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RECENSIONE "LEZIONI DI VOLO PER PRINCIPIANTI" di Beth Hoffman

Creato il 09 novembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
In libreria dal 28 settembre potrete trovare il brillante esordio di Beth Huffman che ha incaltato critica e lettori con il suo romanzo Saving CeeCee Honeycutt. Un esordio di rara bellezza che illumina magnificamente la potenza dell'amicizia femminile, perchè anche quando la situazione è delle peggiori un buon amico può fare la differenza, può restituire quel sorriso rubato, quella risata perduta nell'infelicità. "Lezioni di volo per principianti" esplora anche le questioni razziali di quel tempo, ma lo fa in un modo meravigliosamente abile che lascia il segno sul lettore. Più di ogni altra cosa, questo libro è una storia di madri e figlie... di amore, fede, amicizia e perdono - in tutte le sue forme. Una volta che il lettore viene avvolto dalle paginesi respireranno i profumi di Savannah, si riderà e piangerà con i protagonisti lungo la strada. Quando il viaggio arriva alla fine, sarà triste lasciarli alle spalle e si desidera poter rimanere con loro per sempre.
Potete leggere la mia intervista all'autrice: QUI
"Un romanzo d'esordio che conquista con la sua grazia. Un libro perfetto per il passaparola."
-Publishers Weekly
"La storia deliziosa di una ragazzina sopravvissuta a un'infanzia difficile e di un gruppo di donne forti e indipendenti capaci di ridarle il sorriso e l'amore che non ha mai avuto."
-Library Journal Starred Review
Tra Pomodori verdi fritti di Fannie Flagg e L'aiuto di Kathryn Stockett, una storia che conquista per lo humour e la tenerezza.
Tra una madre squilibrata e un padre assente, l'infanzia è un inferno per la piccola Cecelia Honeycutt , detta CeeCee. Rimasta orfana, verrà "adottata" da una grintosa ed eccentrica comunità tutta al femminile che, in un'estate speciale, saprà ridarle fiducia in se stessa e farle scoprire la gioia di vivere. Un'amica. Ecco cosa vorrebbe più di ogni altra cosa Cecelia Rose Honeycutt, detta CeeCee. Un desiderio normale, per una dodicenne. Ma CeeCee, fuori dalla scuola, evita i coetanei, per sfuggire alle loro battute e alle domande inopportune sulle stramberie di sua madre, che se ne va in giro vestita a festa con fascia e corona da reginetta di bellezza: quanto basta per farne lo zimbello di quella piccola città. Mentre suo padre è sempre assente, con la scusa del lavoro, CeeCee deve prendersi cura della mamma, nei suoi momenti di follia e in quelli di tristezza, quando fa volare i piatti in cucina imprecando contro le bugie del marito e quando dimentica di lavarsi, con lo sguardo fisso nel vuoto. Sono i libri gli unici amici di CeeCee, le storie il suo unico rifugio: un mondo fantastico scoperto grazie a Mrs Odell, la vicina ottantenne il cui pranzo della domenica ha il sapore di una famiglia vera. Finché, un giorno, la mamma perde la vita in un incidente. Il padre di CeeCee sembra non vedere l'ora di affidarla a una prozia, spuntata all'improvviso con l'intenzione di occuparsi della bambina. Comincia così un nuovo capitolo nel Libro della sua Vita, come le spiega Mrs Odell. Messo qualche romanzo in valigia, CeeCee parte con la bizzarra zia Tootie alla volta di una lontana città del Sud. Là, sarà accolta da un mondo variopinto e profumato tutto al femminile: da Mrs Goodpepper - che crede nel karma e nel kamasutra ma anche in qualsiasi rimedio antietà - a Oletta, la cuoca di colore, che custodisce gelosamente la ricetta dei suoi favolosi dolcetti alla cannella. Un mondo pronto ad amarla e a proteggerla. E ad aiutarla a trovare la sua strada, la più luminosa possibile.
RECENSIONE:
a cura di Stefania Auci
Ho finito questo libro da poche ore e già mi manca. Sì, perché i personaggi creati da Beth Hoffman si attaccano al cuore, divenendo silenziosi compagni di viaggio che si radicano nel cuore e non ti lasciano nemmeno al termine della lettura. E' una sensazione che provo sempre più raramente verso i protagonisti dei libri: in generale, noto un pericoloso livellamento dei romanzi editi negli ultimi mesi e in pochi mi hanno tanto impressionato. Lezioni di volo per principianti mi ha lasciato in bocca il gusto dolceamaro della cioccolata fondente.
Più di tutto, mi ha colpito l'eccezionale bravura dell'autrice di riuscire a trasmettere le sensazioni provate da CeeCee, Cecilia Honeycutt, che narra la vicenda in prima persona. In questo caso, la prima persona narrante è stata la scelta migliore e più felice per un romanzo che, con una diversa forma, avrebbe perso quell'impatto emotivo fortissimo che mi ha coinvolto sin dalle prime pagine, riducendomi spesso alle lacrime.
In questo romanzo ho rivissuto sensazioni che che fanno parte del mio bagaglio esistenziale. Solitudine, disperazione, abbandono, rimorso e poi ancora la dolce consapevolezza che l'amore tutto può, che l'affetto sana tutto e che le ferite dell'anima non svaniscono semplicemente perchè le si ignora. Rimangono lì e basta, finché non si trova il coraggio di accettare la sofferenza e il distacco.
