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Recensione: Monsieur Ladoucette e il Club dei Cuori Solitari

Creato il 10 marzo 2012 da Annalisaemme @annalisaemme
Recensione: Monsieur Ladoucette e il Club dei Cuori Solitari
Prezzo di copertina: € 17,60
Formato: Rilegato
Pagine: 306
Lingua: Italiano
Titolo originale: The Matchmarker of Perigord
Lingua originale: Inglese
Editore: Corbaccio
Anno di pubblicazione: 2008
Traduttore: K. De Marco
Generi: Romance
Un vento ostinato soffia su Amour-sur-Belle, un paesino incastonato nella splendida campagna del Périgord, un paesino così scialbo che persino gli inglesi rifiutano di andarci a vivere. Qui, il barbiere del villaggio, Guillaume Ladoucette, è costretto a chiudere bottega perché una significativa percentuale dei suoi clienti con l’avanzare dell’età è diventata calva, mentre il resto cerca disperatamente di mantenersi giovane sperimentando nuovi tagli dalla concorrenza. Così Guillaume decide di avviare una nuova attività: un’agenzia per cuori solitari. Eh sì, perché ad Amour-sur-Belle, nonostante il nome (di cui i trentatré abitanti residui ignorano l’origine) l’amore latita, mentre il tasso di litigiosità è pericolosamente alto: alcuni ostentatamente ignorano Denise Vegier perché sua nonna era stata collaborazionista; il proprietario del caffè si rifiuta di servire Madame Fournier, sospettata di aver avvelenato qualcuno con i funghi. E Madame Ladoucette e Madame Moreau si scambiano insulti da così tanto tempo che ormai sono diventati un’originale forma di saluto… In fondo quasi nessuno si innamora a prima vista, sostiene Guillaume Ladoucette, l’amore è come un buon cassoulet, ha bisogno di tempo e determinazione. Peccato che lo stesso Guillaume non è ancora riuscito a dichiarare il suo amore a quella che – lui lo sa – è la sua anima gemella...

Recensione: Monsieur Ladoucette e il Club dei Cuori Solitari
Ad Amour-sur-Belle vivono poco più di trenta persone che si conoscono da sempre ma pochi di loro vivono un amore felice, a discapito del nome del paese che evoca immagini di coppie felici. Qui vive Monsieur Ladoucette, un barbiere dalle doti straordinarie che dopo una carriera appagante decide un giorno di chiudere il suo amato salone e di aprire un Club dei Cuori Solitari. Con l'apertura del "Desiderio del Cuore" tutti gli equilibri di questo piccolo paesino verranno sconvolti e sarà l'inizio di un vero e proprio "tornado". Julia Stuart ha creato un piccolo mondo fatto di antiche antipatie, di amori mai confessati e di passioni struggenti, il tutto nella cornice perfetta di questo caratteristico paesino francese. Grazie ad una narrazione vivida fatta di immagini che si ripetono sempre uguali nella loro consuetudine, il lettore viene catapultato nella vita placida dei bizzarri abitanti di questo paesino. Monsieur Ladoucette è un uomo tutto d'un pezzo che nasconde nel profondo del cuore un grande amore infantile che, a causa della timidezza, non è mai riuscito a dichiarare. I personaggi sono tutti diversi e tutti particolari, è davvero difficile non appassionarsi alle loro vicende e non prendere a cuore ognuno di loro. Attraverso l'uso della narrazione in prima persona possiamo conoscere ogni personaggio nel suo intimo, scoprendo i loro amori segreti e le loro speranze per un futuro migliore. Ho trovato assolutamente delizioso questo primo libro di questa autrice di cui ho già recensito un'opera e lo consiglio a tutti. "Monsieur Ladouchette e il club dei cuori solitari" è un libro delicato, emozionante e molto molto caratteristico che vi porterà in un piccolo mondo antico fatto di tradizioni e di sentimenti puri.
Julia Stuart ha pubblicato anche un secondo romanzo: "Mr. Jones e lo Zoo della Torre di Londra" QUI troverete la mia recensione.
Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: latte e biscotti
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Recensione: Monsieur Ladoucette e il Club dei Cuori Solitari
"In un piccolo borgo si nascondono antiche passione e amori mai sbocciati"
«Stéphane...» esordì Guillaume Ladoucette «sai che ho chiuso il salone...»
«Sì», rispose l’amico. «Non ho detto niente nel caso preferissi non parlarne.»
«Ho deciso di aprire un’agenzia per cuori solitari.»
«Una cosa?»
«Un’agenzia per cuori solitari.»
«E perché?»
«Be', quante persone innamorate credi che ci siano in paese?»
Stéphane Jollis smise momentaneamente di masticare mentre ponderava la questione. Il suo amico in effetti non aveva tutti i torti. Perché, a dispetto del suo nome, l’amore era una cosa che ad Amour-sur-Belle scarseggiava decisamente. Gran parte degli abitanti erano single, grazie anche all’ondata di divorzi seguita al mini-tornado del 1999, durante il quale, basandosi sul presupposto che nessuno sarebbe sopravvissuto fino al mattino dopo, erano state confessate infedeltà, crimini e depravazioni varie.»"

Recensione: Monsieur Ladoucette e il Club dei Cuori Solitari

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