Recensione La schiuma dei giorni di Boris Vian

Creato il 10 settembre 2013 da Masedomani @ma_se_domani

Una splendida edizione ad opera di Marcos y Marcos, impreziosita da una introduzione di Ivano Fossati e da una imperdibile intervista a Daniel Pennac.

Una copertina azzeccatissima e, come sempre, molto evocativa.

Una dedica tra le pi첫 memorabili della storia della letteratura: “Per me, ciccino mio”.

Una serie di giochi di parole francofone che devono essere stato l’incubo del traduttore (Gianni Turchetta, i miei complimenti!).

Un romanzo con trovate geniali in rapida successione: tra le altre, il piano da cocktail che prepara miscugli alcolici sulla base delle note suonate, una pista di pattinaggio killer, un cuoco geniale e sciupafemmine, due roditori che si fanno capire dagli umani con gesti e squittii.

Una ambientazione soffusa, di tempo e luogo lasciati volutamente sospesi tra passato e futuro, tra nuovo e vecchio mondo.

Una trama affascinante, una splendida storia d’amore, il racconto di una profonda amicizia ed una serie di eventi che vi terranno inchiodati alla pagina come non vi capitava da tempo.

In sottofondo, le note di Louis Armstrong in una canzone (“Chloe”) che regala il nome alla protagonista e che costituisce lo struggente accompagnamento a tutta la vicenda.

Eccoci qui. Signore e signori, ragazze e ragazzi, ho appena finito di presentarvi “La schiuma dei giorni”, un romanzo memorabile. Una di quelle occasioni in cui hai l’impressione che lo scrittore abbia voluto che fossi proprio TU ad accompagnarlo giorno dopo giorno nella lettura. Bello, proprio bello.

La citazione:

In un angolo della piazza Colin aspettava Chloe. La piazza era rotonda e c’erano una chiesa, dei piccioni, un giardinetto pubblico, delle panchine, e, dall’altro lato, automobili e autobus che correvano sull’asfalto. Anche il sole aspettava Chloe, ma lui poteva anche divertirsi a fare le ombre, a far germogliare dei semi di fagiolo selvatico negli interstizi più appropriati, a far sbattere le persiane e a far morire di vergogna un lampione che era stato acceso da un operaio dell’Azienda Elettrica soltanto per incoscienza.

P.S. Il romanzo è stato inserito nella lista dei 1001 libri da leggere a tutti i costi, e per una volta ci hanno azzeccato. Ah, se lo volete lo trovate qui


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