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Recensione "La Notte dell'Erba Cremisi" di Mario Erminio Bussini

Creato il 05 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
e soprattutto, cari amanti del genere paranormal thriller, ecco pane per i vostri denti! A luglio è infatti uscito La Notte Dell'Erba Cremisi, romanzo d'esordio dell'italianissimo Mario Erminio Bussini, edito da Casini. Qui di seguito la mia recensione. Enjoy!

Titolo: La Notte Dell’Erba Cremisi  Autore: Mario Erminio Bussini
Editore: Casini Editore
Uscita: Luglio 2011
Pagine: 350 Prezzo: 16.90 Euro Trama: «Se siete pronti partiamo, vi avverto però che le cose si faranno complicate». L’avvertimento di Wes, consulente di polizia chiamato a indagare su un caso di bambini scomparsi, è più che mai fondato, visto che ci si trova da subito immersi in una storia in cui niente è come sembra e il male si confonde col bene, in un crescendo vorticoso di colpi di scena inquietanti ed enigmi che implorano una soluzione. Le sue capacità investigative e l’aiuto di forze invisibili aiuteranno Wes a sciogliere il tremendo intrico di delitti e minacciose presenze. QUI, grazie alla generosità della casa editrice, è possibile leggere il primo capitolo del libro.     RECENSIONE Duhram, North Carolina. La vita cittadina, già provata dalla guerriglia tra bande rivali e dal diffondersi dei problemi legati alla crisi economica, viene ulteriormente messa in subbuglio dall'atroce assassinio di due bambini di sei e sette anni, Patrick Fisher e Billy Mason, massacrati di botte e infilati in un tombino, in due diverse parti della città, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Ad aiutare la polizia che brancola nel buio di un'indagine che sembra non condurre da nessuna parte, viene chiamato il consulente Michael Wesley, individuo dal passato misterioso con il dono unico di riuscire a vedere i "fantasmi" e a comunicare con loro. 
Wesley non è infatti un semplice medium: si fa tramite e interprete delle sensazioni di coloro che non sono voluti o non sono riusciti per le ragioni più disparate a "passare oltre" dopo la morte, sia spontaneamente – gli spiriti hanno infatti il brutto vizio di manifestarsi all'uomo quando e come vogliono loro – che attraverso riti misteriosi che gli permettono di accedere ad una sorta di dimensione intermedia tra la vita e la morte, un mondo parallelo nel quale può approfondire i rapporti che legavano i defunti con il mondo dei vivi e cercare di trovare i responsabili di crimini apparentemente irrisolvibili.
I poteri paranormali di Wesley sono però del tutto inutili quando egli tenta di far luce su un altro grande enigma della sua vita: racconta infatti di aver subito un "blackout" di tre anni nella sua vita, anni nei quali ignora completamente cosa gli sia successo. Un lungo sonno dal quale si è svegliato ricoperto di tatuaggi e in grado di esplorare mondi dei quali i comuni mortali ignorano l'esistenza. Un sesto senso che gli permette tra l'altro di poter effettuare transfer sia psichici che fisici, avvicinandolo ancora di più alle entità che lo contattano.
Ad accompagnarlo nelle indagini, gli amici/colleghi Williamson e Connor e l'agente Kate Harper, con la quale condividerà molto più di una semplice missione e che si rivelerà alla fine uno dei personaggi chiave per venire a capo del mistero della morte dei bambini. Un viaggio ai confini della realtà durante il quale la follia umana e leggende riguardanti il culto di un'antica e mostruosa creatura si fondono guidando il protagonista ad un passo dall'Inferno, nel senso letterale del termine. 
La notte dell'erba cremisi è storia ricca di eventi e colpi di scena, la cui lettura è resa piacevole dallo stile scorrevole dell'autore, che "alleggerisce" in modo abile e con parole scelte  con maestria la descrizione in prima persona delle esperienze, estremamente crude e psicologicamente complesse, del protagonista del romanzo. Facendo l'occhiolino a maestri dell'horror come Lovecraft e King, dei quali Bussini si dichiara più adepto che ammiratore, questo volume richiama alla mente le atmosfere soprannaturali a tinte forti di film e fumetti culto come The Sixth Sense e Constantine, e non si possono ignorare i richiami in chiave moderna e originale dell'autore ai miti di Cthulhu. Del tutto originale inoltre l'idea della casa editrice di includere un codice all'interno di ogni copia del libro, che, inserito sul proprio account sul sito www.casinieditore.com, rimanda a un racconto in formato elettronico dello stesso autore, nel quale viene approfondito il tema della nascita del culto del serpente demoniaco Dhull
Consigliatissimo agli amanti del genere paranormal thriller e horror, e a tutti coloro a cui piace sentirsi orgogliosi nei confronti di talenti letterari italiani come Mario Erminio Bussini, il quale ha saputo dimostrare pienamente nel suo romanzo d'esordio di aver saputo fare tesoro degli insegnamenti dei suoi "guru" anglosassoni. L'AUTORE: Mario Erminio Bussini nasce a Torino nel 1973. Una decina d'anni dopo, viene folgorato da Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle e non riesce più a smettere di leggere. I suoi aguzzini preferiti sono Edgar Allan Poe e Howard Phillips Lovecraft, che non gli danno tregua fino all'incontro con Stephen King, il quale lo schiavizza completamente. Nei pochi attimi liberi, suona la chitarra, canta in alcuni progetti musicali non meglio definibili e colleziona avidamente fumetti e serie Tv americane. La passione per la lettura che lo tiene incatenato però lo reclama continuamente a sé e lo costringe a scrivere dapprima un paio di racconti finiti nel cestino e poi La Notte Dell'Erba Cremisi. QUESTO il suo blog.

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