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Recensione, LA PSICHIATRA di Wulf Dorn

Creato il 14 aprile 2014 da Leggiamo
Finalmente posto una recensione! Ragazzi, La Psichiatra mi ha gettata in un periodo buio e non perché il libro mi abbia sconvolto, ma perché ogni scusa era buona per non leggerlo. Brutto segno lo so. Ma che vi devo dire... non è scattata nessuna scintilla, anche se io e Dorn credo che ci rincontreremo, d'altronde a un romanzo d'esordio certi difetti si possono perdonare. O no?
La Psichiatra di Wulf Dorn
| Corbaccio, 2010 | pag. 399 | € 18,60 ed. rilegata |- goodreads - anobii -
Recensione, LA PSICHIATRA di Wulf DornLavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Voto:Recensione, LA PSICHIATRA di Wulf DornRecensione, LA PSICHIATRA di Wulf DornRecensione, LA PSICHIATRA di Wulf DornRecensione, LA PSICHIATRA di Wulf DornRecensione, LA PSICHIATRA di Wulf Dorn
Dopo una serie di racconti horror, Wulf Dorn decide di cambiare genere e nel 2009 pubblica un thriller psicologico che in breve tempo scala le classifiche di vendita e si trasforma in un vero e proprio caso editoriale. La Psichiatra folgora, ammalia e stupisce in ogni parte del mondo, ma come spesso mi capita davanti a fenomeni di questa portata invece di venirne attirata ne vengo respinta. Ma non è un problema, tanto lo so che prima o poi arriverà il "suo" momento, devo solo saper aspettare... e così ho fatto.
Marzo 2014, La Psichiatra mi viene offerto durante uno scambio, che sia un segno del destino? Accetto senza indugio (tra l'altro era in wish list da anni!) e lo inizio subito, d'altronde procrastinare ulteriormente non avrebbe senso, eppure fin dalle prime pagine sento che qualcosa non funziona.
Penso che sappiate benissimo quanto sia frustrante cercare qualcosa tra le parole che si leggono e non trovarlo, e le voci che frullano in testa sono sempre le medesime "Perché non riesco a vederci quello che per tutti è palese? Perché non riesco a farmi coinvolgere? Perché questo libro non mi sta piacendo?" Ma ogni lettore ha una propria personale storia fatta di romanzi amati e odiati, di letture deludenti e esaltanti, di autori che se non si fossero mai "incontrati" sarebbe stato meglio e di altri a cui si vorrebbe poter stringere la mano e dare una pacca sulla spalla. Tutto questo ci rende i lettori che siamo.
Io per esempio ho scoperto Fitzek prima di Dorn e nonostante le numerose somiglianze il primo mi ha stravolto, il secondo mi ha lasciata indifferente.
Entrambi tedeschi, entrambi caratterizzati da uno stile asciutto e scarno, entrambi abili burattinai, sia Fitzek che Dorn affidano la narrazione al susseguirsi degli eventi dimenticandosi di dare spessore e carattere ai loro personaggi, ma se il primo riesce a essere dinamico e incalzante, il secondo risulta inutilmente prolisso e noioso. Ne La Psichiatra per esempio ci sono continui depistaggi travestiti da colpi di scena, ma quando si scrive un thriller psicologico dove tutto è avvolto da un certo nonsense in attesa del finale chiarificatore, bisogna avere tecnica. Wulf Dorn ha raccontato una bella storia, ma l'ha raccontata male.
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