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Titolo: L'amore immortale, Il libro di RazielIn uscita: Il 19 gennaio 2012Editore: Newton ComptonPrezzo: 9,90 euroPagine: 410
Il mio voto:
Fin da bambina, Angela Mathers è perseguitata da visioni soprannaturali: affascinanti creature alate popolano i suoi sogni e la ossessionano, senza darle tregua. Tanto da spingerla a tentare il suicidio, più volte e in molti modi diversi, ma sempre senza successo: pare proprio che Angela non possa morire. Quando viene dimessa dall’istituto di igiene mentale dove è in cura, la ragazza si iscrive all’Accademia Westwood di Luz, esclusiva università vaticana, decisa a iniziare una nuova vita. Ma Luz non è affatto una cittadina tranquilla come sembra: ombre inquietanti si aggirano per le strade in cerca di qualcosa e Angela, con le sue cicatrici e i suoi capelli rosso sangue, non passa inosservata… Divisa tra un nuovo amore che sta sbocciando e le sue antiche ossessioni, Angela dovrà affrontare la verità su se stessa, perché potrebbe essere proprio lei l’ “Insanguinata” di cui parlano le profezie, l’unica creatura in grado di accedere al misterioso libro dell’arcangelo Raziel, decidendo così il destino di angeli e demoni, del Paradiso e dell’Inferno...
La mia recensione
Quella de L'amore immortale, non è una recensione tra le più semplici da scrivere, essendo stata una lettura alquanto disorientante. Il romanzo d'esorido della Belunis è a dir poco straripante di descrizioni, di scenari e situazioni, di personaggi sencondari e primari che creano un fitto labirinto da cui è impresa ardua emergere. Si tratta di un volume talmente carico da risultare di difficile valutazione, anche dopo alcuni giorni di riflessione in merito. Sono stata colpita dalla bellezza della cover e dall'innegabile fascino che si nasconde nella trama, motivi che mi hanno portato a ignorare la mia avversione per le storie che prevedono gli angeli come protagonisti pricipali. Errore, il mio, assolutamente imperdonabile. L'amore immortale è forse uno dei più intricati libri Urban Fantasy sugli angeli in cui io mi sia imbattuta. Eccessivo nella sua unicità e azzardato per l'originalità riguardante la figura degli Angeli, non si tratta di un libro adatto a chi è in cerca di una lettura leggera né tantomeno romantica.
Senza preamboli o spiegazioni di sorta ci si trova improvvisamente catapultati nel macabro mondo di Angela Mathers, ragazza afflitta da oscuri sogni popolati da angeli bellissimi ma irraggiungibili. Capelli rosso sangue e occhi azzurri, un corpo solcato dalle cicatrici che testimoniano i suoi precedenti tentativi di suicidio, Angela si è rifugiata a Luz, isola apparentemente gestita dal Vaticano continuamente bagnata dalla pioggia e battuta dal vento. Angela è un'Insanguinata, ovvero una persona in grado di comunicare con Angeli e Demoni e come tale è entrata a fare parte dell'Accademia Westwood, al fine di ricongiungersi con il fratello, Brendan, aspirante prete. Immediatamente la Belunis mette moltissima carne al fuoco, creando non poca confusione. Novizi preti dediti alla lussuria che non si fanno alcuno scrupolo a infrangere il voto di castità; Angeli incestuosi che si cibano di anime umane; Demoni dalla pelle ramata che si aggirano per l'accademia come se nulla fosse e Jiin, mezzo-sangue demoniaci, che si nutrono di belle fanciulle. Soffocanti descrizioni, purtoppo a volte anche mal tradotte dall'inglese, e continui riferimenti a una mitologia angelica incomprensibile, soffocano senza sosta il lettore, che già dalle prime pagine fa fatica a incentrare il punto focale della trama.
Solitaria, cupa e assolutamente piatta, Angela riesce comunque a destare l'interesse di alcuni compagni, con cui stringerà rapporti di varia natura, anche sessuale. Ma sarà Stephanie, la "strega" più popolare dell'Accademia, a insegnarle la dura legge che vige in quel di Luz. Lì tutto ruota intorno alla profezia che parla di Archon, la reincarnazione terrestre dell'angelo Raziel e unica creatura che potrà decidere le sorti del paradiso e dell'inferno. Angela sembra avere tutte le carte in regola per essere la tanto attesa e temuta Archon e questo non significa nulla di buono, soprattutto se ciò vuol dire rubare a Stephanie il posto di "potenziale reincarnazione di Raziel".Il libro è implacabilmente intriso di una decadente sensualità che non desta però alcuna sensazione positiva. Anzi, ammetto di aver trovato fastidiosi tutti i riferimenti ai rapporti sessuali tra Angeli, così come le sensazioni di cupidigia che provocano nelle persone che incontrano. La stessa Angela ne è ossessionata, attratta da loro al punto da voler morire pur di raggiungerli in paradiso, sensazioni che, tuttavia, anche la misteriosa Sophia, ragazza che le si farà molto vicina, riuscirà a suscitarle.
L'amore immortale può essere descritto come un pretenzioso tentativo, mal riuscito, di rispolverare le incantevoli e sempre affascinanti ambientazioni Dantesche. Per quanto l'idea di fondo della Belunis potesse essere originale e sia stata sostenuta dalle molteplici creature che l'autrice ha descritto nel proprio romanzo, il risultato finale non è certo dei migliori. Anzi. La narrazione, lenta e pesante per quanto sia in terza persona e si sposti su diversi punti di vista, allontana l'attenzione di chi legge con maggiore efficacia di quanto ne abbiano gli esorcismi dei preti di Luz nei confronti dei Demoni. Angela, descritta in patria come un personaggio indimenticabile, é totalemente priva di carisma senso dell'umorismo e gioia di vivere, irrazionale e vuota, così come lo sono tutti i personaggi che si alternano pagina dopo pagina. La trama principale è offuscata dalla confusione creata dagli innumerevoli personaggi e dalle loro storie, che non lasciano alcun segno nella memoria di chi legge. La parola che mi viene da associare a quasto romanzo è: troppo. Troppi dettagli, troppa decadenza, troppo sangue, troppe domande.
Il mondo dellla Belunis per molti versi non è convincente ed è indubbiamente irrazionale. Improbabile riuscire a credere che, in un universo del tutto estraneo alle creature paranormali, intere masse di ragazzini minorenni non si lascino turbare dall'improvviso e sospetto traffico di Angeli dotati di sei paia di ali o demoni dalle ali grondanti sangue. Angela riesce a rimanere impassibile se messa al cospetto di corpi brutalmente smembrati, ma tuttavia viene colta da un attacco di panico al pensiero di un roditore morto che giace fuori dalla sua porta.Scene disturbanti descritte con macabra dovizia e decadente attenzione, Angeli guidati da sentimenti come lussuria e vendetta che poco hanno a che vedere con il Paradiso pur chiamando spesso in causa il "Padre", che poco si discostano dai Demoni se non nell'aspetto e una quantità incredibile di sangue e creature fantastiche di dubbia provenienza rendono questo romanzo a dir poco incomprensibile. Il finale purtroppo non differisce dal resto e lascia il lettore con un senso quasi indelebile di profondo smarrimento.
Verdetto: una lettura che disorienta.