Recensione | Reign 2×17 “Tempting Fate”

Salve Royals!

Spero stiate tutti bene dopo la scorsa puntata; la suddetta è meglio riassumibile in due parole: lo schifo.
Ero già pienamente consapevole del degrado nel quale la serie stava scivolando, ma non pensavo sarei arrivata a volermi fare una doccia dopo aver visto un episodio di un telefilm. A puntata conclusa, mi sentivo sporca, sudicia, lercia come lo era, tra l’altro, la puntata ~~(scritta da Sudz, Sudicio, Sutherland, non a caso)~~. Avevo bisogno di lavarmi, di togliere tutto quel marciume che Tempting Fate aveva da offrire.
Nota positiva: gli scopi benefici della puntata erano plurimi, visto che la mia stitichezza ne ha risentito positivamente. Perché questa puntata ha fatto proprio cacare, perdonatemi la scurrilità. E non trovo nemmeno parole sufficienti per descrivere quanto io sia allibita, sconvolta, schifata. Non gentili, almeno.

Il mio stato d’animo alla fine dell’episodio era, più o meno, questo (prima di farmi la doccia, intendiamoci):

Disperazione pura. La stessa che provi quando sai che non c’è più speranza, non importa cosa tu faccia. Ecco, per questa stagione non c’è più via di redenzione, qualsiasi cosa accada. Se un anno fa mi avessero detto che un giorno avrei pensato ciò, non ci avrei creduto… eppure, eccoci qui. E mi dispiace tanto essere giunti a questo punto.

Iniziamo a scavare più a fondo per argomentare la mia tesi, comunque.

La puntata si apre con l’uccisione di uno degli inviati di Mary, il quale era in possesso di alcune lettere riguardanti la fuga di Mary e Condé in Scozia. Al che, Condé è costretto a rivelare a Mary che lui, in realtà, sta patteggiando con un delegato inglese, Burgess, mandato dalla regina Elizabeth che è interessata al nostro Borbone.
Mary, che farebbe bene ad imparare a chiudere sia la bocca che le gambe, si arrabbia lì per lì – patetico il suo “Liar! I opened my heart to a liar!”, l’avrei presa a schiaffi fino a farle cambiare la fisiologia del volto – e dimentica tutto in cinque minuti.
Fatemi capire: a Francis, per la sola colpa di essere stato assente durante il suo stupro, ha detto peste e corna – queste gliel’ha anche fatte – e a Condé, che stava complottando con la sua acerrima nemica, le perdona tutto? Mah, povera Italia. Anzi, povera Scozia.
Estorte le informazioni riguardanti il viaggio in Scozia, Mary è esposta ad un pericolo enorme, ma chissenefrega! Fa arrestare Burgess per ottenere informazioni concernenti le vie più sicure per tornare in patria. Cioè, ma allora sei cretina di professione.
Come se non bastasse, fa anche una sceneggiata nella quale reclama il suo potere sulla Francia. Mi par giusto, in fin dei conti non stai mica scappando come una regina emerita. Una donna emerita, ecco cosa sei.

Come ogni ragazzina che si rispetti, Mary costringe Louis a scegliere tra lei ed Elizabeth (quando avrebbe dovuto mandarlo a quel paese da mo’). Condé (anche lui non capisce una ceppa) ovviamente sceglie Mary.
Allora la nostra (anzi, vostra: io non la voglio) Queen of Scots, mostra al caro Borbone quanto le grazie scozzesi siano grandi, aprendogli tuuuuutti gli orizzonti possibili.
CAGNA.

Mary Stuart, ragazza con degli ideali, era diventata una donna capace di seguirli, di esercitarli. Era una donna forte, indipendente, intelligente e sensibile; una stratega ed una guerriera, capace di destreggiarsi tra gli intrighi di corte e le sue emozioni.

Puoi esserne certa.

Essere indipendenti non vuol dire non essere capaci di donarsi completamente a qualcuno, però. Mary, questo, non l’ha capito ed ha, così, voltato le spalle all’uomo che diceva di amare. Ne ha trovato un altro, pure più brutto, e si è concessa a lui credendo di riscattarsi. Le sue debolezze nei confronti dell’uomo a lei più intimo si sono rivelate punti di forza, trattandosi di Condé. Francis non poteva nemmeno darle il Buongiorno; a Louis, tuttavia, il Buongiorno gliel’ha dato lei: a letto.
Il suo personaggio non offre più alcuna fonte d’ispirazione. Niente, se non ipocrisia, falsità, immoralità. Mary è diventata l’incarnazione dell’irrazionalità, segue i suoi istinti senza neanche conoscerli. Non pensa, agisce senza coscienza e criterio. Si prende gioco delle persone che la circondano… si prende gioco di sé. Non ha rispetto per se stessa.
Si è rovinata con le sue mani.

