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Recensione "Pyras" di Ulrike Schweikert

Creato il 09 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
DIE ERBEN DER NACHT - GLI EREDI DELLA NOTTE 3UN PIACEVOLE LIBRO DI PASSAGGIO
CHE PROMETTE SCINTILLE PER IL PROSSIMO CAPITOLO
Titolo originale: Pyras
Serie: Die Erben Der Nacht
Libro: 3#
Autrice: Ulrike Schweikert
Editore: Armenia
Pagine: 602
Prezzo:17,50
Data di pubblicazione: febbraio 2011
Trama:
Alla fine del XIX secolo, la specie dei vampiri rischia ormai l’estinzione. Rimane un’unica speranza: le nuove generazioni devono tornare a prendere coscienza dell’Eredità della Notte e riportare i clan alla grandezza di un tempo. Per il terzo anno di accademia, i giovani vampiri protagonisti della saga raggiungono il clan dei Pyras che, con l’aiuto dei ratti, governa il mondo sotterraneo della metropoli parigina. Il labirinto con i suoi segreti presto conquista Alisa del clan dei Vamalia, la giovane Lycana Ivy, l’attraente Franz Leopold e il britannico Malcolm, specialmente quando gli amici incontrano il leggendario fantasma dell’opera. Poi tra i vampiri si diffonde un morbo, misterioso quanto letale. Mentre cercano freneticamente di scoprirne l’origine, i giovani eredi finiscono per imbattersi in Carmelo, lo spietato cacciatore di vampiri che hanno sconfitto già una volta. Ma ora il micidiale avversario è tornato, e la sua vendetta sarà terribile…
BREVE INTRODUZIONE ALLA SAGA PER CHI ANCORA NON LA CONOSCESSE
La specie dei vampiri sta rischiando l'estinzione e per scongiurarla i capi dei grandi clan europei - i Vamalia di Amburgo, i Dracas di Vienna, i Nosferas di Roma, i Vyrad di Londra, i Pyras di Parigi e i Lycana d'Irlanda) stabiliscono una tregua alla millenaria ostilità che segna i loro rapporti, e decidono di istituire una scuola affinchè i giovani rampolli di ciascun gruppo possano apprendere quanto di meglio gli altri clan possono offrire! Così il primo anno i giovani vampiri vengono accolti a Roma dal clan dei Nosferas che, essendo stato a stretto contatto con la Chiesa per secoli, ha sviluppato un alto grado di resistenza nei confronti di oggetti e luoghi sacri, facoltà decisamente opportuna da imparare. Il secondo anno invece i nostri protagonisti si ritrovano in Irlanda tra i Lycana, che insegnano loro l'arte della trasmutazione. Questo terzo anno si ritrovano di nuovo tutti insieme a Parigi, nella sede dei Pyras. Gli eredi sono molti, quasi tutti sono seguiti dalle loro "ombre" (ma alcuni clan li chiamano "impuri", cioè vampiri per trasformazione e non di nascita che hanno minor dignità nell'assetto sociale), e inoltre ad ogni anno scolastico si trasferiscono in un clan differente, quindi la serie propone una certa ricchezza di personaggi. Ma i protagonisti principali sono quattro: Alisa, la Vamalia dotata di incredibili curiosità ed intelligenza; Evy, la Lycana profonda e comprensiva che nasconde un pericolosissimo segreto; Franz Leopold, il talentuoso Dracas che rinuncia piano piano all'arroganza atavica e si affeziona al gruppo dei 4 amici; e infine Luciano, il Nosferas un po' pasticcione e cicciottello la cui caratterizzazione segue la crescita più lenta e meno significativa.  I nostri devono dal loro primo incontro districarsi tra tradimenti e nuove amicizie ed alleanze, pregiudizi e ripensameti, amori che nascono e odi ancestrali che minano ogni possibilità di  collaborazione e fiducia reciproca, e coprirsi le spalle da un terribile nemico che rimane ancor'oggi nell'ombra, e di cui l'autrice centellina in ogni libro intenzioni e fini...
