Recensione: "Per una volta nella vita" di Rainbow Rowell.

Hei cupcakes! So che è da un po' che manco, ma non fatene una colpa, la scuola mi uccide e la lettura non so mai dove infilarla! Per lo meno questo è un weekend  rilassato quindi posso finalmente dedicarmi a portarmi avanti con gli arretrati e coi i libri che devo leggere e recensire, come questo di cui vi parlerò oggi! Per cui direi di lasciare stare le chiacchiere e di parlarvi di Per una volta nella vita.



Per una volta nella vita

Autore: Rainbow Rowell
Editore: PIEMME
Pagine: 320
Prezzo: 15,50 €
Data d'uscita: Ottobre 2013

Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l’abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere.

Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai.
La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l’altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l’altro odia di sè, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare in conti con un bel po’ di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?

Sto scrivendo questa recensione con "Counting Stars" dei One Republic in sottofondo perché è una canzone che rispecchia una parte di me, così come ha fatto questo libro. Mi aspettavo un romanzo romantico all'inverosimile prendendo in mano Per una volta nella vita, avendo già letto Fangirl di Rainbow Rowell sapevo già - più o meno - cosa aspettarmi.
Ma il fatto è che qualunque cosa mi aspettassi non è stata, come dire, "soddisfatta"? 
Leggendo questo libro ti trovi davanti ad Eleanor, una ragazza in carne insicura come pochi e a Park, un pochino nerd, che nella vita ha una famiglia che gli vuole bene - esattamente quello che Eleanor vorrebbe avere, che vive con il padrino violento e con 5 fratelli.

Si conoscono su un pullman, entrambi hanno sedici anni e tutta la vita davanti, condividono la passione per la musica, ma non potrebbero essere più diversi. 

Un libro che ti trascina coi capitoli corti, saltando dal punto di vista di Eleanor a quello di Park, in un vortice di segreti e bugie, ma anche di dolcezza e tenerezza - un mix che la Rowell ha saputo perfettamente creare in un romanzo da leggere tutto d'un fiato. Non so dirvi perché mi sia piaciuto così tanto: non è una di quei romanzi che piangi perché lo hai finito o vai a leggerti mille mila fanfiction perché vuoi ancora un po' di Eleanor & Park - guardando nell'insieme, non l'ho né adorato né lo rileggerei una seconda volta di mia spontanea iniziativa, se devo essere sincera - è solo che mi ha lasciato, con certi suoi passaggi, scossa nel profondo - come tutti gli adolescenti, sono in una situazione "amorosa" un pochino "difficile", e lunga e complicata e imbarazzante da spiegare - ma il fatto è che certe volte scoppiavo a piangere con le budella in subbuglio nella pancia perché ripensavo alla mia storia, non a quella di Eleanor & Park - che è comunque abbastanza toccante.

In generale, Per una volta nella vita merita come libro, anche se non l'ho trovato nulla di speciale o il capolavoro a cui tutti alludono - una lettura scorrevole e leggera, ottima per passare in buona compagnia i pomeriggi uggiosi di Novembre.