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[Recensione] Nuova terra di Dilhani Heemba

Creato il 25 aprile 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Nuova terra di Dilhani HeembaTitolo: Nuova Terra
Autore: Dilhani Heemba
POD: Lulu.com
ISBN: 9781471054730
Numero pagine: 1227
Prezzo: € 9,95 contattando l’autrice, oppure € 16,93 su Lulu.com
Voto: [Recensione] Nuova terra di Dilhani Heemba

Trama:
La Terra come la conosciamo è cambiata, è cambiato il suo aspetto e la sua popolazione: a Nuova Eyropa, oltre alla Razza Umana, vivono la Razza dei Lupi Grigi e la Razza delle Tigri Bianche, uomini in grado di trasformarsi nei rispettivi animali e in conflitto tra loro da più di cento anni.
Shayl’n Til Lech, cresciuta come Umana in un orfanotrofio, impara a conoscere la povertà, a combattere con i pugnali e a odiare e temere i Lupi, le Tigri e la loro guerra. Gli occhi di Shayl’n hanno una strana colorazione, che lei crederà sia solo un brutto scherzo del destino, fino a quando non verrà rapita da un gruppo di Tigri Bianche. Con loro dovrà affrontare la sua natura di Mezzosangue, la sua eredità nascosta per anni, il potere del suo sangue e della sua mente, la disperazione della morte, le ragioni della guerra e le mille sfaccettature dell’amore.
Attraverso territori ammantati di neve, deserti sabbiosi, città vecchie e nuove, dovrà lottare per se stessa e per le persone che ama con ogni mezzo: pugnali, pistole, artigli, seduzione e sentimenti.

Recensione:
Le dimensioni di un libro di più di mille pagine possono preoccupare sia i lettori che gli editori. Se un libro piace e prende fin da subito è un conto, ma nel caso in cui la storia fosse noiosa o poco coinvolgente, leggere diventa un’agonia.
Il modo di raccontare è leggero e scorrevole, lascia la giusta dose di curiosità alla fine di un capitolo e non ci sono parti della trama che rimangono in sospeso o fili slegati, cosa importante quando ci si dedica a un’opera di tali dimensioni. Forse proprio la lunghezza penalizza, sia perché in qualche passaggio ci sono stati dei tempi morti, sia per i piccoli errori di battitura o di distrazione che affiorano qua e là; tuttavia, per essere un lavoro così complesso sono particolari su cui si può sorvolare.
Degna di nota è la figura della protagonista: a tratti sembra avere le temute caratteristiche di una Mary Sue, ma proprio quando si pensa di aver capito come va avanti la storia entra in gioco un colpo di scena che sconvolge tutto, quasi costringendo a leggere ancora qualche riga per non dover restare con il fiato sospeso. Una Mary Sue mancata, nel senso più positivo del termine, ribadito anche da un finale che sinceramente non mi sarei mai aspettato.
Paesaggi, personaggi e stati d’animo sono ben descritti e inseriti nel mondo post-apocalittico successivo al 2012, in cui la Terra è completamente rivoluzionata: fantasy e fantascienza sono ben amalgamati, non prevalgono mai l’uno sull’altro e procedono di pari passo.
Nel complesso è un romanzo curato, e dai ringraziamenti alla fine si coglie anche l’entusiasmo dell’autrice, che lascia una parola gentile per tutti coloro che hanno collaborato, fosse anche solo con un suggerimento.
Certo, come già detto prima, la lunghezza potrebbe scoraggiare parecchi ipotetici lettori: è difficile avere voglia di cominciare la lettura, e io stesso quando ho visto di cosa si trattasse ammetto di essermi preoccupato temendo di trovarmi di fronte ad un mattone incredibilmente prolisso con trame vuote che servono solo a fare volume. Inoltre, questo libro è fondamentalmente una storia d’amore tormentato da infinite peripezie: tanto piacevole per un inguaribile romantico quanto insopportabile per chi preferisce più azione e spargimenti di sangue, che comunque non mancano.
Senza dubbio, un buon libro che si discosta dalla bolgia di tanti autopubblicati che non valgono niente.


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