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Recensione "Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier" di Leonardo Mastia

Creato il 21 gennaio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione "Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier" di Leonardo Mastia

Pubblicato da Mel Cari amici,
diamo spazio a un libro di recente pubblicazione, poco conosciuto, ma già notevolmente apprezzato da lettori e critici. Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier è un testo di forte coinvolgimento: scritto a sedici anni di distanza dagli eventi, è un omaggio agli attimi di vita trascorsi, alle persone importanti di cui l'autore rivive le vicende su queste pagine. Il testo non è un diario, è il racconto di una realtà ormai lontana nel tempo, ma non nel cuore. 

L'avvocato Mastia ripercorre quegli anni con le cicatrici che la vita trascorsa gli ha lasciato sulla pelle, mantenendo il contatto con ogni attimo vissuto, sentendo ancora nel cuore gli stessi battiti. Il suo è un modo per cristallizzare gli eventi e i protagonisti degli stessi, per rendere eterno un amore, quello di un padre per suo figlio. E', inoltre, degna di nota l'implicita analisi di una situazione sanitaria italiana superficiale, soprattutto nel confronto con la concorrenza francese, più precisa e professionale, nonostante la partecipata umanità. 

Approcciare a questa lettura con approssimazione significherebbe snaturarla e lasciarsi coinvolgere solo da una storia, senza tutte le sfumatore di cui è fatta. Aprire il cuore e lasciarsi trasportare dalla stupefacente e innata capacità comunciativa dell'autore è l'unica chiave di lettura per entrare appieno nel testo.

Titolo: Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier
Autore: Leonardo Mastia
Casa Editrice: Guida
Anno: 2011
Pagine: 296
Prezzo: 15.00 € 

Trama: 
Antonio è un ragazzino di undici anni alle prese con i tipici problemi della sua età e la spensieratezza che la contraddistingue. Una famiglia unita, nonostante la separazione dei genitori, fa da cornice alla sua storia, di cui l'autore è anche narratore e protagonista: Leonardo Mastia è infatti il padre del piccolo Antonio. I giorni trascorrono, quando all'improvviso il bambino comincia ad accusare forti dolori alle gambe che lo inducono a cambiare tutte le sue abitudini e a cominciare una vita difficile, fatta di controlli e analisi ospedaliere che lo tengono lontano dai suoi  hobby e dagli amici. L'esito di queste indagini è, purtroppo, quello più temuto. La vita di Antonio  e della sua famiglia è totalmente sconvolta; i genitori lo accompagnano in ogni suo nuovo viaggio della speranza, fino all'arrivo a Parigi, all'ospedale Debré, in cui Antonio troverà tanti bambini come lui alle prese con problemi simili e tanti specialisti eccellenti con un immenso cuore e tanta disponibilità.
Recensione
«Tutti i nostri affanni, tutto quello che facciamo, tutto ciò per cui lottiamo quotidianamente, giorno dopo giorno, anno dopo anno, viene puntualmente e sistematicamente vanificato, se la fortuna non ci è amica, se il destino è avverso».
La storia che l’avvocato salernitano Leonardo Mastia ci racconta ne Il viale degli angeli. Boulevard Sérurier (Guida 2011, 296 pp.) è uno scrigno d’amore: non si parla di sentimenti terreni, ma di quel legame viscerale e magico, indissolubile, che unisce un genitore al proprio figlio. Amore e dolore si tengono per mano in un racconto che fotografa con sensibilità gli anni di tormento del piccolo Antonio - figlio dell’autore/narratore - che, a soli 11 anni, s’imbatte nel turbinio di privazioni, sofferenze e pericoli del cancro.
Mastia s’improvvisa romanziere a 16 anni dalla fine della speranza. Dopo una lotta costante e senza pause - dalla quale esce distrutto nel cuore e nel fisico, irritato verso il resto dell’umanità, debilitato nella fiducia nella logica della vita e con l’assordante desiderio di abbandonarsi al nulla -, prova a cristallizzare i ricordi rendendoli eterni con queste pagine che, nell’affrontare il terribile percorso di Antonio, si impongono come un forte inno alla vita. Pagine di ricordi sempre vividi, di dolore impresso nella carne, di amore inconsolabile. L’autore racconta anni di vita vissuta tra Napoli, Roma e poi, soprattutto, Parigi, l’ospedale Debré, il reparto di oncologia pediatrica, in cui «c’era tutto il dolore del mondo»; con la scrittura ci dipinge i ritratti di numerosi personaggi che non sono altro che persone incontrate lungo il suo viaggio della speranza: i generosi, i meschini, i solidali, gli amici.
 
