e terribile, è un incubo che ritorna pronto a distruggergli la vita e a trasformarlo in un mostro. Ma questo è niente rispetto a quello che l'attende. Leon precipita lentamente in un tunnel claustrofobico e pericoloso, dove il nemico è il suo stesso "io". Quell'"io" che cerca di combattere posizionandosi una telecamera addosso in modo da riprendere ogni azione inconscia e salvare così sua moglie dal demonio che riposa nella sua anima... sempre che non sia troppo tardi...
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