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Recensione "Un giorno mi ritroverai" di Kim Edwards
Creato il 29 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiarioTraduzione: Stefano Beretta
Pagine: 420
Prezzo: 18,60 €
Casa editrice: Garzanti 2011
Trama: Regione dei Finger Lakes, stato di New York. È una notte di luna piena. Lucy Jarrett è di fronte alle acque del lago, illuminate dai riflessi del cielo. Le sembra ancora di vedere il padre nella sua ultima notte di vita, seduto nel giardino di casa, l’aria pensierosa e turbata, pochi istanti prima di salire su quella barca che l’avrebbe portato alla morte. Sono passati anni da allora, anni in cui Lucy ha cercato di dimenticare, di farsene una ragione, senza mai riuscirci. Ma adesso, forse, è venuto il momento di scoprire la verità. Lucy è tornata a casa, dopo un lungo periodo all’estero. Nella grande tenuta in riva al lago tutto è rimasto come allora, i fiori di melo pallidi come le stelle e le stanze buie, rimaste sempre chiuse da quella terribile notte. In casa, tra le vecchie cose di famiglia dimenticate da tutti, Lucy ritrova alcune lettere risalenti ai primi anni del Novecento e un lenzuolo da bambino, con un ricamo di lune e fiori. Un motivo identico a quello delle preziose vetrate della chiesa del paese dove compare sempre una donna misteriosa, dai grandi occhi azzurri, con in mano un mazzo di iris della stessa varietà che cresce nel giardino di Lucy. Chi è questa donna? E chi è Rose, colei che firma le lettere misteriose? Lucy deve scoprirlo a tutti i costi. È convinta che lì, nei frammenti della vita dimenticata delle due donne, e forse in quella di una bambina abbandonata, si nasconda un segreto terribile. Un segreto che ha portato suo padre verso una strada senza ritorno.
RECENSIONE Si parte sempre per tornare. E si torna per restare. Almeno finché non si sono riannodati i fili del proprio passato e si è chiuso il cerchio che rende fragile l’equilibrio della vita. Diventare donna è un percorso difficile, fatto di passaggi impervi, a volte tanto stretti da uscirne fuori a stento. Ma le donne, si sa, hanno una marcia in più; quella sensibilità che permette di non fermarsi alle apparenze per scavare nel profondo. E per non arrendersi.
Mi chiamo Lucy Jarrett. Prima di sapere della ragazza della finestra, prima di tornare a casa e imbattermi nei frammenti della sua storia e ricostruirla, vivevo in un villaggio sul mare in Giappone. Una ragazza americana, una fuga da un dolore che si trasforma in una professione. Il Giappone e un amore. Ma Lucy non ha mai staccato il cordone ombelicale da quella “notte”. La notte in cui suo padre è morto sul Lago dei Sogni. Sono passati anni da allora. Lucy ha cercato di dimenticare senza mai riuscirci. Ed ora è tornata. La grande tenuta sulle rive del lago è come l’ha lasciata: il giardino di sua madre con i pallidi fiori di luna, le grandi stanze buie e chiuse dopo quel giorno.
Un giorno, mettendo ordine tra le vecchie cose della casa, Lucy scopre una serie di lettere risalenti agli inizi del secolo e un telo di tessuto finissimo ricamato a lune e fiori. Lo stesso motivo rappresentato in una delle vetrate della chiesa del paese. Chi è Rose Jarrett, l’autrice delle missive? E quale segreto si cela dietro la figura di questa donna che sembra essere stata relegata a una vita di ombre? Lucy deve e vuole scoprirlo a ogni costo. Sente che il mistero della morte di suo padre è indissolubilmente legato alle sorti di quella donna. Forse, la verità non è poi tanto lontana.
Comincia così il viaggio a ritroso nel tempo di Lucy sulle tracce di Rose, che è poi un viaggio negli anfratti tenebrosi e incomprensibili di un’adolescenza ribelle, alla ricerca di una traccia che possa fare luce sugli avvenimenti tragici che hanno segnato la sua vita. Lucy riallaccia così vecchi rapporti, come quello con il suo primo amore, un nativo americano di nome Keegan Fall. Del ragazzo introspettivo che ricordava non è rimasto molto. Keegan è ora un padre felice e un artigiano del vetro soffiato molto apprezzato. Ed è proprio il vetro l’elemento che ritorna sempre e costantemente agli inizi della storia, come se contenesse la chiave di volta del mistero. Aiutata da Fall, Lucy comincia un’indagine che solleverà la polvere sulle immagini del passato; quelle immagini che ritornano spesso nei suoi sogni. Passo dopo passo, sulle tracce dell’autore delle vetrate, riuscirà a interpretare i simboli immortalati e a ricostruire i contorni della vita di Rose Jarrett e del suo inconfessabile, quanto amato, segreto. Una donna coraggiosa quanto affascinante, a lei legata in modo indissolubile e al di sopra di qualsiasi, ragionevole sospetto. Con uno stile poetico, evocativo e sottilmente tagliente, Kim Edwards ci guida alla scoperta di personaggi femminili indimenticabili, in una storia che ha il sapore di una grande saga familiare. Un libro che cattura, commuove, fa riflettere.
L'AUTRICE:
Kim Edwards insegna scrittura creativa all’Università del Kentucky, a Lexington, dove vive insieme con il marito e le figlie. Già vincitrice del Whiting Writers’ Award e del Nelson Algren Award, con La madre perfetta è stata finalista del prestigioso Hemingway Foundation/ pen Award. Il suo primo romanzo è il bestseller Figlia del silenzio (Garzanti 2007), a cui è seguito nel 2009 La madre perfetta (Garzanti). Del 2011 è Un giorno mi troverai (Garzanti).
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