Titolo: Marito & Marito
Autore: Gianluca Tornese
Editore: Claudiana Editore
ISBN: 978-88-7016-886-0
Num. Pagine: 210
Prezzo: 14.90€
Voto:
Trama:
Tutto inizia con la telefonata in cui Giacomo, che ha sempre cercato di nascondere la sua omosessualità alla propria religiosissima famiglia, informa i genitori che è finalmente convolato a giuste nozze. Ma non con la fantomatica fidanzata, bensì con Miguel… In un carosello di situazioni a volte divertenti e a volte drammatiche, la difficoltà di confessare l’amore per una persona dello stesso sesso.
L’idea di questo romanzo – non autobiografico in senso stretto, ma che raccoglie tante storie ascoltate e vissute – è nata un po’ per scherzo nei giorni dell’approvazione dei matrimoni gay nella Spagna di Zapatero. A cena da un’amica, una sera ci divertimmo immaginando un’ipotetica telefonata in Italia: “Ciao mamma! Sono a Madrid e mi sono appena sposato, con il mio compagno. Ora siamo marito e… marito!
Recensione:
Ecco che la vostra Livin torna con una recensione LGBT! Questa recensione parla di un libro che non ha nulla a che fare con la pellicola non particolarmente riuscita interpretata da Ben Stiller, si tratta di tutt’altro.
Lo sfondo è una famiglia profondamente credente del sud Italia, due genitori pii, tre figli – due dei quali già sposati con tanto di figlioletti – e un terzo che da sempre si sente diverso, che vive lontano dalla sua città natale e che per anni ha cercato di evitare in tutti i modi di manifestare i propri sentimenti alla sua famiglia.
La svolta si ha quando fa una promessa a Miguel, il suo futuro sposo, e il giorno del matrimonio – celebrato nella Madrid di Zapatero – si vede costretto a rivelare la propria sessualità alle uniche persone a cui non l’avrebbe mai voluto confessare. Inizia così un viaggio di nozze che toccherà anche Brindisi, perché Giacomo non vuole lasciare le cose come stanno, non vuole che quel silenzio soffocante lo segua ancora, dopo tutto quel tempo.
Marito & Marito è un romanzo d’esordio – e si vede – grazioso e divertente, sincero e spassionato, una cronaca costellata di flashback dolceamari di un ragazzo che prende coscienza della propria sessualità senza rifuggirla, parlando delle difficoltà del coming out e della paura di perdere gli amici. Vengono affrontati candidamente temi come l’accettazione di sé e della propria libertà, dell’amore vero e proprio e dei rapporti con gli altri, senza mai scadere nel noioso o nel buonismo, rasentando sempre la piacevole sensazione che tutto sia scritto col cuore.
Un’altra cosa che ho molto apprezzato è stato il confronto, prima velato e poi diretto, tra l’amore gay e la religiosità della famiglia del protagonista: senza entrare in eccessive analisi socio-teologiche, Giacomo ha saputo spiegare con poche semplici, tenere frasi, il sentimento che prova per il marito dimostrando che le due cose non si annullano automaticamente, ma che anzi, l’intolleranza appartiene soltanto al morboso attaccamento a tradizioni di carattere prettamente sociale che nulla hanno a che vedere né con l’intimità del proprio credo né tantomeno con l’amore.
Piccole pecche sono nello stile e nell’editing non troppo accurato. Troppi punti esclamativi, punteggiatura traballante in alcuni passaggi, qualche difetto di forma che sarebbe stato meglio lasciar fuori dai discorsi diretti per essere trasformato in parte narrativa, e punteggiatura dei dialoghi abbastanza tremenda. Lo stile è molto semplice, spicciolo, non aspettatevi grandi riflessioni filosofiche o scene stracolme di pathos; il tutto fila liscio e leggibile come se si stesse bevendo un bicchier d’acqua, le pagine scorrono, complice anche la voglia di sapere come si concluderà la vicenda.
È un romanzo leggero ma gentile, cosparso di speranza e dolcezza, romantico e che potrebbe ricalcare tante vite, tante situazioni, tante persone, che potrebbe essere una fiaba o un promemoria. Lo consiglio, per farsi due risate, per svagarsi, per capire qualcosina in più sulle persone gay e sull’amore che le anima.