Die erben der Nacht
1. Nosferas (Germania 2008) - Nosferas (Armenia 2009)
2. Lycana (Germania 2008) - Lycana (Armenia 2010)
3. Pyras (Germania 2009) - Pyras (Armenia 2011)
4. Dracas (Germania 2010) - ancora inedito
5. Vyrad (Germania 2011) - ancora inedito

RECENSIONE

La musica era così sconvolgente che Alisa non sapeva più se continuare a sopportarla o fuggire da quell'inquietante forza che avvolgeva e catturava i sensi con invisibili seppure solidi lacci. Quella musica era bellissima e terribile al contempo. Ed era pericolosa! Il suono proveniente dalle canne dell'organo scorreva freddo e caldo nelle sue vene e scuoteva tutto il suo corpo.
Questo terzo libro della Die Erben Der Nacht, forse un po’ sottotono rispetto alle aspettative, si è rivelato più un capitolo di passaggio che non uno decisivo.
Anche questa volta la trama segue numerose linee narrative legate a differenti personaggi, che a volte si sfiorano, a volte si incontrano e a volte rimangono invece quasi estranee le une alle altre sino al collegamento finale. Nonostante questa ricchezza relativa a questo capitolo però, la macrostoria della saga si evolve poco, arricchendosi solo di due nuovi tasselli che vanno ad aggiungersi al puzzle generale che ancora rimane poco definito agli occhi del lettore: la rivelazione della personalità dell’Ombra/il Maestro, che per la prima volta invece di utilizzare seguaci si muove di persona, in brevi brani in cui però l’autrice ci consente di vedere attraverso il suo POV; e la scoperta della possibile esistenza di un settimo clan, quello carpaziano, temibile e potente e a quanto pare decisamente ostile.
Libro di passaggio anche per quanto riguarda i sentimenti dei protagonisti, che vivono pochi scontri, chiarimenti, dichiarazioni, e quando li vivono accade con un certo distacco. Unica eccezione è rappresentata dalla romantica e struggente storia d’amore tra Michael e Latona, la nipote del cacciatore di vampiri già incontrato a Roma, che però coinvolge poco i quattro protagonisti, se non in vista dei rapporti futuri tra loro visto che costringe Alisa, suo malgrado, ad allontanarsi dall’ormai impegnato Michael. Non avrebbe quindi guastato un po’ più di introspezione ora che i personaggi sono cresciuti, ma sembra quasi che l’autrice intenda tenere in serbo per i prossimi libri i grandi turbamenti dell’amore e delle delusioni, e che per ora distribuisca con molta parsimonia indizi sulla strada che stanno prendendo i vari rapporti (sarebbe poco accorto non notare quelli che avvicinano piano piano Alisa e Leo, o forse sono solo frutto della speranza di questa lettrice?).
Nessuna riserva invece per gli accadimenti nella trama, che come dicevo prima si rivela anche questa volta piuttosto ricca! Grazie alla tregua alla millenaria ostilità stabilita dai capi dei sei grandi clan europei di vampiri per scongiurare l’estinzione della specie, e l’accordo di istituire una scuola affinché i giovani eredi di ciascun gruppo possano apprendere quanto di meglio gli altri clan possono offrire, i nostri giovani vampiri sono già stati accolti a Roma dal clan dei Nosferas (che ha insegnato loro a sviluppare un alto grado di resistenza nei confronti di oggetti e luoghi sacri) e in Irlanda dal clan dei Lycana (dai quali hanno imparato l'arte della trasmutazione)! Questo terzo anno di scuola inizia invece ad Amburgo presso i Vamalia, che intendono insegnare ai giovani eredi i progressi scientifici e tecnologici degli umani, con i pericoli che potrebbero comportare per la sopravvivenza dei vampiri ma anche i vantaggi che potrebbero apportare alla loro esistenza. Ma proprio a causa  delle grandi invenzioni umane, i Vamalia perdono la casa dopo pochi giorni di scuola e sono costretti a spostare gli eredi a Parigi, affidandoli alle poco sicure mani del clan dei Pyras.
