Trama:
Jane Eyre, Cime tempestose, L'inquilino di palazzo Wildfell: capolavori della letteratura di tutti i tempi, romanzi che tutti abbiamo sentito nominare. Eppure pochi conoscono la straordinaria storia delle tre donne che li hanno scritti. Una storia drammatica e appassionata, costellata di dolori, privazioni, rinunce, povertà, solitudine, morte, ma anche di passioni, sogni, speranze, ambizioni, coraggio e talento. Nascere donna nell'Inghilterra dell'Ottocento significava non avere quasi alcuna possibilità di fama e successo. Nascere donna in uno sperduto villaggio di campagna dello Yorkshire, in una famiglia numerosa, rendeva le cose ancora più difficili. Ma Charlotte, Emily e Anne Brontë erano donne dotate di un talento letterario fuori dal comune, e ne erano ben consapevoli. Fu così che non si fermarono davanti ai pregiudizi dell'epoca e sfidarono il mondo. Fu così che, nel 1847, i tre fratelli Ellis, Acton e Currer Bell, pseudonimi dietro i quali si nascondevano le tre sorelle, pubblicarono presso due note case editrici londinesi i loro romanzi, che scossero il mondo editoriale e culturale del Paese. Eppure questo evento così importante non cambiò la vita delle Brontë, che, nascoste dietro un anonimato tenacemente difeso, continuarono a vivere nell'isolamento e nella dolorosa solitudine di Haworth, sognando e scrivendo meravigliose avventure.In un perfetto mélange di realtà storica e di finzione narrativa, questo romanzo ricostruisce la vita, le passioni, le delusioni, le glorie, i sogni, le difficoltà e gli amori di Charlotte e, accanto a lei, di Emily e Anne, regalandoci un ritratto del tutto inedito e indimenticabile delle più famose sorelle della storia della letteratura di tutti i tempi.
L'autrice:Juliet Gael, americana, laureata in letteratura francese all'Università del Kansas, dopo aver lavorato a lungo per il cinema come sceneggiatrice, ha vissuto quindici anni a Parigi, dedicandosi alla scrittura. Vive attualmente a Firenze.Sito del libro: http://www.romancingmissbronte.com/
Recensione: Nella mia vita di lettrice, ogni volta che mi trovo di fronte ad un classico, mi mancano le parole per descriverlo, per raccontarlo, per far capire agli altri le emozioni che mi ha trasmesso, i messaggi che mi ha comunicato. Vorrei poter avere una definizione di classico da poter usare in ogni occasione, come sostituta delle mie parole. C'è chi di fronte ai classici ammutolisce e s'inchina, come me, e chi invece riesce a farne una ragione di vita, dando a quei romanzi nuova linfa, nuovo vigore, una nuova esistenza. C'è chi indaga dietro a quelle storie per scoprirne le verità e le finzioni, per poter comprendere al meglio il genio dell'autore che l'ha creato. E' quello che ha fatto l'americana Juliet Gael con il suo Romancing Miss Brontë. Prima di parlarvi di questo romanzo, vorrei spezzare una lancia a favore della casa editrice Tea, che ha deciso di mantenere titolo e copertina originali. So che l'Italia poco anglofona pretende e forse merita una traduzione, ma un titolo del genere non ne ha gran bisogno: è comprensibile e fa scivolare il lettore direttamente nella storia. Una bella storia romanzata delle sorelle Brontë. Ammetto che sono a digiuno di biografie di grandi autori, tranne quegli scarsi dettagli appresi sui libri di letteratura inglese al liceo tot anni orsono (e dire che era un liceo linguistico...): tutto ciò che sapevo era la pubblicazione dei romanzi da parte delle tre sorelle sotto gli pseudonimi (maschili) di Currer, Acton e Ellis Bell. Punto. Ignoranza abissale la mia. Ignoranza felicissima di essere tale quando può essere colmata da qualcuno o qualcosa che le racconti tutto ciò che finora non ha saputo, dall'inizio alla fine senza trascurare i minimi dettagli.Ignoranza che alla fine delle 420 pagine del romanzo della Gael si tramuta in (quasi) piena conoscenza dello stato delle cose. Lo so, non sono ingenua, mi rendo conto che l'autrice abbia romanzato la vita delle tre sorelle e del loro fratello Branwell, magari calcando su certi aspetti per rendere più emozionante e interessante la storia: ma se si procede nella lettura con questa consapevolezza, non ci si farà ingannare facilmente e si apprezzerà quella scelta. Le aride biografie risultano spesso monotone e poco coinvolgenti, a meno che il soggetto non abbia avuto una vita particolarmente movimentata, perciò calare la biografia in un romanzo è la scelta giusta per portare quelle vite a noi lettori. Mi sono fatta conquistare dall'inizio alla fine, al punto da non saper quasi comprendere a chi attribuire il merito: all'affascinante vita delle Brontë o alla sapienza della Gael nel mostrarcela?Di sicuro l'autrice ha saputo narrare la storia immergendosi nell'atmosfera del diciannovesimo secolo senza mai sfociare in uno stile troppo moderno o contemporaneo. La Gael ha saputo narrare la storia trasportandosi e trasportandoci nell'Inghilterra della seconda metà dell'Ottocento, risultando del tutto convincente. Ci ha fatto scoprire nella vita della famiglia gli elementi che poi entreranno nei loro romanzi, ci ha fatto comprendere la natura diversa ma ugualmente forte delle tre sorelle. Dal momento in cui resta in vita la sola Charlotte, il romanzo ogni tanto sembra perdere qualche colpo e rallentare o confondere, come se alcuni aspetti di quel periodo di vita fossero più misteriosi da ricostruire. Chissà.Dopo aver finito questa lettura, ed essere stata colpita dal fascino di Charlotte, Emily e Anne mi piacerebbe scoprirne di più, scoprirle ancora una volta. Comprendo come mai la Gael si sia dedicata alla loro storia, ora ho voglia di farlo anch'io!!!
Valutazione: 4 stelline