Meanwhile, Narcisse riesce a scoprire del piano di fuga (prima regola di Reign: Narcisse è sempre nel mezzo, come il prezzemolo, e c’entra sempre qualcosa) e lo rivela a Catherine, la quale si era accorta della tresca della nuora. Appena sa del tradimento di Mary, Catherine corre ad informare Francis.

FRANCIS.
OH MIO DIO.

Le tragiche notizie gli fanno sanguinare le orecchie. Letteralmente.
Francis si sente male, sviene e cade a terra. E’ malato: sta morendo. Nostradamus lo aveva predetto (dopo i Maya).
In quel momento, sarò sincera, mi è crollato il mondo addosso. Dalla mia bocca non ho potuto che sussurrare un gracile no, che è presto sfociato in un urlo, un insulto nei confronti di Mary. Lei al caldo con la coperta fatta dai peli della scimmia che è Condé, Francis in fin di vita respirante i sospiri della madre disperata.
Sapevo che Francis sarebbe dovuto morire, ma… non così, non così dolorosamente. Un modo peggiore per farlo dipartire non potevano trovarlo, proprio in queste circostanze di merda lo dovevano far crepare.
E’ meglio che inizi ad andare da un bravo psicologo prima della fine, altrimenti non mi riprenderò.

Catherine, ad ogni modo, va subito nel panico e si ricorda della profezia: lo sconforto è immenso. Ma, certamente, le sta morendo il figliolo, e lei se la spassa con Narcisse. Ora, comprendo il bisogno di conforto, ma lei, Catherine de’ Medici, che alza la gonna al prima che passa, NO, mi rifiuto di crederlo. Catherine de’ Medici, la mia compaesana, che col primogenito morente, si mette a fare le porcate… NO, NO, NO, NO. You must be kidding me.
Una cosa del genere posso accettarla da Mary, già rinomata sgualdrina, ma da Catherine no. Non si può distruggere un personaggio così, dai. Non si può.

In tutto questo sterco, l’autore inserito schizofrenicamente le vicende di Bash. E anche qui è stato incasinato tutto.
Bash lascia Kenna, giustamente, per darle la possibilità di dedicarsi al club di poco di buono con Mary.
La supplica di Kenna è stata urtante, è ingenua e stupida come aveva imparato a non essere. Non può pretendere nulla, anzi, si merita tutto ed anche peggio.
Bash, by the way, parte, verso dove non si sa, cosa fa non si sa… non si sa nulla. E poi viene ferito a morte, improvvisamente: una lancia lo trafigge trapassandogli il fianco. In questa scena ho spalancato la bocca così tanto che mi sono ritrovata una colonia di mosche dentro.
Quando si risveglia, Bash si trova davanti Delphine, la suora della prima stagione. Bash vuole essere salvato, e lei gli preme la ferita facendolo urlare come un forsennato. Credo che sia stato questo a provocare l’infezione di Francis: la vita di un fratello, per un’altra.
Bash è stato completamente emarginato per tutta la stagione, è stato sempre a fare l’inviato di Mistero. Che vogliano passare al sovrannaturale? Tanto non sanno più che inventarsi.

Intanto, c’è Leith che ha un po’ di buon senso. L’unica cosa buona della puntata.
Leith, coerente con se stesso (almeno lui), desidera che Greer ottenga l’annullamento del matrimonio cosicché possa sposarla. Vuole avere una famiglia, con dei bambini.

Francis si rifiuta di aiutarlo poiché troppo occupato a rimuginare sul passato, allora si rivolge ad un uomo di Chiesa, credo un cardinale, implorando di essere ascoltato. Spero vivamente che i Greith riescano a coronare il loro sogno d’amore.
Sempre che Claude lo voglia: Catherine, per impedire alla figlia di intrattenersi continuamente, incarica Leith di occuparsi di lei. E subito gli fa gli occhi dolci, ma vabbè, noi confidiamo in lui.

In conclusione, la corte di Francia è diventata un letamaio.
Sarà stato il numero dell’episodio, 17, a renderlo così sfortunato. Boh, so solo che questo è uno dei peggiori episodi che abbia mai visto in vita mia. La società descrittaci in un questo show mi fa perdere fiducia nei confronti dell’umanità.
Spero che a voi la puntata sia piaciuta più che a me, dato che a me a fatto proprio ribrezzo. Quasi mi repelle pensare agli eventi che ci sono stati narrati… non c’erano nemmeno gifs su Tumblr da inserire nella recensione tanto l’episodio ha fatto pena.
Sarò ripetitiva, ma non vedo l’ora che arrivi Elizabeth. E’ proprio di lei che abbiamo bisogno.
Vi lascio col promo della prossima puntata. Alla prossima e preghiamo per Francis!