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Recensione "Innamorata di un Angelo" di Federica Bosco

Creato il 17 febbraio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
Oggi vi parlo di un romanzo appena uscito che grazie a Newton Compton che noi di Diario abbiamo potuto leggere in anteprima. Ed è un romanzo delicato e poetico, che lascerà un segno nel cuore delle lettrici più giovani, visto che è uno Young adult (anche se a mio avviso, è più un teens?) Ed ecco a voi... Innamorata di un angelo.
«Le mie compagne di scuola passavano le giornate alla caffetteria o al centro commerciale a rubare rossetti, mentre io studiavo un modo per andare a vivere a Londra, pagarmi gli studi e diventare una ballerina. Credo che mia madre, in cuor suo, avrebbe preferito che andassi anch'io al centro commerciale a rubare rossetti e nonostante ci tenesse forse più di me a vedere realizzato il mio sogno, sapevo che non ce lo potevamo davvero permettere e papà aveva già i due gemelli a cui pensare. Per questo cercavamo di non parlarne.»

Trama
Una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così, senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo. E io non facevo eccezione». Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita. Federica Bosco racconta, con travolgente e sottile ironia, una straordinaria, delicata e commovente favola moderna, intrecciando, con lo stile che la distingue, il reale al sorprendente e all'inaspettato.
RECENSIONEHo letto questo bel romanzo tra un colpo di tosse - mio - e una seduta di areosol - di mia figlia. Questo per spiegarvi le condizioni logistiche in cui ho letto il testo.
La storia di Mia simile a quella di molte adolescenti. Quattordici anni e non capire perchè il tuo corpo, all'improvviso, diviene estraneo, sconosciuto e spaventosamente ingombrante è una sensazione agghiacciante, ammettiamolo pure. Mia è, sotto molti aspetti, una sorta di outsider: ama la danza classica - il suo sogno è quello di entrare nella prestigiosa Royal Ballett School di Londra; è la figlia di una madre un tantino... "sbalestrata" che ha litigato con la famiglia di origine e che non ha mai superato davvero la separazione dal marito (che è anche un padre assente); è una solitaria, un'anima che cerca disperatamente il suo posto nel mondo. E' innamorata follemente del fratello della sua migliore amica, ma proprio per questo non se la sente di confessarle la verità, così inventa una fantomatica passione per un ragazzo belloccio della loro scuola. Ma la situazione le sfugge di mano, anche perché Patrick fa la sua comparsa sulla scena...
Mia è infelice. Non avere un genitore equilibrato al proprio fianco l'ha resa fragile e
incapace di affrontare questo momento di crisi; unica sua ancora di salvezza è Nina, la sua migliore amica. Questa (e la sua famiglia) rappresenta per Mia quell'equilibrio, l'affettività e la serenità che lei non ha mai avuto: è lei che cerca di aiutarla a uscire dal suo guscio, trovandogli un ragazzo, coinvolgendola nelle sue amicizie. E in questa famiglia, Mia trova il ragazzo che davvero rappresenta il grande Amore, quello con la A maiuscola. Patrick, Pat, il fratello maggiore di Nina. Mia è divisa in bilico tra l'affetto per la sua migliore amica e l'innamoramento per Patrick. Per Nina, Mia non esita a minacciare il ragazzo che l'ha fatta soffrire, Thomas, e per Nina, Mia tenta di nascondere i sentimenti che prova per il fratello...ma con scarsi (e disastrosi) risultati.
Nel frattempo, la protagonista deve fare i conti con le paturnie sentimentali della madre, legatasi all'ennesimo buono a nulla. Mia è spesso costretta ad essere "grande": anzi. Mia è, per certi aspetti, già adulta. Ma è il suo corpo che non lo è, né la sua capacità di relazionarsi con i suoi coetanei, specie quelli dell'altro sesso. Il corpo di Mia è legato al suo sogno: la danza. Per il suo grande desiderio di poter frequentare la scuola di Londra, Mia affronta sacrifici e dolore, per la danza Mia è disposta a tutto, anche coinvolgere la nonna materna con cui la madre è in rotta di collisione da anni.
Ecco: in questo contesto caotico e confuso come può essere la vita di una adolescente, Mia trova il vero amore. Perché Patrick diviene per la ragazza un punto di riferimento importante, riesce a darle quell'affetto, quell'equilibrio di cui la ragazzina ha avuto un disperato bisogno. Eppure la vita è beffarda, spesso crudele. E Mia, nelle ultime pagine del romanzo, si trova a dover affrontare il dolore più grande della sua vita.
Innamorata di un angelo è un bel romanzo per adolescenti: è scritto in maniera piacevole e frizzante, con tocchi di autentica ironia, forse troppa: in alcuni punti, la voce narrante - ossia quella di Mia - lascia lo spazio a uno humour, a considerazioni che sono tipiche di una donna adulta e che stridono un po' con l'idea di una ragazzina imbranata, insicura e spaventata dalla vita.
In una certa misura, il romanzo si svolge su due livelli: in uno, Mia è davvero un'adolescente complessa, divisa tra due grandi amori della vita - la danza e Patrick - che vive nella maniera "estrema", tipica dell'adolescenza le emozioni che la riempiono e la sconvolgono; ma vi è un livello più profondo, che fortunatamente non emerge spesso, in cui si avverte"l'autrice", ossia una donna adulta che ha già superato questa fase dolorosa e complicata della crescita. In questi punti, il romanzo perde freschezza e acquista un tono "saputo" che sa di costruito. E' un aspetto che non inficia la bontà del romanzo, poichè le adolescenti che lo leggeranno non noteranno questo passaggio... ma una donna adulta, probabilmente si renderà conto della "voce della maturità".
Il ritmo narrativo è leggero e piacevolissimo, e si avvale di un linguaggio piano, con una serie di riferimenti alla cultura adolescenziale che lo rendono attuale e concreto. Mia è un bel personaggio, costruito con cura, che suscita nel lettore tenerezza, malinconia e anche un sincero divertimento. In certi momenti, avrei voluto abbracciare questa piccola ragazzina spaventata e arrabbiata, per rassicurarla e dirle che la vita può essere dura, ma che bisogna aver coraggio per affrontarla. Nina, è forse il personaggio più coerente della storia: protettiva, fragile ma nello stesso tempo serena, riesce a entrare nelle corde del lettore sin dalle prime pagine, sino al finale in cui conosciamo una Nina arrabbiata e ferita.
Innamorata di un angelo è un romanzo delicato, poetico e malinconico, fatto per chi sta
crescendo e per chi vuol ricordare come si stava a quattordici anni con una risata e una lacrima.

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