Recensione “Overbite. Sfida all’ultimo morso” di Meg Cabot + estrazione Giveaways
Pubblicato da Vittoria L. A. Cari lettori,
Passiamo ora a parlare di questo secondo e conclusivo (sarà veramente così?) capitolo della duologia su Meena Harper, in uscita oggi per Rizzoli Bur. Avevamo salutato la nostra protagonista dopo la sua (dis)avventura di Insatiable, la quale l’aveva lasciata con il cuore spezzato, le idee confuse, priva del lavoro di scrittrice per la tv, ma con l’offerta di un ruolo nella Guardia Palatina. L’avevamo anche lasciata con un appartamento distrutto, un’amica con le doglie e... con le labbra che ancora ricordavano il sapore di Alaric Wulf. Adesso invece la ritroviamo...

Trama: Uscita da una storia con il cuore a pezzi, Meena sogna di continuo Lucien, il suo ex. Fin qui niente di strano, se lei non fosse una sensitiva assunta dalla Guardia Palatina (l’esercito anti-paranormale del Papa) e lui non fosse il figlio di Dracula, principe di tutto ciò che c’è di oscuro sulla terra. Come se non bastasse, da quando si sono lasciati Lucien ha preso l’irritante abitudine di pedinarla e Alaric Wulf, il più letale (e biondo) ammazza-vampiri in circolazione, sembra convinto che a lei non dispiaccia affatto. Nel frattempo a New York i turisti spariscono senza lasciar traccia, mentre i palatini sono completamente assorbiti da un grandioso evento organizzato al MET dallo sconcertante padre Henrique, un prete giovane e affascinante appena arrivato dal Sud America. La mostra esporrà per la prima volta alcuni inestimabili tesori del Vaticano tra cui, guarda caso, anche un pezzo molto caro al principe delle tenebre. Mentre crescono i sospetti di un possibile collegamento fra l'esposizione e le misteriose sparizioni, Alaric si decide a entrare in azione per scongiurare il peggio… e tentare di strappare una volta per tutte Meena all’oscura malìa del suo ex fidanzato.
RECENSIONE
“Lucien le tenne la portiera aperta, perché era quel genere di uomo che non dimentica mai di tenere la portiera aperta a una signora.Era anche il genere di uomo che, sotto gli occhi di Meena, una volta aveva distrutto una chiesa e l’aveva quasi uccisa, e come lei un buon numero di suoi amici.Era un dettaglio da tenere in considerazione.”Sono passati sei mesi da quella fatidica notte in cui i rapporti tra Meena e Lucien si sono drasticamente interrotti e adesso la ritroviamo... nuovamente con lui? Sì, no, non proprio. In realtà quei sei mesi di pausa ci sono stati. La nostra sensitiva ha cambiato casa, e fa una vita molto ritirata. Lavora alla Guardia Palatina, il Braccio Armato del Vaticano, posto in cui, non solo la sua abilità di predire la morte è presa sul serio, ma è addirittura diventata indispensabile. Si può dire quindi che, su questo fronte, la vita per lei stia proseguendo a gonfie vele.
I rapporti dal punto di vista sentimentale invece, sono un pò fiacchi. Come già detto dopo “la notte degli orrori”, Meena ha mollato il Principe delle Tenebre, dichiarando di non poter stare con un essere di tal genere (che è diventato così per salvare/difendere lei), ma che avrebbe comunque tentato di salvarlo, perché sicuramente c’era del buono in lui. L’altro pretendente, che è subito entrato a far parte dei miei beniamini, Alaric Wulf, è stato messo al suo posto con la solita “regola dell’amico” degli 883: siamo amici, colleghi, non roviniamo le cose. Ma, se non fosse accaduto qualcosa, non ci sarebbe stato un seguito
Ecco quindi entrare in scena l’ex-ex di Meena (quello che l’aveva scaricata per un’altra, prima che lei incontrasse Lucien). In un incontro particolarmente sospetto (in macchina, in un garage, nel bel mezzo del nulla), lui la assale (voglio dire, le regole base di comportamento per la propria tutela no?). Inebetito dai fumi dell’alcol, si fa prendere dall’eccitazione, che poi devia in... brama di sangue. Sì, perché David, l’ex-ex, è stato trasformato in un vampiro. Già, niente fidanzati normali per la nostra protagonista! Sarà qui che Lucien farà la sua (ri)comparsa
“Così alto e con le spalle larghe, i capelli neri folti e lucenti, Lucien era bello ed elegante come sempre, in un completo nero di Brioni e con un’impeccabile camicia bianca. Sembrava non fosse passato nemmeno un secondo dall’ultima volta che Meena l’aveva visto.”Dopo essersi messo su una tuta e via, tanto per seguire di nascosto la tizia che lo ha scaricato, si getta come una furia sulla macchina in cui ha luogo il fattaccio, sradica con un sol tocco la portiera e trae in salvo la sua bella, che nel frattempo ha già usato il paletto, facendo del non-morto David, un David morto. Ora, dalla mole di cose che vi ho scritto, penserete che vi abbia raccontato praticamente tutto. Errore, perché questo era solo l’inizio, la scena di partenza per la vicenda intorno alla quale ruota tutto il romanzo: un sogno. Sogno che Meena ha fatto, e che vede una donna intenta a leggere un libro al suo bambino, donna che, secondo la nostra protagonista, potrebbe essere la madre di Lucien.

