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Recensione: Never Sky di Veronica Rossi

Creato il 27 novembre 2012 da Stefi @Giardinorose

Recensione: Never Sky di Veronica RossiTitolo: Never Sky. Sotto un cielo selvaggio. Le origini

Autrice: Veronica Rossi

Editore: Sonzogno

Pagine: 350

Prezzo: €17.00

La trama

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembrano appartenere a un lontano passato. Fuori invece, dove domina l’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie, è lì che lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, dove provare emozioni e sensazioni di ogni tipo, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto che si trova oltre il confine del proprio eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine. È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire che quel mondo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. Ma anche la morte vera la minaccia da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo l’ideale con il reale.

La mia recensione

Raramente mi sono trovata in difficoltà nello scrivere una recensione e normalmente mi è sempre capitato quando il libro in questione mi è entrato nel cuore in modo particolare.

Trovo che sia più facile scrivere una recensione di un libro che non mi è piaciuto, per lo meno riesco a far emergere maggiormente le motivazioni della mia scelta, mentre per un libro bello, trovo molte più difficoltà a mettere su carta le emozioni che mi ha suscitato.

Never Sky è uno di quei libri che mi hanno rubato il sonno  e mi ha fatto innamorare della sua spettacolare ambientazione. L’autrice riesce a creare un mondo surreale diviso fra la parte esterna brutale e desolata, dove sopravvivono alcune tribù selvagge costantemente minacciate dall’Etere una sostanza che causa violente tempeste e che porta morte e distruzione.

Tutti gli altri  si sono rifugiati in biosfere protette dove,  gli uomini vivono le loro vite attraverso realtà virtuali, le malattie e l’invecchiamento non esistono più, ma anche i rapporti umani non sono più quelli che abbiamo noi oggi, e anche i contatti fisici non sono contemplati.

Per gli abitanti di queste biosfere è come vivere in un videogioco, ma quali influenze avrà sulla loro mente, sui sensi che ormai non vengono più utilizzati?

Aria e Perry sono i protagonisti di questa storia, rispettivamente abitanti una della biosfera Reverie e l’altro del mondo esterno. Apparentemente agli opposti, scopriranno nel corso della storia, di essere l’uno la parte mancante dell’altra.

Come sapete nelle mie recensioni non mi piace svelare parti della storia quindi non aggiungerò nulla di più, ma nel romanzo capiremo come non bisogna fidarsi del “sentito dire”, le apparenze ingannano ed il diverso non fa più paura quando lo si conosce e tutto ciò Aria e Perry lo capiranno sulla loro pelle.

La Warner Bros ha acquistato i diritti cinematografici ed effettivamente leggendo il libro mi sono accorta che la bravura della scrittrice è stata quella di riuscire a farmi immaginare ogni minimo particolare della storia, tutto sembra reale, possibile, quasi come se io fossi stata li, sotto quel cielo selvaggio.

I personaggi sono perfettamente caratterizzati e si evolvono psicologicamente nel corso del racconto, ma anche i personaggi secondari, normalmente considerati marginali, qui invece sono fondamentali e molte volte addirittura utilizzati come chiave di volta per sbloccare la situazione.

Le pagine scorrono veloci con un continuo crescendo emozionale portandoci al finale con il pensiero che troppo tempo passerà prima di sapere a quale destino andranno incontro Aria e Perry.

Lo consiglio assolutamente a tutti gli amanti del genere distopico, a chi ama le storie di avventura ed amore e se non lo avete ancora letto dovete assolutamente farlo, è un libro imperdibile e sicuramente anche voi ve ne innamorerete.

 

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