Recensione | The Flash 1×05 “Plastique”

Quanto abbiamo sentito la mancanza di The Flash in queste due lunghe settimane? Tanto. Ma niente paura, il nostro eroe è finalmente tornato.

I don’t do this for the glory.

Partiamo da Iris e dalla sua passione per The Streak. Mi è capitato più volte di domandarmi da dove derivasse esattamente tutto questo interesse per l’eroe di Central City. Voglio dire, se io dovessi scoprire domani che nel mio minuscolo paesino vive un ragazzo con i super poteri sarei sì curiosa, ma non credo che mi impegnerei poi così tanto per rivelare al mondo intero la sua esistenza. O forse sì, sarebbe sicuramente una bella pubblicità da scrivere sui depliant turistici, ma non ne farei una questione di vita o di morte come lei. Non ho mai creduto alla versione “voglio che il mondo sappia che esiste così potrà ringraziarlo”. Andiamo, chi lo farebbe?! Devo ammettere invece che le motivazioni date in questo episodio mi hanno fatto vedere Iris sotto una nuova luce: finora non l’avevano fatta spiccare particolarmente secondo me, relegandola al ruolo di amore segreto del protagonista, però oggi ha dimostrato di avere un grande cuore. Lei non vuole ottenere la gloria, diventare famosa o cose così: lei vuole dimostrare che il suo amico aveva ragione. Che l’impossibile esiste. Che Barry, in tutti questi anni in cui ha continuato a difendere il padre accusando una misteriosa luce dell’omicidio della madre, non era pazzo. E non so, io lo trovo davvero dolce e nobile. Questo l’ha resa interessante ai miei occhi, e forse adesso capisco perché Barry abbia questa cotta pazzesca per lei. Ho apprezzato anche la sua caparbietà: ha ignorato la voce camuffata e il viso vibrante, chiari segnali che il nostro eroe non vuole farsi riconoscere, e gli ha chiesto da dove viene e quale sia la sua vera identità. Come se ci fosse la speranza di ottenere queste informazioni così facilmente.
Parallelamente a questo, vedevamo aumentare il livello di stress del povero Joe man mano che Iris si esponeva sempre di più nei confronti della sua ricerca su The Streak. Io devo dirlo: adoro Joe West. Per me andrebbero bene anche 40 minuti di puntata in cui lui ride per la fantastica capacità di Barry di far vibrare le sue corde vocali e poi subito dopo lo mette incredibilmente in imbarazzo confessandogli di avere sempre saputo che il ragazzo è innamorato della figlia. Effettivamente credo che Iris sia l’unica al mondo a non essersene accorta. Spero solo che non si venga poi a scoprire che in realtà lo ha sempre saputo anche lei ma non ha fatto nulla per non compromettere l’amicizia/perché non prova lo stesso, perché quando Barry soffre soffro anche io. E anche gli angioletti in paradiso.
Dicevo, quella particolare scena mi ha riscaldato il cuore. Davvero, non saranno legati dal sangue ma quei due sono davvero padre e figlio, sono così affiatati, non smetterò mai di dire che ogni loro scena ha tutto. Hanno costruito il loro rapporto davvero bene.
Purtroppo, nonostante Barry parlasse di amicizie che durano per sempre e nonostante l’amore che prova per lei, a fine episodio decide di prendersi una pausa da Iris. E io che pensavo si volesse finalmente dichiarare. Non ho ben capito perché l’abbia fatto comunque, credo sia per cercare di proteggerla, il che mi pare sciocco perché questo non impedirà alla ragazza di continuare le sue ricerche… che il nostro Barry abbia soltanto peggiorato la situazione?

You can walk on water. Puts you in interest company.