“Meena non avrebbe saputo dire cosa le dava piùAnche la caratterizzazione, o meglio l’approfondimento dei personaggi, che avevamo già avuto modo di conoscere ed apprezzare lascia insoddisfatti. Lucien con il suo tormento psicologico, deciso a riconquistare Meena a tutti i costi (e che in alcuni momenti ricorda lo Spike fuori di testa all’inizio dell’ultima stagione di Buffy!) si rinchiude nei sotterranei. Di lui vorremmo sapere di più, vorremmo conoscere maggiormente cosa sta passando. Stesso discorso va fatto per Alaric. Il suo passato è stato sì raccontato, ma non del tutto spiegato. Il suo modo di essere, di trattare le donne deriva da questo, e il cambiamento in questo capitolo è troppo repentino e forzato.
noia: se aver inseguito la moglie assassina del suo ex fidanzato per le strade di Manhattan armata di un asciugacapelli o aprire gli occhi dopo essere stata colpita fino all’incoscienza proprio da quella donna, e rendersi conto di essere stata salvata da un altro dei suoi ex.Si disse che dopo tutto era vera la seconda opzione.”
Il triangolo preannunciato e ricco di aspettativa e tensione, che ci aveva lascito in Insatiable, qui viene ridotto al minimo. Meena pensa a Lucien, ma non lo vuole nella sua vita, vuole Alaric vicino e si preoccupa per lui, ma non vuole neppure lui nella sua vita. Lucien vuole Meena, ne è ossessionato e resta indeciso se rapirla, riconquistarla, trasformarla, corteggiarla e chissà che altro. Alaric fa la parte dello stupido. Invita a casa sua la nostra protagonista, la quale si sdegna come se ammiccando le avesse chiesto di vedere la sua collezione di farfalle. Lui nicchia, non capisce, le fa un regalo e si mantiene sulle sue. Lucien ed Alaric si detestano, si incontrano/scontrano, ma non si uccidono per il bene dell’amata. Ingarbugliato? Sì. Solo vagamente Romance? No.
Da segnalare l’apprezzabile comparsa di Padre caliente. Personaggio originale, con una bella storia e che contribuirà a creare un colpo di scena ed un finale con il botto. In conclusione, questo libro è da leggere per dare un finale alla storia di Meena Harper, che altrimenti rimarrebbe in sospeso, con lei in procinto di entrare nella guardia Palatina. Purtroppo la mancanza di brio, rende alcune parti, e maggiormente quella centrale, noiose, ma ha i suoi momenti buoni a compensare.
ESTRAZIONE GIVEAWAYS
“Jack Bauer – così chiamato perché il suo livello di ansia era superato solo dalla sua determinazione a salvare il mondo da ogni male”Vi ho già ringraziato per aver partecipato così numerosi, e vi assicuro che abbiamo letto ed apprezzato ognuno dei vostri commenti. Ne voglio riportare uno a simbolo di tutti gli altri. Mik ti assicuro che io mi sono sbellicata!
“Mmm..ok! Ma premetto che la mia storia è mooooolto imbarazzante! Il sei gennaio di qualche anno fa, il mio criceto Gloria scappò dalla sua gabbietta. In casa non si trovava. Non c'era sotto i mobili, nè aveva lasciato dietro di sè qualche traccia. La signora del negozio di animali ci consigliò di acquistarne uno maschio, in modo che Gloria, attratta dall'odore, sbucasse fuori! Grazie a un prezzo di fiducia, lo comprammo immediatamente. Come previsto dalla commessa, Gloria, quella sera stessa, ritornò nella sua gabbietta. La missione del criceto senza nome era riuscita alla perfezione! Proprio quando stavamo per discutere della sistemazione dei due animaletti e del nome della new entry, accadde un qualcosa di molto prevedibile! Due criceti.. un maschio e una femmina.. nella stessa gabbia: mi spiego,no? Visto lo spirito di "Iniziativa" e la passionalità del nuovo, audace animaletto decidemmo di chiamarlo Rocco! No, non in onore di san Rocco, ma come un Rocco molto celebre: Rocco Siffredi XD Ps. L'avevo detto che era imbarazzante !! hahahahaha :D”Bene, bene cari lettori, bando agli indugi, perché è il momento di dichiarare il nome del vincitore. Rullo di tamburi e......
CONGRATULAZIONI A... ROWAN
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