E infatti, giunti a Parigi gli eredi sono lasciati per lo più a loro stessi, non solo a causa della scarsa considerazione dei Pyras per l’educazione e per la cura di corpo e mente, ma anche perché il clan è vittima di inattese sciagure: prima  la sparizione di uno dei capiclan (che si scoprirà essere stato catturato dagli umani e usato come cavia per creare un’arma contro l’intera specie) e poi lo strano morbo che si diffonde tra i venerandi e li porta alla disintegrazione (effetto dell’arma messa a punto dai rapitori). Così mentre gli eredi cercano di apprendere dai Pyras come controllare i topi ed orientarsi nei cunicoli sotterranei di Parigi, devono anche cercare di scoprire dove sia tenuto rinchiuso il capoclan e cosa stia facendo ammalare e morire i vampiri…
Nel bel mezzo di questi impegnativi indagini e apprendimenti, i giovani eredi fanno anche la conoscenza di un’altra creatura della notte, anche se assolutamente umana, il famigerato Fantasma dell’Opera, un anno prima del suo incontro con Christine (raccontato nel romanzo di Gastone Leroux).  Figura sempre capace di catalizzare fascino e creare magia, Erik merita sicuramente una citazione a parte nella carrellata di personaggi storici e letterari che l’autrice inserisce nel libro che, anche questa volta, sono davvero molti! Dall’ormai ospite fisso, se non comprimario, Bram Stoker, accompagnato dall’amico Oscar Wilde, al professor van Helsing, da Verdi a Pasteur, da Haussmann a Offenbach
L’inserimento di eventi e personaggi storici che caratterizza tutti i libri della saga, ma questo in particolare, è però un punto  forte e debole al contempo. Debole perché non solo a volte rompe il ritmo della narrazione, e altre rischia persino di annoiare un po’ quando i nomi diventano davvero troppi e le spiegazioni eccessivamente lunghe; ma anche perché spesso scade nell’info-dump, soprattutto se a fare da cicerone agli eventi storici è un personaggio come Joanne, da sempre presentato come tutti i Pyras: un po’ gretto, poco sveglio o comunque poco interessato al mondo intorno a sé e al di fuori dei cunicoli sotto Parigi. Ma è anche il punto forte perché è indubbio che, nei brani in cui è presentato con naturalezza e continuità con la narrazione,  sia straordinariamente arricchente per il giovane lettore cui sono indirizzati i libri, così come per uno ben meno giovane!
L’attesa per il prossimo libro, dopo quel che l’autrice ha accuratamente e forse cautamente preparato in questo, è altissima! L’accademia si sposterà a Vienna, dagli altezzosi, arroganti, supponenti, rigidissimi, ma anche potentissimi e talentuosi Dracas. Sarà uno spettacolo vedere Leo, “umanizzato” e addolcito dall’amicizia, muoversi a casa propria, tra i suoi simili e gestire il suo rapporto di affetto con i tre amici Evy, Alisa e Luciano. Se aggiungiamo che il punto forte dei Dracas sono i poteri psichici (in primis la lettura del pensiero) e che saranno costretti ad insegnarne i rudimenti agli inferiori eredi degli altri clan, è quasi certo che se ne vedranno delle belle! Infine, i nostri avranno ormai raggiunto i 16 anni… credo sarà un libro decisamente movimentato! E imperdibile! -_^
L'AUTRICE:Ulrike Schweikert (28 novembre 1966 a Schwäbisch Hall) è una scrittrice tedesca di letteratura storica e fantastica, e ha anche scritto sotto lo pseudonimo di Speemann Rike. Ha studiato geologia e giornalismo e ha approfondito lo studio della storia della propria città natale, ricerca che costituisce la base per il suo primo romanzo, Die Tochter des Salzsieders. Oggi l'autrice vive vicino a Pforzheim. Nel 2004 ha ricevuto il Premio HansJoerg-Martin.

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