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Recensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. Harrison

Creato il 26 giugno 2014 da Leggiamo
Questi giorni in cui i primi caldi dell'estate hanno lasciato il posto ai temporali mi hanno ridato un po' di carica e anche la lettura ne ha tratto giovamento!
Vi lascio alla recensione de La Sposa Silenziosa, il romanzo d'esordio di A.S.A. Harrison (scomparsa purtroppo dopo l'immediato e tanto sperato successo) che l'America ha paragonato a L'Amore Bugiardo di Gillian Flynn. Affermazione che probabilmente è il solito specchietto per allodole.
LA SPOSA SILENZIOSA di A.S.A. Harrison
| Longanesi, 2014 | pag. 333 | € 16,60 |
Recensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. Harrison Jodi e Todd sono a un punto cieco del loro matrimonio. Lei è la moglie perfetta, psicologa, riceve a casa i pazienti, ma non porta mai a casa il lavoro. Lui è un affermato uomo d’affari. Lei è vissuta all’ombra di lui. L’ha accudito, l’ha coccolato, lo ha reso un uomo di successo. E ha sopportato pazientemente che fossero altre donne a prendersi il lato migliore del marito. Ma la sua vita è arrivata a una svolta e Jodi non può più accettare di essere una moglie silenziosa e ora deve scegliere tra giustizia e vendetta. La sposa silenziosa è un romanzo ad altissima tensione psicologica che scava nella profondità del rapporto più difficile: quello di un uomo e una donna che scelgono di trascorrere una vita insieme, tra concessioni che non possono essere fatte e promesse che non possono essere mantenute.
Voto:Recensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. HarrisonRecensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. HarrisonRecensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. HarrisonRecensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. HarrisonRecensione, LA SPOSA SILENZIOSA di A. S. A. Harrison
"La catena del matrimonio è così pesante che a volte bisogna essere in tre per portarla." lo diceva Alexander Dumas (figlio) e probabilmente lo pensa anche Jodi, la protagonista de La Sposa Silenziosa, dal momento che accetta i tradimenti del marito con pacata serenità. Lascia alle altre donne quello che lei non ha voglia di dare e si crogiola beatamente nella sua noiosa quotidianità.
Jodi è una sposa silenziosa, perché vuole esserlo. Le sta bene così. Le piace la monotonia che scandisce le sue giornate, lavora part time come psicologa ma non su casi difficili (comportano troppe responsabilità) e la sera va a dormire solo dopo aver lavato i piatti e riordinato la casa.
Jodi e Todd sono apparentemente una comunissima coppia che dopo gli entusiasmi tipici dell'innamoramento hanno ripiegato verso la normalità. Stanno insieme da vent'anni, non litigano mai e uno non tenta di gestire la vita dell'altro.
Todd è un uomo che si è fatto dal niente, non sa rinunciare a qualche sana scappatella, ma la sera torna sempre da Jodi che lo accudisce, lo ascolta, gli parla...
Finché un giorno Todd non s'innamora della figlia di un amico e Jodi non solo rischia di perdere il suo uomo, ma anche la casa e i soldi. Anzi, la casa, i soldi e l'uomo. È questo l'ordine delle sue priorità.
Devo però dire che la freddezza di Jodi non mi ha per niente stupita. È vero che dalla prima pagina l'autrice lancia un indizio lapalissiano «entro pochi mesi sarebbe diventata un’assassina», ma il problema è che non ho percepito un cambiamento estremo nella protagonista. In pratica Jodi non l'ho mai vista come una vittima. Sarà che mi è stata antipatica dalle prime righe, sarà che la sua rigida compostezza mi dava sui nervi, sarà che più di una volta ho pensato "bella mia, le corna di Todd te le meriti tutte", ma empatia zero.
Stesso discorso per Todd. Tradisce Jodi, fa bene, ha tutto il mio sostegno, lo capisco pure, ma quando perde la testa per una ragazzina sciocca, stupida e frivola - che sembra la perfetta caricatura dell'amante da una botta e via - no, non l'ho più capito. Non ho pensato "bello mio ti meriti di morire in tutti i modi possibili immaginabili", ma ho intuito subito che non avrei versato una lacrima sul suo cadavere.
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