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Recensione "Una stagione di felicità inattesa" di Laura Munson

Creato il 08 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Khristh C. Z. «Fate attenzione quando cambiate il corso della vostra vita. Al mondo potrebbe non piacere vedervi felici.» Laura Munson
Cari lettori,
ho voluto esordire, per questa recensione, con una frase che mi ha colpito per la veridicità delle parole che in questo libro mi sono sembrate rivelatrici. Ed ecco che voglio parlarvi di un romanzo autobiografico che mi ha piacevolmente emozionata per la sua profondità e la dolce fragilità dell’autrice, che ci regala letteralmente fra le mani una parte della sua vita tra le più sofferte. Un romanzo reale e nel quale ognuno di noi può riconoscersi. Il libro in questione è: Una stagione di felicità inattesa di Laura Munson.
Titolo: Una stagione di felicità inattesa
Autore: Laura Munson
Casa editrice: Dalai Editore
Genere: Narrativa
Pagine: 341
Prezzo: 16.00 euro
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2012
Trama: "Non sono più sicuro di amarti." Laura vacilla. Suo marito le ha appena inferto un colpo mortale. La prima reazione sarebbe quella di scagliarsi contro di lui o di crollare. Eppure, lei ci stupisce, e stupisce se stessa, rispondendogli: "Non ci credo". Inizia così il lungo viaggio di Laura dentro i ricordi, le gioie e gli scogli del suo matrimonio, viaggio cui è costretta, in un certo senso, dalla crisi profonda nella quale precipita l'uomo che le sta accanto da vent'anni - l'altra metà "della coppia d'oro, baciata dal sole" conosciuto durante la festa di una confraternita universitaria tanto tempo prima. Il compito di Laura sembra impossibile: resistere al desiderio di abbandonarsi alla paura e allo sconforto, tentare di capire le difficoltà che sta attraversando suo marito, guardando la realtà con logica spietata. Laura ne è certa: non è il loro matrimonio a essere in discussione. La crisi è profonda, ma riguarda solo lui. Lei, il loro rapporto, non rientrano nell'equazione. Calma, determinazione a "porre fine alla sofferenza" e la serenità dei figli sono i mantra di Laura, che per un anno dovrà confrontarsi con i fantasmi del passato e le sofferenze del presente. Un'esplorazione del matrimonio, dei suoi compromessi, di quanto si è pronti alla sopportazione quando un rapporto, "nella buona e nella cattiva sorte", prende una brutta china. Perché l'amore è anche capire e farsi da parte.
RECENSIONE Una stagione di felicità inattesa è il romanzo d’esordio della scrittrice Laura Munson. Un libro autobiografico — scritto come un diario  nel quale l’autrice vuole rendere i lettori partecipi delle gioie e i dolori di una famiglia; di un marito che sembra aver perso l’amore per lei, dei suoi meravigliosi figli, della vita in Montana, della sua ascesa verso il mondo dell’editoria come autrice di romanzi e della sua rinascita come donna.
Il racconto si concentra nel Montana — un luogo colmo di natura e semplicità  di cui l’autrice non avrebbe mai pensato di potersi innamorare. Lei è originaria di una cittadina tanto rumorosa quanto progredita. La Munson discente da una di quelle famiglie che, da Londra, salparono con la Mayflower. Una ragazza ricca e ribelle alla quale non sono mai mancati vestiti firmati e d’ultima moda, ma con una grande sensibilità tipica dell’artista. La giovane Laura Munson, però, ha un sogno: vuole scrivere e diventare un’autrice, vuole viaggiare e ci delizia con i suoi aneddoti; ricordi di una vita che reputa passata ma che le scalda ancora il cuore facendole provare nostalgia. Ci racconta del suo amore giovanile per l’uomo che l’ha portata all’altare. Un matrimonio atipico, per gli ambienti dell’alta società. Un amore da sogno, di cui la stessa autrice descrive il suo incontro quasi magico con il marito.

Fu esattamente ciò che pensai quella sera, in cima alle scale della residenza della confraternita, guardando in basso verso quel groviglio di gente che ballava, e chiesi alla mia amica: «Come si chiama quel ragazzo?»Ma non mi fermai a sentire la risposta. Scesi le scale, andai da lui e gli dissi: «Ciao, sono Laura».«So chi sei», replicò lui. «Tutti sanno chi sei.»«Ti piace il teatro, allora» dissi, piacevolmente sorpresa.Prima di scoprire la scrittura avevo pensato di specializzarmi in arte drammatica.«Non esattamente», s’irrigidì. «Volevo solo dire che… sei bella.»

Una scena dolcissima e dal sapore amaro, considerate le parole con le quali esordisce suo marito all’interno del romanzo. L’autrice però non si risparmia, e racconta i tanti lavori ai quali si è dovuta adeguare per realizzare i suoi sogni. In particolare si racconta, ricordando quando insieme al marito parte verso mete sconosciute senza nemmeno un letto dove dormire e una tavola fatta di cartone dove mangiare. Laura è una donna ferita ma ancora forte, coraggiosa e così innamorata dal marito da non cedere alle bugie dell’uomo che ha sposato, semplicemente con tolleranza e assoluta pazienza e consiglia al lettore a prendere il tutto con filosofia, con calma. Benché possa sembrare strano la Munson non si arrabbia, non aggredisce il marito ma attende cercando  per quanto le è possibile  di aprire gli occhi all’uomo che ama. Parla del rapporto speciale che la lega al padre, che sin da bambina le diceva che: un giorno sarebbe diventata famosa, e finalmente gli avrebbe regalato la Duesenberg Blue. Una Duesenberg della quale lei stessa si rammarica di non avergli donato in tempo:

«Sai che cosa sto guardando?» mi chiedeva ogni volta.«Cosa?» rispondevo soffiandomi il naso, sapendo che cosa avrebbe risposto, e forse era proprio per questo che l’avevo chiamato.«Quel vecchio pezzo di legno che mi regalasti un sacco di tempo fa. Con la fotografia dell’auto d’epoca appiccicata sopra. Ricordi?»E questo mi faceva piangere ancora più forte, perché nella mia mente riuscivo a vedere il suo sguardo brillare. «Certo che mi ricordo. La tua Duesenberg blu.»Poi si prendeva gioco di me. «Bè, ormai sono pronto per quella vera.»

Il racconto spensierato è il ritrovo dell’anima in Italia, un viaggio tanto agognato e sperato dopo anni e anni di lontananza dalla sua Firenze. La saggezza della famiglia italiana che l’autrice descrive come una seconda calorosa famiglia, facendo scoprire al lettore l’amore che nutre per il nostro paese.
Un libro fresco e avvolgente che credo potrà ordinare la mente e il cuore di donne e anche uomini, che affrontano un periodo così altalenante della vita. Lo stile è semplice, veloce e scorrevole nonché coinvolgente. Un libro che ti cattura grazie anche alla storia d’amore che da realtà diventa una meravigliosa storia d’amore per un romanzo che merita davvero di essere gustato, con calma e con un pizzico d’ironia. In America è già best-seller, e il suo successo è meritatissimo.
L’AUTRICE: 
Laura Munson vive con la sua famiglia nel Montana dove scrive romanzi, racconti e saggi.
Sito ufficiale


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