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Recensione "Parole sulla sabbia" di Ellen Block

Creato il 07 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Le capriole di un destino cesellato nel dolore e nella riscoperta della vita. I venti di un’isola recintata di tradizioni, soffieranno su una protagonista che troverà la forza e il desiderio di ricominciare a vivere. Titolo Parole sulla sabbia
Autore Block Ellen Prezzo € 14,11 Dati 2011, 327 p., rilegat Editore Corbaccio (collana Romance) Disponibile anche in ebook Trama:
Abigail Harker abbandona il suo amato lavoro di lessicografa per diventare custode di un vecchio faro su un'isola sperduta al largo della costa del Nortb Carolina. Arrivata a Chapel Isle fuori stagione, Abigail immagina di trovarvi pace e solitudine e di poter esplorare con tranquillità l'isola che suo marito aveva amato da bambino. Ma le cose vanno diversamente. Il pittoresco faro in realtà è un edificio diroccato e inquietante che custodisce un misterioso passato. E, d'altra parte, Abigail è perseguitata dal suo di passato, anche se, lentamente, riesce a intessere legami sorprendenti con le persone del luogo e a stabilire un rapporto con il proprio dolore che le permetterà di trovare un nuovo equilibrio. Parole sulla sabbia racconta con grazia uno dei più grandi misteri della vita: la forza che nasce per farci superare una perdita devastante, attraverso il potere delle parole e la loro capacità di guarire, di trasformare, di toccare il cuore.

RECENSIONE Abigail lavora con le parole. La sua intera esistenza è sempre stata apostrofata dal significato che ogni singola parola o sillaba è capace di custodire. Un amore sincero e isolato per una materia che lei considera molto più che tale, ma un vero e proprio universo di sensazioni da riuscire a sentire. Lessicografa in carriera, moglie e madre soddisfatta della felicità costruita con fatica e perseveranza, si ritrova ad essere catapultata in una tragedia che brucerà letteralmente ogni brandello della sua vita: un terribile incendio devasterà la sua abitazione strappandole via la famiglia. Sarà l’unica volta in cui Abigail non riuscirà a trovare le parole adatte per descrivere i silenziosi tormenti che le devasteranno l’anima. Nessuna espressione potrebbe mai descrivere pienamente gli inutili sensi di colpa, i se e i perché che tenderanno ad isolarla sempre più dal mondo intero.
Una scelta ottimale, dunque, quella di mollare la sua vecchia vita, oramai inesistente, per affrontarne una nuova, trasferendosi a Chapel Isle, l’isola in cui suo marito le aveva raccontato di aver vissuto i momenti più felici della sua infanzia. Era lì che, insieme, avevano deciso di trascorrere delle vacanze con il loro piccolo. Un sogno poi svanito per sempre, insieme alle fiamme che avevano ingoiato ogni speranza per il futuro. Ma in quell’isola lontana dalla frenetica civiltà a cui Abigail era sempre stata abituata, tutto sembra andare controcorrente, e non sarà facile per lei ambientarsi al ritmo che gli isolani sostengono. Regole ben precise e un codice tipico delle ristrette cerchie di paesani, vigono su coloro che iniziano a popolare le giornate di Abigail, rischiando di farla pentire della sua scelta. Inoltre, c’è lui: il faro dell’isola. La sua nuova abitazione, la sua inconsueta e meravigliosamente paurosa casa. Attorno al faro di Chapel Isle affiorano misteri e dicerie, e l’incombenza del fantasma dell’antico guardiano, il vecchio Mr Jasper, rende il suo soggiorno intriso di ansie e suggestioni.
Una variopinta gamma di personaggi girerà attorno alla protagonista, ognuno con i loro piccoli o grandi segreti che non sono poi tanto segreti: a Chapel Isle tutti sanno tutto di tutti e ognuno si guarda comunque bene dal parlare troppo. Simpatie e antipatie si alterneranno in uno scorrere di pagine delicate e riflessive, che daranno sempre più maggior rilievo al carattere di Abigail e alla sua serrata sofferenza del cuore.
L’autrice Ellen Block dipinge con una maestria delle parole davvero sapiente, la scalinata verso l’alba di una nuova esistenza per quella che da Abigail diventerà Abby: una donna. Lo stesso volto. Due vite che s’intrecceranno tra loro, fino al momento in cui troveranno il coraggio di dividersi; l’una per restare indietro, l’altra per andare avanti. Una lieve aurea di suspance aleggerà attorno agli episodi che vedranno Abigail alle prese con il presunto fantasma del faro, ma sarà il suo interagire con i reali personaggi della storia che renderanno più ricca una trama altrimenti esposta ad alterni cali di azione. Il romanzo della Block spicca per la sua alta qualità e per la capacità di scavare i sentimenti dei personaggi che in esso sono tratteggiati e presentati in ogni loro carattere e particolarità. La storia di una rinascita, di una salita, di una guarigione dell’anima. Da un finale che lascia sperare in un seguito forse più accattivante e disposto a rivelare alcune parole rimaste ancora lì…tra la sabbia e le pagine di quest’opera dal sapore nostalgico e puramente letterario.
<<... Poi, un giorno, tirai fuori un paio di mocassini, li misi e me ne uscii. Riuscii ad arrivare solo alla veranda. Fin lì e basta. Non sono stato capace di andare più lontano, per un po'. Col tempo, diventò più facile. Bisognava solo che mettessi le scarpe ai piedi.>>
L'AUTORE: Ellen Block ha studiato Letteratura all’University of Michigan negli Stati Uniti, dove ha ottenuto due premi per la narrativa, l’Hopwood Prize e l’Haugh Prize. Ha seguito lo Iowa Writers’ Workshop e si è specializzata poi in Inghilterra presso l’University of East Anglia’s Fiction Writing Program. Ha debuttato con una raccolta di racconti inediti in Italia, Destination Known, con cui ha vinto il Drue Heinz Literary Prize, e ha al suo attivo altri due romanzi, The Grave of God’s Daughter e The Lightning Rule. Vive a Los Angeles, dove sta lavorando, su richiesta dei lettori e del suo editore, al seguito di Parole sulla sabbia.

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