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RECENSIONE "L'ULTIMO ISTANTE" di Charlaine Harris

Creato il 15 giugno 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
questa mattina ho finito le ultime pagine del primo libro della saga "Harper Collins" di Charlaine Harris. Si perchè ieri sera ho guardato la partita dell'Italia e non ho avuto tutto il tempo per finirlo (p.s. cavolo ma bisognava pareggiare? Ero stravaccata sul divano e non riuscivo a stare ferma dall'agitazione.. continuavo a parlare! Comunque bello il goal di De Rossi ma avrei preferito una doppietta).
"L'ultimo istante" è stato il romanzo che ha inaugurato la nuova collana Delos "Odissea Streghe" seguito subito a ruota anche da "L'emporio degli incanti" di Tanya Huff che però non ho letto.
Harper Connely Mysteries
-Grave Sight (L’ultimo istante)
-Grave Surprise (Tomba asorpresa - pubblicazione prevista per ottobre)
-An Ice Cold Grave (Una tomba fredda e ghiacciata - pubblicazione prevista per dicembre)
-Grave Secret
Trama:Harper e il suo fratellastro Tolliver sono esperti nell'arte di arrivare in una città, farsi pagare e poi andarsene in fretta, perché la gente che assume Harper ha la brutta abitudine di non voler realmente sapere quello che lei ha da dire loro. All'inizio, la piccola città di Sarne, sugli Ozarks, non sembra fare eccezione. Un'adolescente è scomparsa, e Harper capisce quasi immediatamente che la ragazza è morta. Ma i segreti della sua morte e i segreti della città sono così profondi che nemmeno la speciale abilità di Harper può disseppellirli. Vista l'ostilità che si sta accumulando nei loro confronti, lei e Tolliver non desidererebbero altro che proseguire per la loro strada. Ma un'altra donna viene assassinata.
E il killer non ha ancora finito...
La mia opinione:
Harper Connely è una ragazza speciale. Lei ha un dono (o una maledizione) che le permette di scoprire dove si trovano i cadaveri e riesce anche a rivivere gli ultimi istanti della persona che ha trovato riuscendo a capire quali sono state le cause della sua morte. In caso di omicidio però non riesce a vedere chi sia stato il colpevole. Questa sua dote soprannaturale non è caratteristica di Harper fin dalla nascita ma quando era adolescente fu colpita da un fulmine e dopo questo fatto ha acquisito questo dono che ora, diventata adulta è anche diventato la fonte primaria di sostentamento. Insieme al fratellastro Tolliver infatti, dopo essere sfuggiti da un passato burrascoso, aiutano le famiglie e le persone a ritrovare persone scomparse per mettere fine così ad ogni loro pena. Molte volte però il lavoro che svolge è gravoso per Harper perchè persino chi la assume è molto sospettoso e non si fida di lei. Alcuni molto religiosi arrivano anche ad additarla come creatura del demonio e questo non rende la vita facile alla giovane donna.
Il libro si apre con Harper e Tolliver che si dirigono in Arkansas dove devono aiutare una famiglia a ritrovare la fidanzata del loro figlio suicida. Questa volta però la situazione per i due giovani protagonisti si rivela diversa dal solito e dovranno fare i conti con il killer che non vuole che la verità sulla morti misteriose che stanno avvenendo nella cittadina venga svelata. In una situazione difficile in cui gli abitanti sembrano tutti avercela con Harper e il fratello, le morti continuano fino a quando grazie ad un misterioso biglietto Harper riuscirà a svelare parte dell'enigma e quindi a scoprire chi è il vero colpevole.
Dalle opinioni che avevo letto mi aspettavo decisamente peggio. Molto peggio invece ritrovo la stessa Harris di Sookie solo in un'ambientazione più cupa e tetra dato che la protagonista non può essere definita "normale". Harper la vedo sinceramente come una protagonista migliore di Sookie sia dal punto di vista caratteriale sia dal punto di vista psicologico. La Harris da questo punto di vista analizza bene quali sono i sentimenti del personaggio, descrivendo le sue paure, le sue speranze e i suoi sogni... i suoi affetti e le sue emozioni. Seppur sempre con il suo stile diretto e lineare, senza fronzoli e sintetico. Forse è questa un pò la pecca. L'autrice non si sofferma sui particolari. Descrive ogni sensazione, ogni emozione, ogni contatto umano molto brevemente quasi impersonalmente. Per fare un esempio quando deve descrivere un momento di intimità della coppia Harper-sbirro... è troppo sintetico e liquida tutto in due righe. A volte può decisamente velocizzare la narrazione ma molto più frequente l'effetto non è quello sperato e il lettore rimane un pò a bocca asciutta. Per quanto riguarda la trama e l'intreccio narrativo direi che anche qui la Harris non fa centro perchè già si capisce il perchè questi due ragazzi vengono uccisi... almeno a me sembrava così ovvio. Nella scelta del colpevole direi che magari c'è una parvenza di dubbio ma non che poi fosse una sorpresa. Mi è piaciuto decisamente tanto il background familiare in cui l'autrice mette i due personaggi. Harper e Tolliver hanno un passao travagliato fatto di alcol, droga, divorzio.. sono passati dalla ricchezza al disfacimento più totale in poco tempo a causa dei loro genitori egoistici e non propensi a svolgere il loro ruolo di genitori. In questo contesto si avvia la relazione molto colplicata e direi anche ambigua tra i due fratellastri. Non possono fare a meno l'uno dell'altro. Loro sono allo stesso tempo padre e figlia, amici intimi, confidenti. Loro solo l'unca cosa bella che hanno al mondo e lottano per restare insieme. Il mio giudizio quindi è positivo, lungamente sopra la sufficenza anche se non raggiunge livelli così elevati. Penso sia solo l'inizio di una serie che promette più che bene.

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