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Recensione: Oltre l'oscurità di Alessandra Paoloni

Da Zaffira01

Comincio il mese di agosto con una nuova recensione, questa volta il libro prescelto è Oltre l'oscurità di Alessandra Paoloni, una storia di vampiri che si colloca nella tradizione degli esseri dannati e assetati di sangue, anziché, per una volta, dei vampiri sbrilluccicosi e vegetariani.

 

Recensione: Oltre l'oscurità di Alessandra Paoloni

TITOLO: Oltre l'oscurità
AUTORE: Alessandra Paoloni
CASA EDITRICE: Libro Aperto Edizioni
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
COLLANA:  J.r.r. Tolkien
PREZZO KINDLE: euro 1, 99

TRAMA:

"Strani presagi si abbattono sulla tenuta di Landlord e sulla famiglia dei Cavendish; strane forze maligne si stanno impossessando degli umani per vincere sul bene. Eleanor è ancora una bambina quando sua madre viene strappata alla vita in una notte oscura, ma è già una donna quando, vicina a Dorian Eliot, scopre l'amore e soprattutto la verità su quella morte.
Tra passato e presente, sospetti e perplessità, i due protagonisti riusciranno a sconfiggere il Maligno e realizzare il loro sogno d'amore?
Un lungo racconto in un perfetto connubio di storia, fantasy e sentimenti."

RECENSIONE:

Non so bene che giudizio dare a questo libro: si legge velocemente e con piacere, tranne per qualche fastidioso refuso di cui parlerò in seguito, ma la storia in sè è talmente lineare, banale e talvolta oserei dire perfino scontata, che posso affermare di aver letto di meglio.

Partiamo, innanzitutto, dalla vicenda da cui tutto ha inizio: la visita del dottor Van Helsing - e chiunque abbia letto Dracula di Bram Stoker capisce che qui vampiro ci cova - alla tenuta di Landlord, dove la signora Cavendish è stata affetta da una terribile e inspiegabile malattia. Aiutato da due assistenti, Dorian Eliot e Herbert, Van Helsing, studioso dell'occulto, porrà fine, tra grida disumane e in un bagno di sangue, alle sofferenze di Georgiana Cavendish.
L'evento di quella notte rimarrà impresso nella memoria non solo di Dorian e di Herbert, ma anche di Eleanor, la figlia di Georgiana, che, appena bambina, ha sentito le grida disperate della madre, consapevole che qualcosa di terribile le stava succedendo ma altrettanto impossibilitata ad intervenire.

All'età di diciotto anni, Eleanor è ancora ossessionata dal ricordo di quella terribile notte, così come anche Dorian. Quando, però, William Cavendish decide di far uscire Landlord dall'abbandono seguito alla morte di Georgiana dando un ricevimento per la sua unica figlia, i destini di Eleanor e Dorian si incrociano e tra i due scocca una scintilla. Il possibile amore tra i due, però, è ostacolato dal rimorso di Dorian per aver privato quella donna, un tempo bambina, della madre. Inoltre, la profanazione di una tomba poco lontanto da Landlord riporta alla luce vecchi e terribili ricordi: una nuova minaccia sta piombando su Landlord e questa volta, solo Dorian può fermarla.

Se la trama fosse stata lavorata un po' di più, non sarebbe stata poi così male, se chiudiamo un occhio sulla relazione assassino della madre - figlia orfana, che è tutto fuorché originale. Tuttavia, nonostante la casa editrice si vanti, come specificato nel sito, di operare un editing accurato, ci sono molti elementi che avrebbero potuto essere molto migliorati.

Innazitutto, i personaggi non sono molto ben caratterizzati e il loro spessore psicologico avrebbe potuto essere più approfondito: allo stato effettivo delle cose, in molti casi essi non risultano credibili. La facilità e la velocità con cui Dorian e Eleanor sviluppano i loro reciproci sentimenti è a dir poco strabiliante: dopo appena due giorni di conoscenza e un paio di baci, Eleanor si presenta alla madre di Dorian come "la sua donna". Insomma, i due affrettano un po' troppo le cose. Stessa cosa si dica per la reazione che la giovane protagonista ha di fronte alla rivelazione sconvolgente di Dorian circa il suo coinvolgimento nella morte della madre: a parte dichiarargli il proprio odio e tempestagli il petto di pugni, non fa praticamente altro, nonostante diciotto anni di sofferenza repressa.

La storia, nonostante quello che può far pensare la trama, si snoda quasi interamente sulla relazione tra i due: soltanto nella parte finale si ha sentore di una vera e propria minaccia, ma anche questa viene messa fuori gioco prima che possa nuocere a qualcuno, grazie all'arrivo super-tempestivo di niente meno che il dottor Van Helsing.
Forse l'unico vero colpo di scena si ha alla fine, quando Dorian decide di prendere una strada diversa da quello che egli stesso aveva programmato, scegliendo non di rigettare l'occulto, ma di approfondire la sua conoscenza in merito.

Ci sono poi, nonostante "l'editing accurato", diverse sviste/errori veri e propri, del tipo: "non che le dispiaceva vedere" al posto di dispiacesse, "sebbe tutto ciò che era successo fino ad allora le sembrava" anziché sembrasse, oppure questa frase, che ho trovato particolarmente sgrammaticata :"Qualcosa che Annette, dopo aver distolto con imbarazzo lo sguardo dai due, le parve d'intravedere guardando fuori dalla finestra", per dare un'idea.

Alcune distrazioni sono davvero banali, come nel caso di un tuono che cade poco vicino alle case, mentre sono i fulmini che si scaricano a terra, i tuoni invece sono soltanto quei rumori provocati dallo scontro di correnti d'aria.
Complessivamente roba di poco conto, ma che in un libro che fatica già ad arrivare ad un giudizio sufficiente, incrinano ancora di più il parere positivo del lettore.
Il vero punto debole è che non accade niente di davvero inaspettato, e già quando Dorian si reca a Landlord per prendere parte al ricevimento, si intuisce che incontrerà Eleanor e che se ne innamorerà, nonostante il suo passato.
Anche lo stile non è tutta questa meraviglia, sebbene abbia passato l'esame.

Un libro un po' così, insomma, che lascia il tempo che trova.

 


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