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Recensione: Tartufi Bianchi in Inverno

Creato il 02 aprile 2012 da Annalisaemme @annalisaemme

Tartufi bianchi in inverno N. M. Kelby
Prezzo di copertina: € 18,50
Editore: Frassinelli
Pagine: 352
Formato: Brossura
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: White truffles in winter
Traduzione: M. Maffi
Genere: Narrativa moderna
La Parigi di fine secolo è meravigliosamente scandalosa: tra ombrellini e passeggiate al parco, si discute della mostruosità di quei selvaggi impressionisti, delle scoperte di una certa madame Curie, delle piccanti avventure delle celebrità in piena Belle Époque.
Solo al Petit Moulin Rouge si parla d'altro: Auguste Escoffier, lo chef che ha inventato il ristorante più chic della città, sta per sposarsi. Si mormora che il suo non sia un matrimonio come tutti gli altri, perché, invece di conquistare la futura moglie, l'ha vinta al gioco. Lei è Delphine, giovane poetessa dallo spirito libero, che incontra il marito per la prima volta praticamente il giorno delle nozze. È così basso, pensa, incrociando i grandi occhi di lui, senza immaginare che cosa l'aspetti. Invece di portarla in camera da letto, Escoffier la conduce nel suo restaurant. Tra il nitore abbagliante degli utensili, i profumi e gli aromi delle spezie, le parole suadenti di Auguste suonano come poesia, mentre cucina solo per lei. Delphine quella notte conosce la sensualità, la passione e l'ebbrezza di un gesto d'amore. Il piccolo uomo che l'ha fatta innamorare incarna però genio e sregolatezza, follia e creazione, desiderio e ambizione, arte e libertà. Legarlo è impossibile, perderlo impensabile. Ma, nel corso di una carriera sfolgorante, Escoffier diventa ben presto l'idolo di re e capi di stato, di grandes dames e cortigiane, e lascia la moglie troppo tempo sola. Soprattutto quando incontra la più famosa attrice di tutti i tempi, Sarah Bernhardt, cuore ribelle come lui. Divisa tra due mondi e due anime, l'esistenza di Escoffier è un'avventura irripetibile, una vita imperfetta, geniale, appassionata. Quella che ciascuno di noi vorrebbe vivere.

Recensione: Tartufi Bianchi in Inverno
Auguste Escoffier ha amato due cose nella vita: la cucina e sua moglie. A loro ha dedicato la sua intera esistenza, cercando di soddisfare il suo genio culinario e la sua amata Delphine. Attraverso un libro di ricette che descrive la sua intera esistenza, Auguste ripercorrerà i tempi d'oro quando la sua cucina era la più famosa al mondo e quando il suo cuore batteva solo per la grande Sarah Bernardt. "Tartufi bianchi in inverno" racconta la storia di questo grande chef esistito realmente ripercorrendone i fasti e gli eccessi attraverso le sue più famose ricette. Un libro che ha il sapore dei cibi più pregiati ed evoca immagini di un tempo che sembra lontano in cui gli impressionisti più famosi stavano muovendo i primi passi e il mondo si stava incamminando verso l'era moderna. Il matrimonio di Auguste e Delphine non è sempre stato
idilliaco come i piatti dello chef, ha subìto alti e bassi ma, dopo anni di separazione, ecco che la coppia ormai anziana è di nuovo riunita sotto lo  stesso tetto. I personaggi sono reali e le loro caratterizzazioni sono leggere come lo zucchero a velo, molto spazio viene dato alle evocazioni culinarie e visive della Parigi di fine Ottocento. Andando avanti con la lettura ci si ritrova in un mondo senza tempo che sa incantare, lo consiglio a chi vuole perdersi in una Parigi incantevole.
Un vorticoso viaggio nel tempo: Kelby ci trasporta nel periodo più effervescente del Novecento, la Belle Époque, e nella città più peccaminosa, Parigi.
Durata della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: infuso alla rosa
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Recensione: Tartufi Bianchi in Inverno
 “Sapori ed immagini di altri tempi” 
Recensione: Tartufi Bianchi in Inverno

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