Titolo: Un oscuro scrutare
Autore: Joseph Sheridan Le Fanu
Editore: Miraviglia editore
Traduttore: Luca Manini, Fabrizio Ferretti
ISBN: 9788889993156
Num. Pagine: 464
Prezzo: 17,50€
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Voto:
Trama:
La prima volta che, in Italia, viene presentata nella sua interezza la raccolta In a Glass Darkly, di Joseph Sheridan Le Fanu.
Cinque racconti composti in momenti diversi e pubblicati tra il 1851 e il 1872, riuniti dall’autore stesso sotto un unico titolo.
Le indagini dell’investigatore dell’occulto il dottor Martin Hesselius, conducono il lettore sulla scia delle persecuzioni ad opera di spiriti maligni: Tè verde, Il Demone d’ogni giorno e Il giudice Harbottle in cui i protagonisti inevitabilmente soccombono davanti alla grandezza del soprannaturale.
Ancora morte e mistero ne La stanza al Dragon Volant a irrompere nella vita di un gentiluomo inglese le cui speranze amorose vengono prontamente disilluse.
A chiudere la raccolta Carmilla, la prima vera storia di una persecuzione vampiresca tutta al femminile: la vita della giovane Laura sta per essere annullata da un’affascinante vampira. Cinque storie in cui lo specchio del reale riflette un’ombra confusa, il riflesso di qualcosa che sfugge e dinanzi al quale la ragione deve arrestarsi.
Recensione:
Alzi la zampa chi in vita sua ha mai letto Carmilla. *Alza la zampa*
Carmilla è la novella più famosa uscita dalla penna di questo autore. Le Fanu, assieme a Coleridge e Polidori, è il precursore della figura del vampiro moderno visto come un essere mefistofelico, pieno di un fascino oscuro, attraente e maledetto. No, comunque neanche allora i vampiri erano Mary Sue o Gary Stu, quindi non cercate giustificazioni.
Un oscuro scrutare è per la prima volta tradotto e pubblicato interamente in Italia, la famosa raccolta di cinque casi affrontati da dottor Hesselius, che attraverso una narrazione indiretta ci rende partecipi di avventure che esulano dal mondo materiale, sforando nel sogno, nell’incubo, nell’inspiegabile.
Nei primi tre racconti, più brevi, ci vengono presentati personaggi che purtroppo si sono ritrovati ad avere a che fare con presenze, con rappresentanti di un mondo che non è il nostro e ne subiscono le conseguenze. Come illustrato da Hesselius, ognuno di noi ha uno speciale “canale”, una predisposizione innata per accorgerci e renderci più o meno conto della presenza di queste manifestazioni maligne, e alcuni – vuoi per stress mentali, vuoi per una predisposizione particolarmente marcata, vuoi per ragioni ancora da spiegare – ne sono talmente soggetti da esserne succubi.
Le ultime due novelle si discostano un po’, entrando in un’eloquenza più marcata, dove i misteri che si intessono nella trama, nel finale si svelano con chiarezza e con più metodicità rispetto ai precedenti. Nella prima, La stanza al Dragon Volant, abbiamo a che fare con una serie di bizzarre coincidenze e intricate manovre che porteranno il protagonista a rischiare seriamente la vita, dove tutto si renderà palese nel finale.
In Carmilla raggiungiamo ciò che rispecchia il vero e proprio gotico dell’epoca vittoriana, con ambientazioni tetre, solitarie e malinconiche, e con personaggi altrettanto misteriosi e dannati, alla continua ricerca di redenzione o vendetta.
Un oscuro scrutare è una pietra miliare per chiunque ami la letteratura del fantastico e dell’orrore, la culla di un genere che oggi pare aver perso qualsiasi connotazione esoterica e sovrannaturale per gettarsi nella banalità più anonima. Leggerlo è un ritorno alle origini, oppure – per chi non ha mai avuto il piacere di apprezzare Le Fanu – per conoscere una letteratura d’altri tempi eppure sempre moderna, che non ha mai perso la sua espressività, il suo magnetismo, il carisma cupo e tenebroso che solo pochi autori possono vantare.
Volete qualche brivido che rinfreschi la vostra estate? Presto detto.