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Recensione | Resurrection 2×11 “True Believer”

Creato il 15 gennaio 2015 da Parolepelate

Bentornati con Resurrection!
Mi scuso per aver saltato la recensione dello scorso episodio, ma ammetto di averlo trovato piatto al punto di non aver trovato nulla d’interessante da dire (non che di solito ce l’abbia, ma…). Questa volta è andata decisamente meglio, infatti non vedevo l’ora di vedere questo episodio dopo il promo super spoileroso che era stato rilasciato.

Vorrei partire da Margaret, la cui storyline sembra essersi chiusa la scorsa settimana, con lei che finalmente si toglie dalle scatole prende la decisione di allontanarsi dai Langston e si fa portare nello stesso istituto in cui sono rinchiusi gli altri Ritornati. Fred, che evidentemente ha dimenticato quello che Margaret ha fatto a Barbara – spoiler allert: io no! -, voleva tenerla con sé, ma lei ha rifiutato. Sensi di colpa?

Recensione | Resurrection 2×11 “True Believer”

Sarò implacabile, ma anche se ammetto che mi sia piaciuto il modo in cui ha condannato il bullismo e recuperato gli occhiali di quella povera donna, non è che abbia dimenticato tutte le sue manipolazioni e i casini che ha portato nella sua stessa famiglia. Ho apprezzato anche l’essersi disperata per la momentanea morte di Henry (e ci mancherebbe altro!).
È sicuramente un personaggio che nasconde un passato difficile, ma non è certo l’unica quindi non mi metterò a giustificarla, sebbene le conceda il beneficio del dubbio di aver fatto ciò che ha fatto convinta che fosse la cosa giusta.

Intanto, Rachael è scesa da quella dannata macchina troppo vicina ai binari ed è arrivata in città.
Ha superato la morte di Tom – più in fretta di me! Io ho passato l’episodio ad implorare James di riportarlo indietro e no, non me ne frega dei suoi “non posso”. Non può riportare indietro una comparsa a caso che non rivedremo più e non Tom! – e ora cerca solo di rimettersi in careggiata, trovando una sistemazione e rimanendo in attesa di partorire. Il “da un momento all’altro” di Maggie mi ha un po’ sorpresa, però. Cioè, okay che la sua gravidanza è veloce, ma non mi sembra poi così tanto avanti. Bah, tutto per farla partorire entro alla fine della stagione, che roba!
Mi chiedo anche come Racheal possa non essere affatto preoccupata di Janine. L’ha atterrata, ma non è che sia morta (giusto?), e non scommetterei sul fatto che non potrebbe ripresentarsi una notte e soffiare il bambino a Rachael senza pensarci due volte.

Recensione | Resurrection 2×11 “True Believer”
Recensione | Resurrection 2×11 “True Believer”

Infine, arriviamo alla parte più affascinante dell’episodio: la morte di Henry e le attività del Pastore James.
Dopo la lite della scorsa settimana e il tentativo di fare pace in questa, Henry ha un attacco di cuore all’improvviso e muore. Così direttamente, perché la sua morte non è il punto focale dell’episodio (beh, più o meno), ma quello che significa e ne consegue.
Prima di tutto, in questo show, la gente di Arcadia inizia a distaccarsi dal concetto vero e proprio di morte (quindi di perdita). Per esempio, se da una parte abbiamo Fred che si pente e subito piange per la morte del fratello, dall’altra abbiamo Lucille che crede con tutte le sue forze che il marito tornerà da lei. Fred e Maggie cominciano anch’essi ad aggrapparsi a questa speranza, al punto che Fred spara a James su sua richiesta senza un attimo di esitazione. E quindi… la morte non conta più? E la vita? Se si può ritornare così facilmente, uno può uccidere qualcun altro ed è come se gli avesse tirato un semplice ceffone? Questo stesso concetto era già stato affrontato con Carl e il fratello bullo, ricordate? Carl, quando il fratello lo stressava troppo, lo uccideva e lo seppeliva in cantina, anche se lui poi ritornava, ancora e ancora. Resurrection ha i suoi difetti, però qualche volta fa pensare e tira fuori delle cose interessanti.
Proseguendo oltre, va tutto bene e Henry ritorna. [E ora pretendo Tom! ADESSO!]
Quello che non mi spiego è come James abbia potuto riportare indietro la comparsa con trucchi da truffatore di seconda categoria, mentre per Henry abbia dovuto farsi sparare in un campo e ci abbia messo ore (a proposito, ma non doveva impiegarci meno di un’ora?).
Ma quindi ora Henry è un Ritornato?

Per quanto riguarda il Pastore James… fin dalla sua comparsa in quel campo si è sicuramente mostrato interessante. Voglio assolutamente sapere il collegamento con gli insetti e se la sua redenzione (immagino che la possibilità che fosse un truffatore negli anni trenta non fosse tanto per dire) sia davvero sincera. Sì, ha riportato indietro un paio di persone, ma dov’è il prezzo da pagare (c’è sempre un prezzo!)?
Mi ha colpito anche il fatto che sia morto esattamente a trentatre anni… mi sono chiesta se fosse un caso o avesse un significato biblico.

VARIE ED EVENTUALI:

- Mancano due episodi alla fine e mi sembra ci siano ancora parecchie cose lasciate aperte e in sospeso, ma mi riserverò di giudicare solo dopo aver visto il season (series?) finale.

- Il significato dei sogni è che possono essere riportati solo i morti che vengono sognati da Bellamy? Boh, aspetto più dettagli.

- “Sono tornato per una ragione” di Bellamy. Beh, dal mio punto di vista, ogni Ritornato è tornato per una ragione, ma non è una vera e propria sorpresa che il protagonista sia il tipo che all’incirca deve salvare il mondo, no?

Promo (WTF?!) e ringraziamenti:

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