Cee Cee prova la vergogna e la rabbia di non avere una mamma normale: la sua è una madre psicotica, persa in un mondo interiore fatto di rabbia per il tempo trascorso accanto ad un marito assai più anziano che l'ha privata della bellezza e dei sogni della giovinezza. Dall'altra, abbiamo il rimorso di questa forte, fortissima undicenne che lotta per non aver saputo accettare la madre così per come era. Ma come poteva fare? Una ragazzina, anche negli anni Sessanta, era pur sempre una ragazzina, sola ed emarginata.
Lo spartiacque della sua vita è la morte della madre. E qui c'è uno dei passi più belli di tutto il romanzo, almeno per me: dove CeeCee comprende che la madre non tornerà più ma, nello stesso tempo, si domanda come il mondo possa andare avanti. Ed è una domanda dolorosa che chi ha subito un lutto si è posto tante volte. Mentre il tuo mondo crolla schiacciandoti, la vita continua.
"L'unica cosa che sapevo era che stavo volando nella notte in una macchina favolosa, con una donna che era saltata fuori dal nulla e si era offerta di portarmi - me e la mia vita scombinata e tutto il resto - in un posto chiamato Savannah."
Trasferitasi a Savannah da una prozia, Cee cee è costretta a reinventarsi una vita. Ma non solo: la cosa più difficile è per lei riappropriarsi di un'infanzia che il destino o la sorte le avevano sottratto, costringendola ad essere genitore della propria madre. Il sole del Sud pian piano entra nella vita di Cee Cee, si insinua tra le pieghe del suo dolore e porta alla luce l'amarezza immensa che aveva dentro. Spesso, momenti della vita della ragazzina sono punteggiati da ricordi amari della pazzia della madre, ricordi che lei ha fatto di tutto per rimuovere ma che riemergono, lasciandola dolorante.
Un ruolo taumaturgico nella vita di Cecilia hanno la zia Tootsie e Oletta, l'anziana domestica nera della zia che vive in un'immensa villa del sud. Per molti versi, le due donne sono affini: entrambe con un grande cuore, cercano di aiutare CeeCee a liberarsi del dolore che ha provato e lo fanno immergendola in un mondo tutto al femminile, fatto di zie arzille e un po' tocche come Sepphire, di amiche originali e attente al Karma o di... assassine di magnolie.
Oletta è l'anima concreta della vicenda: è colei che con la massima semplicità e la concretezza della vita vissuta porta CeeCee a riflettere su ciò che ha fatto e su ciò che vuole ottenere dalla vita. Da lei apprendiamo che ogni essere vivente ha un proprio Libro della Vita, fatto di pagine che corrispondono a capitoli della nostra esistenza. E, a volte, ci vuole molto coraggio a voltare pagina. Zia Tootsie, invece, è una donna elegante e riservata, dotata di una carica umana fortissima. Una donna benestante che non si è persa nella noia di una sonnacchiosa cittadina del sud degli States, ma ne è divenuta l'anima. Lotta per conservare le dimore storiche, ha a cuore chi sta peggio di lei... Um eccesso di glicemia, dite? Può darsi. E ne ho avuto il sospetto, finchè non sono giunta alle ultime pagine, dove ho trovato una scena fantastica che mi ha strappato risate sonore... non dico di cosa si tratta per non fare spoiler, ma sappiate che è uno dei passaggi più gustosi del libro.
L'autrice ha cercato di descrivere il cambiamento di Cee Cee in poco più di quattro mesi: da bambina disadattata e rancorosa ad adolescente curiosa, che ha ancora paura della vita ma che ha compreso ormai che nel mondo non vi è solo dolore e derisione ma anche bontà, affetto gratuito e "sorellanza". Sì, l'unione tra donne che segna e permea questo libro: quella tra Oletta e le sue amiche di colore nel momento in cui vengono aggredite da un uomo bianco; quella tra Tootsie e le sue amiche del club del giardinaggio, o con la zia e Mrs Odell, la più antica e anziana amica di Cee Cee; il legame speciale che unisce le componenti del club del picnic stradale; e infine, la scintilla di amicizia che CeeCee prova verso una sua coetanea, che, si intuisce, diverrà la sua amica del cuore. Insomma un universo al femminile, in cui l'uomo migliore è quello morto. Quelli in vita sono o vigliacchi, o perdigiorno, o violenti.
Una visione forse un po' manichea dell'esistenza ma molto realistica, resa tale dal fraseggiare semplice eppure efficacissimo dell'autrice. Scrive come un'adolescente, anzi: una bambina che si avvia a divenire adolescente. E lo fa con grazia, filtrando le sensazioni attraverso parole semplici, realistiche, attraverso cui i personaggi rimangono impressi a fuoco nella mente del lettore.
E' un libro questo, che può apparire sdolcinato e consolatorio, ma non lo è: è una storia che affascina, che commuove e fa sorridere, che non può lasciare indifferenti. E che spiega come dal dolore si può tornare a vivere, ed essere più forti. Perchè, come dice (più o meno) Camille, la madre di CeeCee, "E' il modo in cui affrontiamo ciò che viviamo che ci rende le persone che siamo".
L'AUTRICE:
Beth Hoffman è l'ex presidente e comproprietaria di un importante studio di design, ha lasciato tutto per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura: decisione presa dopo che ha rischiato la vita per una setticemia. Scampato il pericolo, ha rivisto le sue priorità e ha tirato fuori qualche sogno dal cassetto, primo fra tutti quello di scrivere un libro. Vive in Kentucky con il marito e tre gatti.
Sito dell'autrice: QUI

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