Dopo aver riso mezz’ora per questa battuta, ho pianto almeno venti minuti per il cuore spezzato del nostro povero Cisco. Prima distruggono la sua adorata tuta rossa, poi gli fanno esplodere la fidanzata. Speravo tanto che riuscissero a salvare la ragazza, l’antagonista dell’episodio che però non aveva nulla di cattivo, ma evidentemente è troppo presto per ricevere regali di Natale.
Bette Sans Souci oltre ad avere un nome a dir poco assurdo e decisamente adatto a una bambola, ha un potere molto particolare: tutto ciò che tocca esplode. Kaboom. E io un attimo la devo ringraziare perché ci ha concesso di vedere questo:

Ignudooooooooooooooooooooo

Scusate. Comunque, dicevo che la nostra Bette era una cattiva-non cattiva. Ce la presentano come una ragazza che anzi vuole liberarsi di questo suo potere, e non possiamo nemmeno biasimarla. Purtroppo però, nonostante le nostre super menti si uniscano per trovare una soluzione, Bette è costretta a tenersi la sua indole esplosiva. E io già la shippavo con Cisco. Le battute imbarazzanti del ragazzo sono state un ottimo deterrente per una situazione abbastanza tragica, e se non fosse stato per quel simpaticone di Wells forse le cose non sarebbero finite così male. Ma su questo ci torneremo tra poco.
Su Bette vorrei aggiungere due cose: è stata molto importante perché, nonostante Barry non abbia dovuto combatterla, grazie a lei ha scoperto di riuscire a correre su per gli edifici e sull’acqua. Sono convinta che questo sia solo l’inizio, e che andando avanti le capacità del nostro eroe non faranno altro che stupirci. In più è la prima a volersi liberare del suo potere ed è la prima a mettere Barry davanti a questa possibilità: se riuscissero a trovare un modo per curare gli effetti dell’acceleratore di particelle, The Flash tornerebbe a essere soltanto Barry Allen? Spero che questo venga approfondito magari più in avanti durante la serie perché secondo me sarebbe davvero interessante.

The night your particle accelerator died was the night the impossible was born.

Che ve lo dico a fare? Wells è sempre più ambiguo. Alla massima potenza aggiungerei. Quando Barry corre sull’acqua per cercare di salvare la città dall’esplosione del corpo di Bette vediamo Caitlin preoccupata, ma lui sembrava… affascinato, come se di fronte avesse un esperimento e non un ragazzo che sta rischiando la vita.
Non posso fare a meno di sospettare poi che abbia sfruttato Bette, mandandola in una missione suicida, solo per levarsi Eiling dalle scatole. Tutto per un suo tornaconto, subdolo manipolatore che non è altro. E la ragazza doveva essersene accorta pure, visto che poco prima di morire cerca di avvertire Barry, sussurrando “Wells è…è… ” e io a momenti strattonavo il pc per farle dire cosa è Wells. Anche se potrei azzardare una o due paroline non molto carine. Però, nonostante questa sua ambiguità, lo adoro: penso sia raro trovare dei personaggi capaci di farti arrovellare tanto il cervello.
Siccome gli autori lo sanno, sfruttano questo potenziale mettendo negli ultimi due minuti le scene più sconvolgenti: Eiling va a trovare Wells e scopriamo che i due hanno un passato ben più losco e intricato di quel che potrebbe sembrare. Il generale non mi sembra una gran brava persona e afferma di conoscere il segreto di Harrison: quale segreto? Che lui ha The Flash? o si riferisce a Grodd, la creatura che ci viene mostrata nel flashback? Sono troppo impaziente di scoprirlo. Ed è questo quello che mi piace di questa serie: ogni puntata ti lascia con la voglia di saperne di più.

Varie ed eventuali:

-C’è un momento in cui Bette chiede a Caitlin “è questo quello che fai adesso?” e lì mi sono chiesta: ma Cisco, Cait e Wells come vengono pagati? Ricevono uno stipendio da qualcuno?

-Visti tutti i calcoli fatti nell’episodio, fortunatamente Cisco e Wells sono molto bravi in matematica.

-Il vero nemico dell’episodio è stato il suo super metabolismo: Barry non riesce ad ubriacarsi. Immagino sia terribile non poter affogare i propri dispiaceri nell’alcol, ma consolati Allen: puoi affogarli nel cioccolato senza ingrassare e io penso che sia moooooolto meglio questo. E poi che importa? Hai Caitlin e Cisco che si stanno dimostrando due grandi amici.

-Caitlin che si porta dietro il kit per fare le analisi del sangue è F A N T A S T I C A.

Bene, direi che è tutto. Vi lascio il promo del prossimo episodio, che attendo come sempre con ansia, e vi invito a passare dalle nostre pagine affiliate che saranno felicissime di offrirvi un bicchiere di quel distillato potentissimo inventato da Caitlin. Bevete responsabilmente!