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RECENSIONE "LA RILEGATRICE DEL FIUME" di Anne Delaflotte Mehedevi

Creato il 18 settembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori, questo pomeriggio Sabina ci delizierà con una meravigliosa recensione di un romanzo che dovrete leggere assolutamente. Fateci sapere le vostre opinioni!! Buona lettura.
L'AUTRICE:
Anne Delaflotte Mehedevi nasce in Borgogna e cresce in un paesino vicino a quello in cui è vissuta Colette* studia diritto internazionale e coltiva la passione per la musica, suonando il pianoforte e studiando canto lirico. Dal 1993 vive con il marito americano a Praga, dove ha aperto una libreria internazionale. Dopo la nascita del primo figlio ha imparato il mestiere di rilegatrice e ha cominciato a scrivere.

Ora non so voi, ma io nella mia più profonda ignoranza mi sono chiesta chi è questa Colette?!? Bene, magari voi lo sapete già ma, per chi come me ignora il suddetto personaggio vi illumino: Colette è lo pseudonimo di Sidone-Gabrielle Colette nata a Saint-Sauveur-en-Puisaye il 28 gennaio 1873 e morta a Parigi il 3 agosto 1954. Oltre ad essere considerata una scrittrice fra le maggiori nella prima metà del XX secolo, fu autrice e critico teatrale, giornalista e caporedattore, sceneggiatrice e critico cinematografico, estetista e commerciante di cosmetici e per finire attrice di music-hall, comparendo spesso senza veli durante le sue esibizioni. Ha avuto la bellezza di tre mariti, un amante di trent’anni più giovane e ciliegina sulla torta sembra tessesse relazioni sentimentali con personalità mondane di ambo i sessi. Nonostante tutto ciò fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere i funerali di stato. Volevo solo aggiungere che Mata Hari è nata nel 1876 ben tre anni dopo...e come sappiamo anche lei fu un bel personaggio!!!

IL ROMANZO:


Nella pacifica Montlaudun, un piccolo paesino della Dordogna, vive Mathilde Berger: è una rilegatrice e restauratrice di libri; un lavoro antico come il borgo in cui abita, come la sua casa di graticcio che si affaccia sul fiume. Mathilde ha rinunciato ad una promettente carriera diplomatica a Parigi per tornare alle sue origini, per tornare nella vecchia casa del nonno e continuare nel suo vecchio laboratorio un lavoro che tanto ama fin da bambina.
Tutto ha inizio una ventosa mattina, quando alla porta di Mathilde bussa uno sconosciuto tanto bello quanto misterioso, che le chiede di restaurare un vecchio libro di fattura pregevole, costituito da disegni a matita e da acquarelli.
“E’ raro che un uomo così bello, stupendo, un uomo giovane, sulla trentina, vi guardi dritto negli occhi, aspetti che gli apriate la porta a un’ora inopportuna e non si prenda nemmeno la briga di sorridervi.”
L’affascinate straniero ha bisogno che il libro sia pronto per il fine settimana perché deve incontrare una persona che arriva da lontano per regalarglielo. Ora, è inutile che io vi dica che la nostra dolce rilegatrice, completamente rapita dal fascino tenebroso dell’uomo non ci pensa neanche per un secondo a non assecondarlo, impegnandosi a terminare il lavoro per il sabato successivo. Mathilde dunque, si mette subito all’opera e mentre lavora alacremente trova, in uno dei risguardi, un foglio ingiallito dal tempo che reca una lista di nomi vagamente famigliari. Questa purtroppo, non è l’unica sorpresa che attende la nostra giovane protagonista Andrè, il suo amico fornaio, le comunica che lo sconosciuto che le ha commissionato il restauro è stato investito ed è morto sul colpo; il suo cadavere giace privo di identità all’ospedale del paese con il rischio che nessun parente reclami le sue spoglie.
Mille domande affollano la mente di Mathilde, chi è il misterioso cadavere? Chi è la persona che viene da lontano a cui il libro doveva essere consegnato? Chi sono i nomi della misteriosa lista ingiallita e perché le sono così famigliari?
A tutte queste domande Mathilde non sa ancora rispondere ma di una cosa è certa non può restare a guardare senza fare niente, deve assolutamente scoprire l’identità dell’affascinante sconosciuto e consegnare il libro al suo legittimo destinatario. Con l’aiuto dei suoi amici del vicolo, Andrè il fornaio, Sebastien il calzolaio, il signor Roche l'orologiaio, Mathilde inizia la sua ricerca che la porterà a conoscenza di un mistero rimasto sepolto per molto tempo e che la porterà ad incontrare l'uomo che le salverà la vita in molti sensi.
"Qualcuno bussava alla porta, con calma e leggerezza...Non era André, la porta della panetteria non aveva scampanellato... Mi alzai per aprire, il cuore che mi batteva più in fretta del solito. Non si bussa a quell'ora e a quel modo alla porta di un rilegatore."
Cari lettori,
Anne Delaflotte Mehedevi attraverso Mathilde vi porterà in vicoli fuori dal tempo dove antichi lavori continuano a vivere, dove anime sensibili e fragili trovano il loro futuro, dove la verità e il perdono ti prendono per mano. E’ un racconto dalle tinte pastello dove l’autrice non lascia nulla al caso, ogni personaggio è descritto con estrema cura, ogni luogo è raccontato con diligente ricchezza di particolari, i sentimenti fanno da padrone in questo affresco francese.

"Il nostro vicolo è fuori dal tempo. Se è trafficato, è perchè è vecchiotto, perchè è un concentrato di paesino nella cittadina. La gente ci passeggia perchè è pittoresco, per le case a graticcio superstiti, tra cui la mia."
Mathilde ti accompagna in punta di piedi in un mondo meraviglioso per tutto il romanzo dove i profumi aleggeranno nell’aria anche quando avrete finito di leggere.
“Quella mattina, le raffiche che si incanalavano nel vicolo mi svegliarono. Per l’intera notte il vento aveva soffiato al limite della burrasca. Aprii le persiane e mi sporsi dal davanzale. L’aria frizzante che respiravo mi assorbì di colpo tutta. Il cielo era attraversato da correnti cariche di tutte le sfumature che un vento può portare, variegato come un concerto di colori. Sul suo sfondo che andava schiarendo avanzavano a frotte nuvole nere e dense, inquietanti queste, per la costanza e la lentezza.”
Ditemi voi come si fa a resistere a queste parole!!!
SOUNDTRACK:
Bene non mi resta che augurarvi buona lettura non prima però di avervi suggerito l’eventuale colonna sonora (sto giro è more difficult ah ah ah):
Alexandre Desplat - New Moon (The Meadow) (New Moon Soundtrack)
Anya Marina – Satellite Heart (New Moon Soundtrack)
Bat for Lashes – Horse and I, Sad eyes, Sarah, Moon and Moon, Daniel, Travelling Woman
Blue Foundation – Stuck in a hard place, Distant Dreams, Ghost
Enya – Orinoco Flow, Caribbean Blue, Book of Days, The Celts, Shepherd Moons, Storm in Africa, Watermark, Marble Halls, On my way home, The memory of trees, Boadicea

Direi che mi fermo qui perché ho il sospetto che vi siete addormentati ah ah ah

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