Il viale degli angeli, con la semplicità di descrizioni dettate dal cuore, illustra un cammino sorretto dalla fiammella della speranza e dalla forza d’animo che solo l’amore sa dare; regala un angolo di ricordo a tutte le piccole vite interrotte e a chi ha provato e prova ancora a salvarle. Come bene evidenziato sia dal magistrato Michelangelo Russo che dall’avvocato Paolo Carbone nel corso della partecipata presentazione alla Provincia, «è un libro coinvolgente e intenso, dal quale il lettore difficilmente riesce a staccarsi; scritto, senza vanità, per omaggiare ciò che è stato e che mai si cancellerà».

Citazioni:
Quello era il senso che la vita doveva avere per un ragazzino di undici anni appena quale egli era. Era questo il tempo di raccogliere a piene mani le gioie, le emozioni più belle che gli si offrivano, per alimentare continuamente i sogni, attraverso le esperienze positive della quotidianità della vita.
Lì c'era tutto il dolore del mondo.La stessa ferita per tutti, un unico denominatore comune, la testa liscia come il vetro di una lampada.
La scomparsa di ognuno di quei poveri ragazzini, strappato alla vita, reciso come un bocciolo appena fiorito, era un altro macigno carivcato sulla piccolissima barchetta della speranza, ormai prossima ad affondare.
Il dramma dei bambini del reparto oncologico aveva orientato la mia comprensione, la mia solidarietà e nello stesso tempo era come se mi avesse reso arido ed indifferente verso il resto dell'umanità, anzi irritato verso questa.
Come la quercia brucia nel camino senza fretta, si consuma e lascia solo cenere, così mio figlio arso di febbre ed invaso da metastasi, lentamente si spegneva.
Chi può essere così distratto ed insensibile da non accorgersi che tutti i nostri affanni, tutto quello che facciamo, tutto ciò per cui lottiamo quotidianamente, giorno dopo giorno, anno dopo anno, viene puntualmente e sistematicamente vanificato, se la fortuna non ci è amica, se il destino è avverso.
L'AUTORE: Leonardo Mastia è nato a Campana, un paesino della pre-Sila cosentina, che ancora oggi ricorda per le abbondanti nevicate che spingevano i lupi infreddoliti e affamati davanti agli usci delle case, in cerca di cibo. Non ancora adolescente si è trasferito con la famiglia in Campania, come il padre aveva richiesto per rendere più agevole il percorso di studio dei figli. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli, iniziando quasi subito l'esercizio della professione forense come avvocato penalista. E' stato difensore dalla fine degli anni '80 a seguire nei primi grossi processi di associazione camorristica e di altri non meno importanti, quale quello per l'omicidio di due giovani carabinieri avvenuto nel 1992 in un paesino dell'entroterra salernitano. Dal 1996 al 2004 ha fatto parte del direttivo della Camera Penale salernitana ed è stato successivamente eletto Presidente del Collegio dei probiviri nell'anno 2008. Promotore e relatore di vari congressi sulla giustizia, esercita prevalentemente la sua attività professionale tra gli uffici giudiziari di Salerno e NapoliE' alla sua prima pubblicazione, nata da un'esperienza, purtroppo, reale, vissuta in prima persona.

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