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Recensione "Proibito" di Tabitha Suzuma

Creato il 20 febbraio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
UNA STORIA D'AMORE SUI GENERIS, DELICATA E INDIMENTICABILE.Un libro che non potrà lasciarvi indifferenti

Titolo: Proibito Autore: Tabitha Suzuma
Pagine: 360
Prezzo: 16,00 €
Editore: Mondadori



Trama:
Fuori, nel mondo, Lochan non si è mai sentito a suo agio. Gli altri sono tutti estranei, alieni… Solo a casa riesce ad essere se stesso. Maya ha sedici anni, è una ragazza sensibile, delicata e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. Lochan e Maya sono fratelli, e hanno altri tre fratellini da accudire: Kit, Tiffin e Willa sono la loro ragione di vita e la loro preoccupazione più grande, da quando il padre li ha abbandonati per una nuova famiglia e la madre ha iniziato a bere, si è trovata un altro uomo e a casa non c’è mai. I giorni passano e solo una cosa ha senso: essere vicini, insieme, legati, forti contro tutto e tutti. Per Maya, Lochan è il migliore amico. Per Lochan, Maya è l’unica confidente. Finché la complicità li trascina in un vortice di sentimenti, verso l’irreparabile. Qualcosa di terribile e meraviglioso allo stesso tempo, inaspettato ma in qualche modo anche così naturale. Qualcosa che, ancor prima di iniziare, è già condannato.
RECENSIONE
Il sentimento era lì che covava da anni, salendo giorno dopo giorno sempre più vicino alla superficie. Era solo questione di tempo prima che squarciasse la fragile ragnatela del nostro rifiuto mentale, obbligandoci a guardare in faccia la realtà e ad ammettere ciò che siamo: due persone innamorate di un amore che nessuno potrà mai capire.”
Proibito. Lo dice il titolo, lo richiama il cuore di filo spinato in copertina.
Proibito dalla legge, dalla morale comune, dalla natura. Ecco perché Lochan e Maya sono “due persone innamorate di un amore che nessuno potrà mai capire”, perché sono fratello e sorella e il loro amore è incestuoso.
Un amore clandestino, nato attraverso lo scorrere lento delle giornate, nato da un'amicizia sorta nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza e sbocciata in un sentimento più maturo e complesso alle soglie della vita adulta. L'affetto sfuma verso toni della passione e del bisogno fisico dell'altro. Perchè ora che hanno trovato la propria anima gemella, quel soffio di vita che li riempie interamente, non possono più separarsi. Vivono dentro un incubo irreale, difficile da comprendere e accettare anche per loro stessi, ma la divisione non è contemplata, distanti iniziarebbero lentamente a morire.
Ma se venissero scoperti, come li giudicherebbero le persone? Quale sarà l'epilogo della loro tragica unione?
Due fratelli nati a tredici mesi di distanza, cresciuti come migliori amici, uniti nel disagio di una famiglia che sta andando in pezzi. Il padre li ha lasciati, si è risposato, nonostante le rassicurazioni su gite e viaggi mensili alla nuova casa, ben presto
le telefonate settimanali diventarono mensili, poi solo in occasione di ricorrenze speciali e infine cessarono del tutto. Quando mamma ci annunciò che la nuova moglie aveva appena partorito, capimmo che era solo questione di tempo prima che anche i regali di compleanno smettessero di arrivare. E così fu. Tutto finì ”.
La madre, mai veramente cresciuta, si rifiuta ostinatamente di invecchiare, fingendo di non avere figli da accudire, esce la sera rincasando alle ore più disparate. La sua ultima fiamma, Dave, è più giovane e con un divorzio e figli alle spalle. Non vuole altri problemi, non gli serve una nuova famiglia. Così la sua diventa una figura materna fantasma, che attraversa il salotto ubriaca nel cuore della notte o che sbatte la porta avvolta nel suo vestito di lustrini, lasciando dietro di se solo una scia di profumo.
Sono Lochan e Maya che si fanno carico dei tre fratelli più piccoli: Kit, in piena crisi adolescenziale, Tiffin terremoto iper-attivo, Willa dolce e sensibile ultimogenita. Fare la spesa, controllare i compiti, organizzare la settimana, le visite dal dentista. Tutto è nelle mani di questi due baby-genitori, che hanno perso buona parte della loro spontanea giovinezza, per crescere velocemente ed essere responsabili.
Ma se la casa, nonostante i problemi è il loro porto sicuro, il mondo esterno rivela il disagio che si è annidato nei loro cuori. Lochan è il primo della classe quando si tratta di fare compiti scritti, ma se interrogato, non riesce a spiccicare parola. Non ha amici, cerca sempre posti isolati in cui passare il pranzo o l’ora di studio, così da non dover affrontare i compagni, con le loro domande e gli sguardi curiosi. Maya non esce mai con l’amica, perché dopo scuola deve correre a prendere i fratellini. Non ha un ragazzo, e non l’ha mai avuto. Sa che alla fine dovrà fare queste cose, ma non si sente pronta e poi, non le piace mai nessuno. Tolto il maglione della divisa e allentata la cravatta, Maya e Lochan escono da quella bolla di sapone che è la scuola, e tornano alla realtà, alla cena da cucinare, Kit da disciplinare, Tiffin da interrogare sulle tabelline e Willa da lavare. Così giorno dopo giorno, la loro complicità cresce, il loro rapporto di reciproco sostegno si evolve in qualcosa che va oltre l’affetto fraterno.
Vivono dietro una maschera, in una finzione comandata da rigidi dettami di una società che non trova spazio per i loro sentimenti. Hanno paura di essere scoperti esono se stessi solo quando, finalmente giunti al termine di una lunga giornata, possono finalmente bearsi della vicinanza dell'altro. Ma il fantasma della separazione non scompare mai. Nemmeno quando cercano di dimenticare la loro tragica situazione e abbandonarsi alle loro semplici, naturali emozioni. Una vita che minaccia di soverchiarli per i problemi e i doveri che gravano sulle loro giovani spalle. Problemi che scivolano via magicamente con una carezza, un bacio a fior di labbra, un ti amo sussurrato nell'ombra di una stanza illuminata dai tenui raggi della luna.
Attimi di gioia rubati, screziati dalla sofferenza e dalla solitudine.

