
Trama: In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono decide di scegliere la propria moglie attraverso a un reality show. Spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro fatto di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America tutto questo è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un austero Palazzo a lei sconosciuto. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...
RECENSIONE
In America si è parlato parecchio di questo libro, non tanto per i suoi contenuti ma perché ha toccato un nervo scoperto dei social network e dei siti dove è possibile pubblicare liberamente le proprie recensioni. In altri post abbiamo già parlato del problema, sempre più frequente, sui toni con cui vengono postate recensioni e sulle tentate ingerenze da parte degli addetti del settore (scrittori, agenti letterari) di “censurare” o mettere in ombra quelle recensioni che in qualche modo mal giudicavano o massacravano un libro. Con The Selection è avvenuta una cosa simile. L’autrice, infastidita che una delle recensioni più votate su GR (quindi tra le prime visibili nella scheda del libro) fosse negativa, chiedeva senza troppi giri di parole di far slittare (mettiamola così) di qualche posizione più in basso la suddetta recensione così da renderla meno evidente. The Selection non è di certo un libro da 5 stellette, nemmeno da 4 abbondanti se vogliamo essere proprio sinceri e ha raccolto giudizi sia positivi che negativi in egual misura.

Detto ciò, qualche idea su questo primo libro e sulla serie in generale me la sono fatta: non è esattamente un capolavoro e i parallelismi con la saga di Hunger Games sono dietro l’angolo. Come la Collins, anche la Cross scrive in maniera molto semplice e diretta, pochi giri di parole, descrizioni decisamente striminzite ma adatte a delineare un primo tratteggio del mondo creato. La Cross rispetto alla Collins ha diverse cadute di stile durante la narrazione ed alcune frasi lasciano veramente a desiderare, dando un’idea dei protagonisti non proprio piacevole.
“La sua T-shirt e i jeans neri che indossava quasi ogni giorno avevano dei buchi in diversi punti. Oh, quanto avrei voluto stare seduta tranquilla a rammendarglieli. Ecco la mia più grande ambizione: essere la principessa di Aspen, non quella di Illeà”
Per molti sarà una frase come tante, ma l’immagine che è uscita della nostra eroina “America Singer” non è di sicuro delle migliori. E anche l’amore della sua vita, il giovane Aspen, non ne esce meglio visto che ad un certo punto della narrazione si offende e si sente umiliato perché la fidanzata spende parte dei suoi guadagni per preparare un pranzetto a lui, che in quel momento è semi morto di fame. Della serie meglio morire entrambi piuttosto che sia tu a guadagnare. La narrazione tuttavia migliora quando ci si avvia alla selezione vera e propria, meno multimediale e da reality rispetto a quello che mi aspettavo. Pressoché assente, almeno in questo primo volume, qualunque tipo di satira, ironia o metafora del mondo consumistico di oggi, decisamente differente da HG dove questo elemento è sottolineato più volte anche se non incisivo come in altre opere distopiche.

Altro elemento che mi ha affascinato è un mistero che verrà di certo svelato nei prossimi libri, un oggetto (un libro secondo me ☺) che “i ribelli” della situazione sembra stiano cercando. Personaggi che nei libri successivi non saranno il Nemico ma solo personaggi dagli alti ideali che cercheranno la via per mostrare la verità e cambiare dalle fondamenta la struttura sociale del regno di Illeà e la sua storia (ma queste sono solo mia illazioni).
I rivoltosi sono un elemento interessante e di ampio respiro che personalmente non avevo preso in considerazione. Quando ho iniziato questa lettura mi aspettavo il classico gruppetto di candidate “stronze e crudeli” (ci sono, ma non sono mai fastidiose e non calamitano troppo la situazione), non di certo che i problemi arrivassero dall’esterno mettendo in gioco molti altri attori, aprendo uno scorcio interessante anche sul resto del mondo.Passiamo quindi direttamente a parlare dal mondo creato dalla Cross che presenta dei buchi paurosi e spesso fastidiosi: oggettivamente il mondo creato dalla scrittrice non è solo poco chiaro ma spesso in contraddizione. La gestione delle Caste, come si è sviluppato questo nuovo paese, il concetto di storia, istruzione e cultura è lacunosa e pressapochistica mentre il meccanismo della Selezione appare decisamente idiota come idea per far sposare il principe.
A conti fatti avrei tutti i motivi per non continuare la lettura di questa serie eppure devo dire di essere comunque molto curiosa. L’unico consiglio che posso darvi è: mettete questo libro in wish-list e aspettate prima l’uscita anche dei successivi libri e poi magari acquistateli dopo aver valutato bene l’intera serie e i giudizi espressi in giro. Se invece non avete resistito e lo avete già letto sono proprio curiosa di conoscere il vostro giudizio! The Selection TrilogyThe Selection – marzo 2013 Sperling & Kupfer The Elite – 23 aprile 2013 Stati Uniti --------------------------------------------------------- The Prince – racconto lungo dedicato al principe Maxon disponibile in inglese e in formato e-book dal 5 marzo 2013
