Recensione: The Water Diviner

Creato il 11 gennaio 2015 da Justnewsitpietro

Recensione: The Water Diviner
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Uscita nelle sale: 08 Gennaio 2015

Regia: Russell Crowe

Cast: Jai Courtney, Olga Kurylenko, Russell Crowe, Isabel Lucas

Produzione: Australia e Turchia

Genere: Drammatico, storico

Durata: 111 min.

Russell Crowe torna alla ribalta sul grande schermo con The Water Diviner. Al suo esordio come regista il pluripremiato Crowe racconta la storia di Joshua Connor, un contadino australiano ancora in lutto dopo molti anni per la tragica perdita di tutti e tre i suoi figli, arruolati come soldati nella stessa fatidica notte a Gallipoli nell’agosto 1915. Un padre determinato a portare a casa i corpi dei suoi ragazzi, per seppellirli nella loro terra, vicino alla loro madre.

Il film è stato tratto da una storia vera.

Connor vive nella campagna australiana in un arido deserto con la moglie Eliza (Jacqueline McKenzie). Agricoltore e rabdomante, capace di trovare corsi d’acqua sotterranei necessari per poter abbeverare il bestiame. A casa, la moglie non ha ancora superato il dolore per l’assenza dei tre figli e, incapace di vivere senza di loro, Eliza si toglie la vita, annegandosi nello stagno.

Il film è ambientato nel 1919, quando i soldati australiani, tra cui il tenente colonnello Cyril Hughes (Jai Courtney), aiutati da un ufficiale turco Hasan (Yilmaz Erdogan), decidono di individuare i corpi dei loro uomini caduti durante la guerra in Turchia per degnarli di una sepoltura.

Una promessa lo porterà lontano da casa

Joshua non si dà pace per aver lasciato partire i suoi figli, così, animato dalla speranza e dalla promessa fatta alla moglie, intraprende un viaggio in Turchia pochi anni dopo la fine della prima guerra mondiale. Nell’attesa di trovare un modo per raggiungere Gallipoli (la città fantasma), trova alloggio nella caotica Istanbul in un hotel gestito da una bella e misteriosa donna di nome Ayshe (Olga Kurylenko), rimasta vedova del marito caduto in guerra, che vive con il figlio Orhan e lo zio, intenzionato a sposarla.

Ayshe non è pronta ad accettare la morte del marito e inizialmente, a causa dell’invasione straniera e della guerra, si mostra ostile nei confronti di Connor. Il rapporto cambierà nel momento in cui Joshua diventerà una figura paterna per il figlio.

Il film evidenzia come due nemici, il turco Hasan e l’australiano Joshua, trovino dal principio il modo di aiutarsi a vicenda, diventando subito “amici” senza più alcun rancore per la guerra. Sarà grazie alla loro complicità che Connor riuscirà a salvare la vita di Hasan, che in cambio lo aiuterà a trovare il più grande dei suoi figli.

Il viaggio di un padre in cerca dei suoi figli

Crowe mostra un lato più dolce e molto piacevole della sua personalità. Molto curate le scene di guerra raccontate in flashback che sorprendono per la loro ferocia. Particolarmente toccante la scena in cui si vede la lunga agonia dei tre figli di Connor (Ryan Corr, James Fraser e Ben O’Toole) feriti brutalmente durante il conflitto, dove il più grande, accecato dal dolore per la sofferenza vissuta dal fratello in fin di vita a pochi passi da lui , decide di “aiutarlo” sparandogli un colpo alla testa.

Al di là degli interessi di Russell Crowe nel dimostrare il proprio talento dietro la macchina da presa, il film è una delle produzioni con cui il governo australiano vuole celebrare il centenario di quella terribile guerra, conosciuta anche come campagna dei Dardanelli, dove hanno perso la vita migliaia di persone.

Scritto da Andrew Knight e Andrew Anastasios, The Water Diviner non è il capolavoro che speravamo, tuttavia segna il debutto alla regia di Russell Crowe, che con questa pellicola lascia ben sperare.

Voto: 3,5/5

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Trailer

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