Tabitha Suzuma dipinge con tratti dolci e delicati i problemi di questi due giovani adulti, l’irritazione verso una madre che non è più tale da ormai molto tempo, la paura costante di non resistere, di non riuscire a fare tutto, e di essere separati dai servizi sociali. Il legame speciale che unisce Maya e Lochan fiorisce lentamente davanti ai nostri occhi: i dubbi, i sensi di colpa, la rabbia, diventano anche i nostri mentre scorriamo ipnotizzati le parole. Il punto di vista che passa da uno all’altra, ci fornisce un quadro completo d’umori e sensazioni, alle quali altrimenti non avremmo accesso. Tutto scritto con uno stile scorre leggero come un soffio, mai volgare e sempre veritiero. Una narrazione che graffia, punge, fa sanguinare dentro per la sofferenza di un amore così disperato, cercato, dotato di spine così feroci da portare alla morte.
Un libro molto bello, lirico, che fa pensare e che ti si aggrappa al cuore.
Una sinfonia che ammalia e conquista lentamente, si insinua senza rumore nella mente e nel cuore del lettore. Una musica intima che fa vibrare le corde più profonde dell'anima provocando gioia, tenerezza ma anche tristezza e dolore. L’attacco di panico di Lochan e la sua rabbia incontrollata la sera dell’appuntamento della sorella, il terrore di Maya per la scomparsa dei fratellini o per la caduta di Willa, sono qualcosa d’eccezionale, per il realismo che traspare. I pensieri, le azioni, i turbamenti trasportano la mente all’adolescente che eravamo in un passato più o meno remoto. Un libro da leggere e assaporare lentamente, da non giudicare senza averlo finito, studiato, capito.
Un libro di straziante bellezza che narra una storia d'amore appassionata e incredibilmente toccante. Suzuma dipinge un quadro di struggente realismo, accompagnato dalla disperazione e dal bisogno d'amore, che si verifica in famiglie distrutte, ma animato dalla speranza di un destino migliore. Una luminescenza che brilla in lontananza che deve essere raggiunta. Un romanzo coraggioso e difficile, affascinante ed emotivamente impegnativo.
"Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce" -B. PascalVik & Ale
L'AUTRICE:Tabitha Suzuma nasce a Londra le 1975, da madre inglese e padre giapponese, e cresce circondata dall’affetto dei quattro fratelli minori. Non ha mai amato particolarmente la scuola ma si è comunque laureata in Letteratura Francese ( nonostante l’odio per la letteratura francese). Candidata a numerosi premi letterari, ha vinto il noto Young Minds Book Award. Proibito è tra i finalisti del prestigioso premio Carnegie Medal 2011.

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