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[Recensione Teatro] Misterman di Enda Walsh

Creato il 09 marzo 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione Teatro] Misterman di Enda Walsh

Titolo: Misterman (primo studio)

Autore: Enda Walsh

Compagnia Capotrave

Traduzione: Lucia Franchi

Interpreti: Alessandro Roja

Scena: Katia Titolo

Musiche originali ed effetti sonori : Antonello Lanteri

Regia: Luca Ricci

Dove e Quando: Teatro CorTe di Coriano (Rimini), 2 Marzo 2013

Voto:

[Recensione Teatro] Misterman di Enda Walsh

Trama: Thomas Magill è un innocente. A trentatré anni continua a vivere con la madre di cui si prende premurosamente cura. Un amore profondo di matrice religiosa lo ispira scandendo meticolosamente ogni singolo momento della sua vita ad Inishfree, piccolo villaggio rurale dell’Irlanda d’oggi. Da fervido credente Thomas sente di dover adempiere a una missione…

Recensione: Circa 15 anni fa accompagnavo gruppi di studenti delle superiori in Irlanda, dove frequentavano per qualche tempo scuole superiori locali allo scopo di migliorare il loro inglese. Capitava quindi che passassi mattinate intere in sala professori nei licei di Dublino a bere tè e rompermi le palle. Nel corso di uno di questi ‘accompagnamenti’ mi sono ritrovata alla Greendale, una scuola superiore a Kilbarrack, Dublin, frequentata da una fauna studentesca tipo ‘I guerrieri delle Notte’ Irish Version. Posto terrificante, per i nostri standard. Però in questa scuola insegnavano Roddy Doyle (Commitments, anyone?) Catherine Dunne (La metà di niente edito da Guanda) e studiava Enda Walsh.
Da una scuola del genere, tre talenti letterari IMMENSI e nello stesso momento. Da non credere.

Oggi Enda Walsh è uno dei drammaturghi europei più promettenti degli ultimi anni, con i suoi testi portati in scena a Londra e New York.

Misterman è uno di questi testi. A Londra e New York l’ha portato in scena Cillian Murphy, che se non sapete chi è ve lo dico io: è quello bellino che scappava dagli zombi in ’28 giorni dopo’.

Da noi ci ha pensato Alessandro Roja, rivelatosi al grande pubblico nel ruolo del “Dandi” della serie “Romanzo Criminale”. E’ lui Thomas Magill, giovane impegnato nell’opera di redenzione dei propri concittadini che sulla scena si trasforma in una decina di personaggi del suo villaggio, li imita, dialoga con loro in un racconto corale, ironico e commovente, mentre si fa strada un oscuro presentimento di tragedia.

Ieri sera ho assistito con sommo godimento alla prima traduzione e messa in scena italiana.

Thomas Magill è una miscela letale e affascinante di innocenza, purezza, disturbo mentale e malvagità. E’ il gattino superstite in una città di cani, laddove i cani – come viene ribadito più volte – percepiscono per istinto la cattiveria delle persone. Thomas Magill il gattino lo affoga, ed i cani di Innisfree avvertono la malvagità sottocutanea di Thomas l’innocente. Solo sulla scena, Thomas rivive i dialoghi, le conversazioni, gli incontri con i suoi paesani, imitandoli nella voce e nelle movenze e giudicandoli tutti, inevitabilmente, colpevoli. Malato di mente, ossessionato dal bene, semi-autistico Thomas ci racconta il male degli altri, però il male in realtà è solo lui, munito di registratori multipli con cui fermare nel tempo e ripetere all’infinito i passi falsi altrui, oppure un taccuino nero dei peccati, una lista dei cattivi costantemente aggiornata.
Lo spettatore può solo aspettare, perché la percepisce come un cane che fiuta il male, la tragedia che si sta per compiere. O forse si è già compiuta.

Un solo attore, un testo eccezionale. Pochissimi spettatori. Peccato. Se lo replicano in un teatro vicino a voi NON FATEVELO SCAPPARE.

L’autore: Enda Walsh is an Irish playwright. Born in Dublin he is living in London. Walsh attended the same secondary school in which Roddy Doyle and Paul Mercier taught.


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