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Recensione: J. Le Carré – La spia perfetta.

Creato il 18 settembre 2011 da Enricobo2
Recensione: J. Le Carré – La spia perfetta.Oh, finalmente un classico libro da ombrellone. La più tipica delle spy stories, con tutti gli ingredienti per renderla accattivante e farti velocemente arrivare alla fine delle 500 pagine di repertorio. Anche col sole che ti batte sul coppino, le avventure di Magnus Pym, fascinoso e perfetto agente inglese che scompare senza lasciare tracce, mettendo in subbuglio i servizi dell’Est e dell’Ovest allo stesso tempo. I flash back si susseguono senza lasciarti il tempo di tirare il fiato e tutta la complicatissima vicenda si snoda a poco a poco e da incomprensibile diventa col procedere delle pagine più chiara e logica. Lo stile barocco di Le Carré, esperto conclamato del Grande Gioco, complica un po’ le cose e farete un minimo di fatica a prendere il ritmo, ma dopo un poco vorrete capire anche voi dove sta il bandolo della matassa. Diciamo pure che non è una delle sue cose migliori ma dalla metà in poi corre veloce e, distesi sull’asciugamano, è meglio questo che leggere le previsioni sull’economia europea del prossimo periodo, seguendo le interviste degli esperti del settore.
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