Pubblicato da Elisabetta Bricca
Cari lettori,
oggi recensisco un romanzo edito da Sonzogno, uscito lo scorso mese di giugno: “Nella terra della nuvola bianca” di Sarah Lark.
“Le montagne svettavano oltre le nubi, sembrava che fluttuassero in un ovattato candore. Si racconta che i primi uomini ad arrivare in canoa dalla Polinesia si trovarono di fronte a questa stessa visione. Per questo il nome maori della Nuova Zelanda è Aotearoa, la Terra della nuvola bianca.”
Titolo: Nella terra della nuvola bianca
Autore: Lark Sarah
Prezzo: € 18,50
Dati: 2012, 511 p., rilegato
Traduttore: Verardo H.
Editore: Sonzogno (collana Romanzi)
Trama: Londra, 1852. Quando legge questa lettera, Helen, istitutrice dei due piccoli Lord Greenwood, decide di dare una svolta alla propria vita. Partirà verso una terra sconosciuta e misteriosa, la Nuova Zelanda, per sposare un uomo che non ha ancora mai incontrato. Ad attirarla è il sogno di un futuro tutto da costruire in una terra vergine, remota e affascinante. Anche Lady Gwyneira, rampolla ribelle di una nobile famiglia londinese, è alla ricerca di un marito, ma non ha nessuna intenzione di accettare le proposte di matrimonio degli insipidi pretendenti che finora hanno chiesto la sua mano. Perché allora non dire di sì alla proposta di un viaggio nella terra dei maori per conoscere il figlio di Gerald Warden, magnate d'oltremare della lana? Al diavolo il tè delle cinque e le chiacchiere vane, Gwyneira vuole essere libera di cavalcare sulle vaste praterie di questo nuovo mondo dagli orizzonti infiniti. I destini di Helen e Gwyneira, due donne diverse ma accomunate dal desiderio di impadronirsi delle loro vite, si incroceranno sulla Dublin, la nave che in una mattina d'estate spiegherà le vele diretta a Christchurch, Nuova Zelanda. Impossibile dire se ad attendere Helen e Gwyneira ci saranno amore e felicità, ma il loro cuore batterà all'impazzata non appena scorgeranno all'orizzonte una baia circondata da verdi montagne, oltre le quali comincia il loro futuro.
RECENSIONE Un lungo viaggio fatto di parole, ma anche di emozioni, dai salotti bene della Londra vittoriana e dalle lande solitarie del Galles, verso un continente selvaggio, ancora in parte inesplorato dall’occhio dell’uomo bianco, e alla scoperta di un popolo fiero e antico come quello dei Maori. Il fil rouge che corre attraverso le cinquecento pagine del libro è sicuramente femmina. Sono le donne le grandi eroine di questo romanzo: Gwyneira e Helen, la prima, giovane e ribelle figlia di un allevatore di pecore e landlord gallese, la seconda, precettrice dei figli di un ricco mercante londinese, ormai quasi rassegnata a un destino di zitellaggio, le donne Maori, guaritrici, figlie di capi tribù, mogli e madri. Donne forti, indipendenti, mai sottomesse. E la ricerca di un sogno, di una propria affermazione in una nuova frontiera, dove è ancora tutto possibile.
Il romanzo si apre nel 1852, in piena epoca della Regina Vittoria. La donna è l’angelo del focolare, colei dedita alla casa, al marito e ai figli. Il porto sicuro al quale l’uomo torna, dopo essersi preso le sue libertà con donne di “facili costumi” di cui Londra, all’epoca, pullula. Ma la vita di una donna non può essere limitata a questo. Alcune di loro sognano, dietro i vetri dei palazzi in cui sono confinate, di esplorare quel mondo che gli è stato precluso, e una vita piena di amore, d’amore vero: una famiglia, dei figli, un uomo che le rispetti.
“La Chiesa Anglicana di Christchurch, Nuova Zelanda, cerca giovani donne di sani principi, che abbiano a cuore la cura della casa e l’educazione dei figli, interessate a convolare a giuste nozze con membri di ottima reputazione e buona posizione sociale della nostra comunità”.
Quasi un segno del destino per Helen, che decide di accettare la sfida e lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle, grigia come il cielo di Londra, alla volta di una terra giovane, verde e fertile, dove poter costruire un nuovo avvenire. E cosa ne sarà di Lady Gwynera, vinta in una partita a carte da Gerald Warden ricco allevatore di pecore neozelandese come sposa per il suo erede? Gwynera dovrà seguire il futuro suocero sulla Dublin, la nave che la porterà in Nuova Zelanda, dove conoscerà Helen e stringerà con lei un’amicizia solida che durerà negli anni.
Due protagoniste indomite, ma anche fragili nella loro solitudine, novelle Rosselle O’Hara che combatteranno per difendere la propria libertà e i propri diritti in una società maschilista che gli impone di essere solo figurine di carta sullo scenario di una natura spettacolare. Ed è proprio la Nuova Zelanda la terza, immensa protagonista di questo romanzo corale in tutto il suo incanto pericoloso e selvaggio.
Speranze infrante, illusioni, grandi amori, vite distrutte e ricostruite, sotto l’egidia di quello che i Maori chiamano Whānau, famiglia, e che racchiude il senso di ogni sorriso, di ogni lacrima, di ogni azione ed esistenza racchiusi in questo libro. “Nella terra della nuvola bianca” è una storia epica ed emozionate, parte di una saga di cinque volumi, non ancora pubblicati in Italia, e che in Germania ha già venduto oltre il milione di copie.
L'AUTRICE:
Sarah Lark è storica di formazione e ha lavorato per molti anni come guida turistica. Ben presto si è innamorata della Nuova Zelanda, terra che l'ha stregata con i suoi paesaggi dalla bellezza quasi irreale. Nella terra della nuvola bianca (Sonzogno 2012), il suo romanzo d'esordio, è il primo libro di una saga in cinque episodi che ha come palcoscenico la favolosa terra dei maori.