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[Recensione] Soulless di di Gail Carriger

Creato il 16 aprile 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Gail Carriger;

[Recensione] Soulless di di Gail CarrigerGail Carriger ha esordito con Soulless, primo romanzo con protagonista Alexia Tarabotti, inserito da «Publisher’s Weekly» nella lista dei migliori libri del 2009. Un successo consolidato dal secondo e dal terzo volume della serie, Changeless e Blameless, di prossima pubblicazione per BCDe. È una donna davvero unica, con una smodata passione per l’epoca vittoriana e i parasoli, in una parola: adorabile!

Sito: http://gailcarriger.com/
Sito della Casa Editrice in cui potete vincere una copia del libro
: http://blog.bcdeditore.it/2011/03/soulless/
Pagina Facebook
: http://www.facebook.com/profile.php?id=100002273202566&sk=wall

Serie di Alexia Tarabotti;

1. Soulless (isbn:9788860739230)
2. Changeless (isbn:9788866202356)
3. Blameless
4. Heartless
5. Timeless

I primi tre romanzi sono già stati pubblicati mentre il quarto e il quinto sono in fase di stesura. Non sappiamo se l’autrice abbia deciso o meno di continuare, per il momento la saga si considera conclusa al quinto libro.

[Recensione] Soulless di di Gail Carriger
Titolo: Soulless
Autore: Gail Carriger
Serie: Saga di Alexia Tarabotti, Vol.1
Edito da: Dalai Editore
Prezzo: 17,90€
Genere: Adult Fantasy, Steampunk, Vampiri, Urban Fantasy, Licantropi, Storico vittoriano
Pagine: 320 p.
Voto:
[Recensione] Soulless di di Gail Carriger

Trama: Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e lupi mannari hanno imparato a convivere, ma questo non vuol dire che l’esistenza della giovane Alexia Tarabotti non sia piena di problemi. In­nanzitutto non ha un’anima, un bello svantaggio se si vuole trovare marito. Suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l’aggredi­sce – uno sgarbo imperdonabile all’etichetta – e lei lo uccide con il suo inseparabile ombrellino parasole, le cose sembrano davvero precipitare: la regina Vittoria in persona manda l’inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma non è finita: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ri­tenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l’impermeabilità ai poteri soprannaturali di cui gode essendo senza anima? O i suoi guai non sono ancora finiti? Senz’anima incrocia paranormal romance e romanzo vittoriano, steampunk e storie di vampiri. Londra non è mai stata così divertente.

Recensione:
di Nasreen

Prendete una donna dalle forme giunoniche, la lingua sferzante, un naso non propriamente alla francese e ancora nubile all’età di ventotto anni: avrete la composizione base di Miss Alexia Tarabotti, la protagonista di “Soulless“. Se a questo aggiungete un po’ di sangue italiano, un ombrellino parasole nero assolutamente dalla punta d’argento e che la suddetta Miss Tarabotti è, a tutti gli effetti, senza anima, potrete immediatamente capire che le premesse di questo romanzo sono tutt’altro da sottovalutare.

Una zitella dal carattere indipendente in epoca vittoriana, un branco di vampiri, licantropi fra le forze dell’ordine e scienziati (completamente pazzi!) alle prese con la ricerca della cura del soprannaturale… Se ancora non siete corsi a comprare questo romanzo non resisterete ancora per molto!

Miss Alexia Tarabotti è una delle eroine più incredibili e incontenibili – sotto tutti i punti di vista – che abbiamo mai avuto il piacere di incontrare. Un po’ Anita Blake (cacciatrice di vampiri dalla risposta pronta e perennemente nei guai) e un po’ Bridget Jones (single pasticciona da sempe alla disperata ricerca di un accordo con i suoi tanti difetti), Miss Tarabotti non fa altro che finire in un guaio dopo l’altro, dai quali si tira fuori grazie al suo fedele parasole dalla punta d’argento. A cominciare dalle primissime pagine del romanzo in cui si trova a doversi proteggere da un vampiro affamato completamente ignaro di ogni minima regola del bon ton. Attaccarla senza neanche chiederle il permesso! Inaudito!

Miss Tarabotti non ci pensa due volte e come le si pone l’occasione infilza il maleducato vampiro e lascia il povero Lord Cornall Maccon, licantropo Alfa, nonché capo del Prin, a doverla coprire con i giornali scandalistici che non avrebbero di certo visto di buon occhio l’assassinio di un vampiro da parte di una zitella, sola e senza chaperon a un ricevimento di tale portata. Far uscire di testa – e dalla grazia di Dio – il povero Alfa sembra la missione di vita di Miss Tarabotti che non si risparmia in alcun caso battute, battibecchi e giochetti maliziosi che sembrano mandare in pura confusione il povero Lord che, in tutta onestà, non fa altro che correrle dietro pur di salvarla nelle sue rocambolesche disavventure fatte di rapimenti e fughe in carrozza.

Ma Miss Tarabotti sembra del tutto ignara delle intenzioni del Lord che, anzi, non fa altro che prendere per il verso sbagliato dato, si convince, che nulla potrebbe trovare in lei un bel Lord come Cornall Maccon se non un passatempo momentaneo. A torto o a ragione, a fare da “cupido” (o meglio da consigliere) ci sarà il Beta di Lord Maccon, il professor Lyall, che cerca in ogni modo di convincere Lord Maccon che Miss Tarabotti, per quanto femmina Alfa, non è assolutamente una licantropa… Vedere il forte e autoritario Lord Maccon perennemente in confusione di fronte alle reazioni di Alexia e le spiegazioni del professor Lyall è assolutamente esilarante, nonché incredibilmente dolce!

Come è ovvio che sia partecipa a questo “cast di personaggi” anche un vampiro, non il “terzo incomodo” ma un amico, gay, assolutamente brillante e altrettanto folle e bizzarro. Lord Akeldama è uno dei personaggi più divertenti ed egocentrici dell’intero romanzo con i suoi abiti sgargianti e la sua parlata squillante e piena di vezzeggiativi assurdi.

E intorno a questo quadretto esilarante si verificano una serie di sparizioni e rapimenti che mettono in allarme Alexia e il Prim, soprattutto quando Alexia sembra essere diventata uno degli obiettivi principali dei rapitori. Cosa vorranno da lei? E come hanno scoperto il suo “dono”?

Lo stile dinamico, divertente, elegante e perfettamente ottocentesco di Gail Carriger, fanno di questa autrice una perla veramente rara e da tenere assolutamente d’occhio. Molti hanno letto, in lei, qualche riferimento alla grande Jane Austen e in effetti nel suo complesso Soulless può ricordare lo stile pieno di verve della regina del romance classico; senza ombra di dubbio questa serie entrerà nelle grazie degli amanti del genere.

La lettura del romanzo, purtroppo, risulta difficoltosa a causa dei numerosi refusi che finiscono per innervosire il lettore, soprattutto nella seconda metà del libro dove abbondano in maniera decisamente preoccupante. A parte questo disagio, e un prezzo non propriamente equo al prodotto fornito (refusi, formato economico con copertina morbida…), il libro merita sicuramente un’occasione, peccato davvero che non sia stato minimamente curato!

Ma come si fà a rinunciare ad uno dei pochi libri steampunk in circolazione? Soprattutto quando l’autrice è troppo brava e geniale per non essere letta… E se, come molti lettori, vi state avvicinando per la prima volta al genere “steampunk“, state tranquilli: Soulless potrebbe essere tranquillamente considerato uno delle sue forme più delicate e meno traumatizzante.


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