La trama:
Violet custodisce un dono insieme terribile e prezioso, un potere da cui proteggere se stessa.
Washington. Pioggia. All'inizio sono animali del bosco, le creature di cui Violet si trova ad annusare l'agonia, posando piccole croci in un cimitero improvvisato. Voci. Echi. Impalpabili scie odorose di sangue, che è costretta a classificare in una macabra collezione. Solo l'amico Jay conosce il suo segreto. A otto anni Violet trova sepolto sotto un'umida coltre di foglie il cadavere di una ragazza. A sedici un'altra voce la chiama e comprende che anche il predatore reca su di sé le impronte di morte della preda. Violet si scopre l'unica persona al mondo in grado di identificare il serial killer che ha l'hobby di massacrare giovani sconosciute. Poi amiche. Infine compagne di scuola. Cerchi concentrici in cui la morte si manifesta e, come in un'orribile danza, si fa vicina. Forse solo Jay e il suo amore possono aiutarla...
Un potente paranormal thriller che alterna la prospettiva delle vittime e quella del carnefice: una caccia in cui la preda diventa predatore. E viceversa.
Il booktrailer:
La mia recensione
Nel mare di young adult che vediamo pubblicati è sempre più difficile trovare quello che ti colpisce per originalità. La collezionista di voci è qualcosa di diverso rispetto agli altri, anche qui il soprannaturale è presente, ma stavolta assume sfumature più dense e, per certi versi, più malinconiche.
Violet ha diciassette anni e da quando ricorda ha sempre sentito delle voci, più precisamente delle eco, suoni o immagini inconfondibili e uniche che la guidano dritta a dei cadaveri. Agli occhi e alle orecchie di Violet ogni cadavere, umano o animale che sia, morto violentemente è legato a un marchio che si riproduce identico su colui che ha causato la morte. Non tutte le morti sono uguali: ci sono quelle causate per la sopravvivenza, come accade spesso tra gli animali, ci sono quelle dovute a legittima difesa come riesce a scorgere su ex soldati o poliziotti, ma ci sono anche quelle inflitte per una morbosa mania omicida ed è quello che sta accadendo ultimamente nella contea dove Violet vive.Qualcuno sta uccidendo delle giovani ragazze e il cerchio si sta stringendo sempre più fino ad arrivare a toccare delle ragazze che sono delle conoscenti, delle compagne di scuola rendendo questa follia sempre più vicina e tangibile. Il mondo di Violet è sconvolto, messo sotto sopra da una paura che sta attanagliando il cuore di tutti. Ma a mettere a soqquadro il suo animo non c’è solo questo.L’adolescenza in cui la protagonista del romanzo è immersa è quel qualcosa di fresco e frivolo che tutti abbiamo provato. Kimberly Derting riesce a inserire questo elemento, prettamente young adult, senza far perdere nulla all’insieme. Violet diventa ancora più realistica con i suoi patimenti d’animo per l’eterno amico Jay che ora sta diventando qualcosa di più grande, i suoi batticuore, la sue ansie e i suoi affanni ci ricordano la sua giovane età e quanto sia difficile barcamenarsi tra la realtà di un mondo pieno di violenza e cattiveria e l’universo dell’amore con i suoi continui sconvolgimenti.Uno young adult in un thriller o un thriller in uno young adult. Sì, perché mentre Violet sente le farfalle nello stomaco quando vede Jay e ha paura che questo sentimento sia solo unilaterale, un mostro le sta ronzando sempre più vicino, spaventato da questa ragazza che sembra avvicinarsi sempre di più ai suoi sordidi segreti aiutando lo zio poliziotto a venire a capo di questa oscura faccenda.Il personaggio di Violet ci farà sorridere per i suoi timori di adolescente e ci impressionerà per la forza che saprà dimostrare quando il male le starà accanto. Il suo dono è grande e Violet sa che non può non prestare ascolto a quelle voci che la chiamano e gridano vendetta contro qualcuno che le ha strappate barbaramente a una vita ancora in boccio. La collezionista di voci è il primo romanzo di una serie composta da quattro libri, ma una volta letto si può ben dire che chi non ama le saghe non sarà costretto a comprare il secondo capitolo di questa serie, chiamata The body finder. Il romanzo può benissimo essere letto come autoconclusivo, la storia che viene narrata nasce, si sviluppa e trova una conclusione all’interno di un unico libro, ma va detto che una volta conosciuta Violet e il suo mondo difficilmente saremo capaci di allontanarcene. La sua carica espressiva sa arrivare dritta al lettore che la sente vicina: Violet non è un’eroina, non vive il suo essere speciale con alterigia, ma al contrario sa essere come tutti gli altri, una ragazza che si emoziona e si innamora, che vuole vivere la sua vita assaporando tutto senza mai perdere di vista i suoi obiettivi. Se poi tra i suoi obiettivi c’è quello di rendere utile il suo dono, la sua capacità, questo non ce la rende diversa.Kimberly Derting ha saputo creare un personaggio e una storia che ammaliano, aiutata sicuramente da un’ambientazione estremamente caratteristica e densa di mistero. Lo stato di Washington ha fatto da sfondo con le sue nebbie e la sua pioggia a moltissimi libri (la saga di Twilight è l’esempio più famoso degli ultimi tempi) e telefilm (The killing, Twin Peaks, ect.) e anche qui non mancherà di affascinare con le sue nuvole dense e le sue foreste. Violet ci ha stregati con al sua semplice freschezza, ora non resta che aspettare di leggere come la sua storia proseguirà, sicuri che sarà affascinante e non scontata come non scontato è il suo dono.
IL VOTO DEL BLOG:Great Book. Gran bel libro, da non perdere.